Il grigio dell'autunno padano si colora di rossoblù
Data: 23/10/2005 11.06
Argomento: il Grifone in campo


 

Pro Sesto                    0

 

Genoa                         1

(Sinigaglia, 2' s.t.)

 

 

A Sesto San Giovanni abbiamo trovato gente tranquilla, rispettosa, persino distaccata. Il bel giornale locale distribuito allo stadio comincia: "E alla fine arrivò il gran giorno" e ricorda che la Pro Sesto ha indetto la "giornata biancoceleste" in cui non sono validi gli abbonamenti.

 

 

 



 

 Nell'entrare nel semplice stadio intitolato Breda (la mole del grande stabilimento giace vicina) ci sono parsi come fuori epoca lo schieramento e i controlli della polizia: abbiamo l'impressione di vivere in un altro tempo, lontani dalla tensione e dall'accanimento del calcio di oggi.

 

 Il terreno di gioco, piuttosto piccolo, si trova deliziosamente vicino ai bassi spalti, disposti senza curve su tre lati soltanto. La visibilità del campo di gioco sarebbe davvero meravigliosa, se non fosse che alla rete di recinzione una serie continua di striscioni ne occlude la vista per una fetta, anche stando in piedi – quasi che allo spettacolo del gioco si preferisse quello dei messaggi degli spettatori. Il tempo mite (circa 18°), senza vento e senza sole, induce pensieri sereni orientati al bel calcio, che non avranno però un riscontro trascendentale. Alle spalle dei distinti, un grande campo verde porta la scritta: Scuola di calcio Pro Sesto. Nella gradinata dietro la porta uno striscione annuncia: "Battere la storia per 90' di gloria". L'intento è battagliero e a giochi fatti resterà inane, ma è un saluto simpatico lo stesso.

 

Da parte dei genoani nessuna scritta particolare e si sentiranno soltanto gli incitamenti per nostri giocatori. Niente screzi quindi, né con gli avversari né, finalmente, tra di noi; d'altra parte ho l'impressione che alcune frange della nostra tifoseria siano relativamente poco rappresentate. Di numero e di suono, siamo soverchianti.

 

L'inizio vede l'aggressione della Pro Sesto, squadra che sfodera subito un buon amalgama e due attaccanti abili e decisi. Già al 3' un forte tiro in corsa di Bifini, lanciato bene da De Paula, esce pericolosamente a fianco della base del palo di destra di Gazzoli. Per venti minuti quasi ci difendiamo soltanto, con efficacia; poi la partita va in equilibrio. Al 35' perdiamo Rimoldi, sostituito da Sinigaglia.

 

Nell'intervallo, riflettiamo che gli avversari sembrano più prestanti, il nostro attacco è sguarnito, Lamacchi a sinistra non si esprime, Grabbi isolato è soverchiato di testa, non abbiamo ricostruito quella linea di spinta Lamacchi-Rossi che una volta a destra era trascinante, i passaggi vengono improvvisati al momento di dover giocare la palla, senza la guida di un sicuro schema di gioco.

 

 Ma l'inizio del secondo tempo vede una veemente partenza del Genoa, che mette in difficoltà gli avversari; e subito Grabbi va a conquistare un pallone che sembrava perduto nella zona dell'estrema destra, lo contende con successo; ne deriva un cross che dall'altra parte Rossi appoggia benissimo indietro di testa al centro; in corsa Sinigaglia con tempo perfetto colpisce al volo in pieno, scagliando la palla in fondo alla rete. Che gol, ragazzi! E la vittoria non ci sfuggirà più. Come già visto altre volte, raggiunto il vantaggio la nostra squadra diventa più disinvolta all'attacco mentre mantiene la buona organizzazione difensiva.

 

Il pericolo più grave lo correremo al 24', quando, su corner, forse ancora Bifini colpisce netto e pulito di testa ma la palla va a toccare terra proprio a fianco ancora del palo destro di Gazzoli ed esce: il nostro portiere sarebbe irrimediabilmente battuto. Due doverose parate fa Gazzoli: al 3', cioè subito dopo il gol, su un forte tiro ravvicinato, quasi tirato addosso dal fondo campo, essendo ben piazzato sul palo, e nei minuti finali su un lungo pallone a discendere, alzato in angolo. 

 

Noi non siamo arrivati a saggiare il valore del portiere della Pro Sesto, Borghetto, ma al 31' del II t. stavamo andando in porta quando siamo stati fermati per un fuori gioco senza alcun dubbio ininfluente.

Non è stato certo il solo errore dell'arbitro Zanardo, incorso in diversi sbagli sia sul gioco che sulla disciplina, avendo comminato due ammonizioni, una per parte, per fatti occasionali invece che per altri più protervi. Citerò la mancata  ammonizione del negro del Pro Sesto, De Paula, autore di una prolungato arresto rugbistico verso un  nostro giocatore che gli sfuggiva in contropiede, nel finale del primo tempo. 

 

Il Genoa ha dunque conquistato una vittoria non facile su un avversario ben assestato,  che veniva da buoni risultati. Ritorniamo contenti, con fiducia di un miglioramento avvenire.

 

Vittorio Riccadonna

 

 







Questo Articolo proviene da Genoadomani
http://www.genoadomani.it

L'URL per questa storia è:
http://www.genoadomani.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1520