Fiducia in Cosmi ed armonia: ecco cosa ci vuole per tornare a brillare
Data: 18/05/2005 15.31
Argomento: dalla redazione


Ho rivisto, come molti, qualche spezzone della partita col Cesena per mettere meglio a fuoco alcune situazioni che sul campo (dura diventare "matusa" ed un po' "orbi") mi avevano "raccontato" quelli, beati loro, che anche di notte riescono a focalizzare tutto in modo perfetto.
Parlo ovviamente di dettagli, di particolari, ci mancherebbe.....

Se vogliamo tornare, perché no, su quella partita e sulle scelte tecniche credo che, con il senno di poi, il Mister non ci abbia azzeccato troppo, ma sarebbe fuori luogo, di più quasi offensivo, parlare di scelte cervellotiche.


 



Non lo ha detto per niente nel precedente articolo Cristina, né mi pare molti altri, a parte, forse, i soliti Pierini saccenti che devono sempre trovare il pelo nell'uovo.

Da com'è andata la partita col Cesena, è facile affermare, ripeto con il senno di poi, che le scelte di Cosmi avrebbero potuto essere diverse.

Proviamo invece velocemente a capire la logica di quelle scelte.

Marco Rossi e Carparelli (e non da subito Caccia meno idoneo a giocare largo e, soprattutto a tornare) sulle fasce per evitare intasamenti in area (in molti pensavamo che il Cesena avrebbe fatto le barricate, invece poi non è stato proprio così).

Caccia fermo da qualche tempo (ma come fare con due mostri sacri davanti che hanno segnato goal a raffica?) poteva non avere nelle gambe i 90 minuti. (certo che un giocatore della sua classe ed esperienza, forse, si dovrebbe utilizzare un po' di più, nonostante alcuni mal di schiena….).

Pare, però, che il turnover fosse già programmato come, facile immaginare, quello di Lazetic (che da quando gioca a "part time" è tornato il folletto imprendibile e geniale dell'andata).
 
Per il terzo cambio non effettuato, probabilmente, le precarie condizioni fisiche di più di un giocatore hanno frenato la decisione del Mister che un po' tutti ci aspettavamo dopo il fortunoso vantaggio su autorete.

Nell'incertezza il tempo è volato ed il buon Sartor, peraltro autore, sino a quel momento, di una discreta partita, ha fatto la "frittata" (probabilmente oramai esausto giacché nelle ultime settimane si era allenato poco e niente per infortunio e per altri più o meno piccoli guai fisici).

A fare buon peso mettiamoci poi il clamoroso errore iniziale dell'arbitro che ci ha tolto concentrazione e ci ha innervosito ed alla fine, grazie anche ad un Cesena ben diverso dall'arrendevole squadra della settimana precedente a Modena, il risultato è stato quello che è stato, anzi potevamo pure soccombere.

Sono pienamente d'accordo sull'importanza di Brevi, credo però sia stato opportuno farlo riposare per le ultime decisive gare a partire da Empoli (nelle ultime partite anche lui aveva mostrato un po' stanchezza più che giustificata).

 Magari i cinque minuti finali col Cesena avrebbe potuto anche farli, ma - come detto - c'era un po' incertezza e la situazione è subito precipitata.

Chiudo con l'auspicio che tra Cosmi e Caccia (e tra il Mister e quelli come Gemiti, Thiago, ecc. che per forza di cose hanno giocato meno) torni al più presto (ammesso e non concesso che ci siano stati dei problemi) quell'armonia e quell'unità d'intenti indispensabile per finire in bellezza questo straordinario campionato: fatelo per noi tifosi, ma anche e soprattutto per Voi stessi.

Alè Grifo!

Giancarlo Rabacchi







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