''Così è... se vi pare!'' di Nemesis
Data: 02/05/2006 19.38
Argomento: l'opinione


Mentre i Genoani festeggiavano la promozione in A, a loro insaputa, una silente pattuglia di agenti segreti tendeva la trappola.
E' stato in quel momento che il povero Grifone è diventato il bersaglio delle raffinate strategie di tutti e, senza esclusioni di colpi, ciascuno ha mirato al suo obiettivo personalizzato.

 



E' come se si fosse inventato un nuovo gioco di società, peccato solo che in questo caso la Società fosse il Genoa.

Ciascuno ha tessuto la sua tela profittando dei buchi neri che ingoiavano il progetto Stella, riducendola a una stella-cadente.

Carraro non si è fatto trovare impreparato e ha colto l'occasione per saldare un vecchio conto e per ripulire la facciata del corrotto calcio italiano.

I giornalisti, locali e nazionali, hanno sfruttato un'occasione mediatica senza precedenti infilando nell'inesistente valigetta una normalità spacciata per flagranza.

I giudici sportivi, sostenuti da leggi self service, hanno sbeffeggiato una milizia di avvocati seri che credevano di celebrare un processo normale.

Macalli, presuntuoso spaventapasseri del calcio minore, ha infierito sul Genoa moribondo deridendo il nostro orgoglio che lui chiama "spocchia".

I Genoani, fino ad allora uniti e solidali, hanno cominciato a dividersi ma in proporzioni disuguali: la stragrande maggioranza dei semplici tifosi difendeva l'esistente, mentre un gruppo di "veri genoani" ha cominciato a ricamare la cacciata dell'unico colpevole designato.

Perfino Scoglio, nei fatali e conclusivi istanti della sua vita, ha giocato la sua ultima carta proponendo con aggressività un misterioso pacco dono.

Dalle parole ai fatti, e i fatti menano.

Nessuno è stato più libero di esprimersi in gradinata e la forza delle idee ha lasciato spazio alla forza dei pattoni.

Ho visto pestaggi duri al grido di "vi ammazziamo tutti", e la contestazione di pochi ha tenuto in ostaggio lo sconcerto dei tanti.

I "Genoani" non esistono più, sono diventati un concetto platonico svuotato del significato iniziale che era basato sulla condivisione e sulla solidarietà.

I Genoani non si catalogano in classi di merito dove chi c'era a Castel di Sangro è bonus e chi non canta è malus.

I Genoani non emarginano gli anziani considerandoli ormai inutili alla causa: finora avevano sempre assimilato quei valori sedimentati da decenni di passione.

I Genoani non picchiano altri Genoani inermi e non si appropriano del privilegio di emettere condanne sommarie unilaterali.

Mettetela come volete, ma tutto questo è accaduto.

Nell'ultima settimana poi, si è passati all'abbordaggio diretto con pesanti azioni preordinate e culminate nel pietoso spettacolo di un Ferraris spogliato dell'abito della festa.

Nel momento cruciale si è affondato il colpo decisivo e mentre i manovali infierivano contro il pullman dei giocatori, poco più in là l'oligarchia si scambiava pacche sulle spalle.

Ora viene il bello: per mal che vada c'è sempre l'eutanasia.

Improvvisamente perdono significato le belle iniziative sociali promosse dalla tifoseria, svanisce il ricordo di coreografie luccicanti, tace il canto inesauribile che ha sempre spinto il Grifo: resta solo una prepotenza organizzata.

Anche l'Acg tace, e se parla è come se tacesse perchè "lascia fare" mentre la missione si avvia al compimento.

Preziosi adesso potrebbe mollare e già si parla di trattative con la solita cordata "pret a porter".

Prepariamoci a strepitose campagne acquisti, a dignitosi undicesimi posti in campionato, a salvezze conquistate con due giornate di anticipo, a Pigna Secca che compra un giovane talento da Pigna Verde, a una fusione che "si potrebbe anche fare", a un fallimento che "speriamo di evitare".

E poi capiterà una notte in cui Milito segnerà 4 goal al Real Madrid: ignoratelo, fate finta di niente, lui è soltanto un brutto ricordo da rimuovere, è l'esca con cui l'orco ci voleva abbindolare.

Nemesis







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