Tattica di gioco del Genoa Cricket and Athletic Club
Data: 17/03/2005 21.26
Argomento: dalla redazione


La partita è accanita, il momento decisivo. Nel vortice del gioco, in mezzo al verde del Ferraris un rossoblù ha preso il pallone e passa all’attacco. Come lo giocherà? Correrà in avanti con la palla al piede? Appoggerà ad un compagno, in una qualsiasi direzione? Oppure farà un lancio lungo?

 



So la delusione dei lettori, ma qui devo sospendere questo racconto appassionante per proporvi un bel salto all’indietro, addirittura all’anno 1895, allo scopo di dare uno sguardo a come la pensavano allora. Ascoltate come un manuale divulgativo del gioco del calcio (*), nel gustoso italiano del tempo, si esprimeva in esatta conformità!

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Tattica del giuoco

a) Padroneggiare e colpeggiare la palla. Quando un giocatore ha la palla vicina, e riesce, per mezzo di calci leggieri, a guidarla piano piano davanti e poco discosto da sé, senza che gli avversari gliela levino dai piedi, si dice che è padrone della palla, e l’azione che fa per mantenere questa padronanza, è detta colpeggio.

b) Passare la palla. Quando uno, padrone della palla, si trova vicino agli avversari, invece di lasciarsela portar via, la può far passare con un calcio a un altro del suo partito in condizione meno pericolosa di lui: questa azione si dice passare la palla. Si può passarla in tutte le direzioni: quindi, nei momenti di grande pericolo, anche all’indietro.

c) Cacciare la palla oltre gli avversari. Quando uno non può più né padroneggiare la palla né passarla, allora, con un forte calcio, la manda più lontano che può al di là degli avversari.

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Molte regole erano differenti e il campo era tracciato tipo rugby. Il Genoa non si definiva ancora "football club", le maglie rossoblù non erano nate, perfino il campionato italiano era di là da venire. Tuttavia qui veniva già proposto un sistema di gioco, poiché i tre tipi di azione erano sì gli stessi di oggi, ma prospettati in gerarchia di preferenza. Col tempo l’inclinazione verso uno o l’altro tipo di gioco caratterizzerà le tattiche delle varie scuole nazionali della prima metà del secolo scorso. Discorso interessante anche in proiezione moderna, nel quale forse qui qualcuno si avventurerà.

Vittorio Riccadonna

(*) Francesco Gabrielli: "Giuochi ginnastici raccolti e descritti per le scuole e per il popolo".

 







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