A proposito di........perdibraghe
Data: 31/03/2005 12.20
Argomento: dalla redazione


Al discorso dei "perdibraghe", sia chiaro, per una volta in positivo, ci arriviamo, intanto prendiamo atto che, per ora, sui calci piazzati non ci stiamo coprendo di gloria.
Ragazzi va più che bene lo stesso, non è proprio il caso di cercare peli nell'uovo.

 



L'aggancio però c'è perché, credo, la squadra, od almeno qualcuno dei giocatori, sia pure per ora senza risultati eclatanti, ce la stia mettendo proprio tutta per riuscire qualche golletto a farlo, anche su questi benedetti calci di punizione.
Come? Ed ecco che il discorso arriva al perdibraghe.
All'inizio non ci avevo neppure fatto caso poi, tutte le volte che ci fischiano un calcio da fermo a favore, qualcuno ha cominciato ad accorgersi che il nostro capitano si sistema regolarmente davanti alla barriera avversaria e sin qui niente di strano. Non notate niente dice, però, qualcun'altro?
Si in effetti gli stanno cadendo i pantaloncini, si vede che nella mischia precedente….., ora è preso dalla foga del gioco, ma appena se accorge li tirerà su.
Alla punizione successiva il buon Tedesco, di nuovo, "perde le braghe", come mai?
Allora finisco per farci caso anch'io e noto che, curiosamente, la sua posizione è tale che, vista anche la bassa statura, "copre" proprio per benino la vista della palla al portiere avversario. Chi ha giocato a calcio sa bene che basta un attimo di ritardo nell'intuire la direzione del pallone e ......non ci arrivi più: però!?
Sorrido, ma poi penso alla casualità di certe cose ed alla facilità con cui, a volte, ci si ricama sopra.
Tant'è, però, un dubbio rimane.
Allora comincio a stare bene attento al particolare e, poche storie, resti tra noi, ma è chiaro che il nostro capitano  "ci marcia". Insomma non vorrei svelare un segreto, un qualche simpatico trucchetto, ma fateci un po' caso anche Voi e vedrete che, probabilmente, ….nulla è lasciato al caso.
Tedesco, ripeto, ce la mette tutta, ora bisogna trovare qualche altro che, alle braghe, ci aggiunga il piede.
Doveroso fare i complimenti alla fantasia del "picciotto" palermitano (ben meritato il premio che gli sarà assegnato a maggio dal Genoa Club Banca Carige) sperando che, svelato l'arcano, non arrivi subito il "Cassarà" di turno a dirgli…"ricomponiti".

Giancarlo Rabacchi
 







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