E' tornata la corazzata
Data: 12/03/2005 23.38
Argomento: il Grifone in campo


Genoa  3
(17° Stellone, 20° Milito p.t.; 06° s.t. Stellone)
 
Arezzo 1
(46° p.t. Spinesi)


E' stata la saga (di inizio primavera) dei bomber.
Stellone due volte, Milito ed il buon Spinesi hanno illuminato la scena in un pomeriggio "assordante" al Ferraris.

 



Buone sensazioni da subito.
Al riscaldamento vedi il Gargo e lo Stellone e pensi subito, anche se un po' rintronato dal suono dei 15.000 (sic) fischietti distribuiti agli ingressi, che stavolta il buon Serse ci azzecca.
Poi rivedi il testone lucido di Zanini e, finalmente, Tosto.
E difatti la partita non tradisce le aspettative, anzi appare subito come il più classico dei flash back.
Non è un sogno, ci sorridiamo tra noi con sguardi di complicità .....hai notato è riapparso, in carne ed ossa, il nostro Genoa, ricordate, la famosa corazzata, quella che non ce n'è per nessuno.
Insomma con l'inverno se ne sono andati i fantasmi, mentre con il primo sole primaverile "arrivano" i nostri, si proprio loro, come e meglio di prima, roba da strabuzzare gli occhi.
Che festa sugli spalti, la Nord, a parte qualche (poco chiaro) momento di tensione, presenta il solito incredibile colpo d'occhio e nei distinti tutti, tra una "fischiata" e l'altra, ad affannarsi con i video telefonini per condividere con amici e persone care quelle emozioni tanto intense quanto colorate.
L'arbitro Girardi, già visto al Ferraris, non è il massimo, riesce anche a non vedere un gol clamoroso di Tedesco (entrato almeno un metro oltre la riga); inutile per lui sperare su aiuti dai guardialinee, specie se sono di quelli che si distraggono a vedere la partita (capita non di rado).
Venendo al sodo si devono subito sottolineare le eccellenti prove di Tosto e Zanini.
Inutile girarci intorno questi due "sanno stare in campo" come pochi, sono due classici giocatori "totali" (nel senso che sanno fare tutto) ed oggi, come si dice in gergo, hanno davvero "dato il bianco".
Entrambi, tra l'altro, esibiscono una splendida condizione fisica e, da questo punto di vista, sorprende di più Tosto vista la lunga assenza dai campi di gioco (complimenti a chi ne ha curato il recupero).
Tosto poi si fa rispettare dagli avversari (a momenti ne "sbrana" uno), si fa sentire dai compagni, un vero leader in campo.
Poi Brevi, rigenerato dal riposo, che  è ritornato il "solito".
Lamacchi spopola ed aiuta anche il "ripiglio di un convalescente Lazetic che corre e copre con generosità e buoni spunti.
Dalle parti di Sottil e Gargo non si scherza davvero, si fermano gli avversari e si rilancia l'azione.
Tedesco non mi sembra ancora del tutto lui: guai ad "abituarli male" i genoani.
Restano Stellone e Milito.
Grandi.
Ricordiamoci che nel calcio la cosa più difficile è, lapalissiano ma vero, buttarla dentro.
Stellone ha il sinistro caldo e non perdona, il Principe mette il sigillo e ci regala in più giocate deliziose che incantano il pubblico ed anche il suo avversario, si proprio lui, il contestatissimo Mirko Conte, prima di uscire sepolto dai fischi, si regala un gesto di grande sportività complimentandosi con il Principe dopo l'ennesimo virtuosismo, vicino alla linea di fondo, da giocatore di categoria superiore.
Oramai è un vero plebiscito, dopo gli arbitri ora ci si mettono anche gli avversari per non dire di tutto il pubblico del Ferraris che si alza in piedi per tributargli la meritata standing ovation quando esce (meglio non rischiare con i diffidati) per lasciare il posto al Carpa ad una manciata di minuti dalla fine.
Conclusione: anche se il calcio è la scienza meno esatta che esista, qualche conferma la partita con l'Arezzo la regala.
La squadra base è davvero forte, i segnali di ripresa c'erano e non erano illusori, non tutte le squadre sono in grado di esprimere l'intensità ed il rendimento che, in questo periodo, offrono la Salernitana ed il Treviso.
La politica societaria di buon senso verso i media, seguita in quest'ultimo periodo, ha pagato e, pur in momenti non esaltanti, l'allenatore ed i giocatori hanno potuto lavorare bene e sereni senza polemiche inutili e sterili che deconcentrano.
Lo staff medico ha fatto la sua parte come l'unità del gruppo, la qualità c'era e rimane e così i risultati tornano a far capolino.
Non esaltiamoci troppo, ma prendiamone atto con tanta soddisfazione ed ora tutti a Verona!

Giancarlo Rabacchi

 







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