E allora....?
Data: 14/12/2005 19.04
Argomento: dalla redazione


Quello che stiamo vivendo è davvero un momento particolare.
Parlo delle vicende sempre più incredibili dei vari processi, (si fa anche fatica a seguirli tutti) del Genoa.
Viste da fuori, da un profano se volete, tutte queste situazioni continuano a lasciare perplessi ed a far sorgere sempre più dubbi.

 



La Giustizia ordinaria, che dichiarava da subito di avere prove inconfutabili della combine per la partita Genoa - Venezia, ora però, pare, si sia fermata in attesa di acquisire i nastri di una registrazione ambientale (che un "tifoso" avrebbe "rubato" al Presidente Preziosi) per cercare di dare ancora più sostanza alla tesi accusatoria (si parla anche di un documento scritto che qualcuno vorrebbe far passare come la "prefazione" dei famosi striscioni?!).

Probabilmente i giudici vorranno forse prevenire le accortezze "cavillorie" degli avvocati difensori per  "inchiodare" i presunti colpevoli.

Certo è che i mesi passano e quell'inchiesta che a luglio poteva già considerarsi "chiusa" (dichiarazione di uno dei giudici del "pool") continua invece ad andare avanti.

Questa, lo si sa, è la giustizia civile e penale in Italia però, forse, sarebbe il caso di arrivare finalmente al dunque.

Decisamente peggio, poi, è la giustizia sportiva.

Qui davvero non ci si capisce una "mazza".

Possibile ad esempio che ci vogliano mesi per stabilire l'interpretazione di una regola?

Chiaro che mi riferisco al caso Ghomsi.

Il buon Bignone, oltretutto probabilmente azzeccandoci, ci ha messo qualche minuto.

Evidentemente le norme sono così imprecise e lacunose che neppure loro, che dovrebbero esserne gli estensori, sanno che pesci prendere.

Del resto lo stesso, anche di peggio era successo nelle estati "calde" degli anni scorsi.

Purtroppo questa lacunosità e queste carenze nelle norme federali hanno generato frutti avvelenati quali stravolgimenti non da poco dei campionati maggiori e non solo, conflitti tra le società e, a quanto pare, anche ora anche "ritorsioni".

Il Genoa, che aveva beneficiato di un ripescaggio, non appena "beccato" (pare) con le mani nella marmellata ha pagato e sta pagando oltre ogni ragionevolezza.

Poteva, parlo del ripescaggio dalla C, il Genoa rinunciare ad un'opportunità offerta dalle carenze normative federali?

Perché ora deve subire la ritorsione di un conto tanto salato?

In questo scenario, che già di per sé la dice lunga sul profilo dei dirigenti che da anni governano il calcio in Italia, come si fa a non riflettere sul fatto che una Federazione sportiva come la FIGC sta dimostrando sempre più di essere un vero e proprio "santuario" di comando dove le persone che ne conquistano le poltrone, poi, si preoccupano soprattutto, se non solo, di difendere il loro potere assoluto.

In questo sono stati e sono davvero bravi, quasi insuperabili, almeno quanto carenti si dimostrano nel gestire il carozzone del calcio.

Guai infatti a metterseli contro, perché, a torto od a ragione, ti "cucinano" come meglio non si potrebbe.

Non altrettanto fenomenali, come detto, sono nelle gestione del calcio, laddove sarebbero necessari impegno costante, professionalità, esperienza e buon senso e non pressapochismo ed insieme arroganza.

Come interpretare ad esempio questo trascinarsi della giustizia sportiva, i continui rinvii e le crescenti contraddizioni che caratterizzano le vicende processuali della nostra Società?

Alcune esemplificazioni.

Ti punisco perché non sei andato al TAR del Lazio, poi no, contrordine Ti punisco perché ci sei andato.

Riunisco i procedimenti (e, in effetti, verrebbe da chiedersi: ma quanto volte si viola la clausola compromissoria per una stessa ragione?).

No invece non si riunisce niente, anzi ti penalizzo ogni volta che "respiri", così impari!

Si fa finalmente uno dei tanti processi, alla fine del dibattimento si comunica agli avvocati che la decisione sarà posticipata di un giorno forse, due, poi no invece la penalizzazione, partiti i legali, viene appioppata subito!

E avanti di questo passo.

Intanto il campionato va avanti, il Genoa, ma anche le sue rivali, non sanno, e chissà per quanto ancora non sapranno, i punti che la capolista ha effettivamente in classifica.

Alcuni come a Spezia "sbavano" sperando di rientrare in gioco grazie alla Federazione, ma di fatto un po' vanno avanti ed un po' indietro (dura anche per loro, obiettivamente).

Lasciamo stare la regolarità del Torneo, ma che tipo di calcio si offre ai tifosi sempre più perplessi e sicuramente anche per questo sempre più latitanti?

E perché poi la Federazione si comporta così?

Non sembra, intanto, che tutto questo sia davvero molto serio.

Bisogna però subire e stare buoni perché i cori della sacrosanta protesta contro questo modo di gestire le cose poi si pagano salati.

Sulla vicenda della partita Genoa-Venezia, come detto, non c'è ancora stato il processo civile; quello sportivo, oltre che certamente poco serio, pare oramai acclarato, che non sia stato affatto regolare (Microsoft pare confermi).

Anche ammesso che la responsabilità fosse scontata, i dibattimenti andavano fatti regolarmente e la sentenza emessa solo al termine degli stessi.

Nessuno vuole essere considerato innocente ad ogni costo, ma credo che un giusto processo, almeno nei paesi che hanno istituzioni all'altezza della situazione, dovrebbe essere garantito a tutti ed in tempi ragionevoli.

Questo a maggior ragione sarebbe dovuto avvenire nel caso della giustizia sportiva che pare aver esaurito tutta la fretta che aveva dimostrato nel luglio scorso.

Chiaro che qui ci sono state, e ci sono ancora, evidenti responsabilità così come si sono determinati, e si stanno determinando, danni gravissimi dei quali prima o poi qualcuno dovrà pur essere chiamato a rispondere.

Possibili che di queste "cosuccie" non se preoccupi nessuno?

Il Presidente Preziosi è stato gravemente penalizzato dalla gogna mediatica cui è stato sottoposto ed in questo momento non gode di una grande considerazione in giro per l'Italia.

Tutto questo si può condividere o meno, ma certamente non giustifica ne abusi ne ritardi.

Sicuramente non è stata una bellissima estate per l'immagine del Genoa, ma ancora peggio mi pare, a questo punto, che ne vengano fuori la Federazione ed i vari organi della giustizia sportiva.

In sintesi si ha sempre più l'impressione di un inaccetabile arbitrio incontrollato, superficiale, inconcludente persino anche arrogante e, per di più, poco serio (bigliettini, ecc.).

Ci sono molte cose certamente più importanti da fare in Italia, ma se anche qui qualcuno ci mettesse un po' il naso………….  

Giancarlo Rabacchi

 







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