Raggiunto con Lopez l'ottimo dei risultati
Data: 08/05/2006 12.59
Argomento: il Grifone in campo


Teramo C.             1
(Luiso 12’ s.t.)

Genoa C.F.C.         1
(Lopez 28’ s.t.)


Il Genoa concretizza il secondo posto in questo suo tormentato campionato nella terza serie e anche il Teramo si soddisfa di questo suo quinto posto. Non ritenevano i Teramani  inizialmente di arrivare a tanto; e anche noi, ripensando alle condizioni in cui ci trovavamo a settembre, potremmo valutare in modo favorevole questo risultato, se non fosse che a metà torneo avevamo fatto la bocca al colpo maggiore. Ma sportivamente dobbiamo riconoscere i meriti dello Spezia, che, opportunamente rinforzato, nel girone di ritorno ha dimostrato forza e conquistato successi. Ogni campionato ha i suoi avversari e le sue difficoltà.

 



Ha giocato, in questa partita, a favore del Genoa la preoccupazione del Teramo di venire agguantato dalla Salernitana, dalla quale in questo caso sarebbe stato scalzato, avendo perso a Salerno 1-0 alla prima giornata e poi fatto 0-0 al ritorno. L’ombra della Salernitana non era gradita neppure al Genoa, sia perché concorrente pericolosa, sia per la nota soffiata telefonica da Salerno a Ravenna a proposito di Ghomsi.
  
Pertanto per il Genoa il risultato ottenuto è dei tre quello preferibile.

E’ stata dunque una partita terminata in tutta tranquillità e certamente sarà tutta differente quella che ci attende tra due settimane.

Tuttavia l’inizio del gioco è stato difficile per noi. Il Teramo è partito all’attacco e ci hanno fatto soffrire sia alcune giocate di classe di Leon che certe pericolose incertezze individuali della nostra difesa.
 
Già al 1’ Scarpi respinge di pugno un traversone di Leon su punizione e al 5’ deve uscire fuori area in modo un po’ disperato su Catinali che aveva rubato un retropassaggio corto: manda il teramano a terra e la palla in corner, è un’azione difficile anche per l’arbitro che indica la bandierina.
Ma anche un minuto dopo Scarpi se la vede brutta: ancora una punizione di Leon crea scompiglio, dopo un’esitazione nel posizionarsi, si salva con un breve rinvio dalla linea del gol; batte dall’area di porta Nicodemo ma la palla-gol non entra: colpisce la traversa. Siamo appena al 7’ di gioco.
Poi pian piano si crea un certo equilibrio.
Al 10’ primo corner per il Genoa, conquistato da Rossi: ne verranno altri; su questo colpisce netto di testa Lopez  ma alza la palla.
Al 19’ si inverte la situazione del 5’: è Rossi che s’impadronisce di un retropassaggio troppo corto e arriva in corsa contro il portiere che esce. Questa volta siamo in area con la palla sotto controllo. Ahi, Rossi: spara addosso al portiere! Era un pallone che voleva essere giocato con uno scarto verso sinistra.
Se diciamo che al 23’ c’è ancora un tiro di Rossi, su passaggio di Lopez, facile preda del portiere, abbiamo detto tutto quello che ha saputo fare il Genoa all’attacco nel primo tempo: davvero poco.
L’attacco del Teramo è molto più presente. Ammiriamo una giocata di gran classe di Leon, in dribbling, al 35’: aggancia il pallone arretrato per scavalcarlo in avanti, quindi centra ma la palla viene domata dalla nostra difesa.
In precedenza un atterramento di Luiso in area solleva tra i locali il sospetto di una punizione di rigore, che noi respingiamo.
Al 36’ Franzese in velocità tira addosso a Scarpi che para brillantemente. Un minuto dopo Luiso manca un passaggio di Leon.
Al 41’ Rossi esce perché colpito. Lo sostituisce Rivaldo, che giocherà bene.

Impressione dell’intervallo: è passata la tempesta, la partita si assesta. Detto così sembra quasi un bel verso; però come gioco d’attacco non abbiamo da rallegrarci.

L’arbitro Gervasoni da Mantova fischia molto, anche nei casi dubbi.

Subito al 2’ della ripresa Stellini in una delle sue incursioni d’attacco ha sul piede un pallone simile a quello del suo gol al Monza, cioè non tanto facile: questa volta il bersaglio non lo centra, gli va alto.
Al 12’ il patatrac. Viene fischiato un netto fallo di Stellini, che blocca intenzionalmente un avversario  sulla tre quarti. Prima della battuta, cambio Ilev/Mamede, immediatamente seguito dal solito insidioso calcio di Leon. Comoda testa di Luiso sottoporta e 1-0.
Il Genoa si riprende a poco a poco, sempre lontano dal fare azioni travolgenti.
Un tiro di De Vezze al 15’.
Una punizione dal limite battuta da Stellini a fianco della barriera colpisce l’esterno della base del paletto, al 20’.
28’: il Genoa pareggia la partita! Intelligente allungo di De Vezze per Lopez, appostato sulla destra sulla linea della difesa e non strettamente marcato in quel momento: è un pallone morbido e raggiungibile a media altezza. Esce il portiere e Lopez lo scavalca con un tocco precisissimo. Il pallone si prestava, ma lo spazio era ristretto. Gol di qualità, fatto con eleganza. Oltre alla soddisfazione per l’importante segnatura proviamo gioia per questo giocatore che, come si andava dicendo, era atteso.
Col pareggio si chiuderebbe la partita e non ci sarebbe altro da dire, poichè il Teramo a questo punto deve guardarsi alle spalle. Ma al 37’ a Nicodemo riesce uno di quei tiri da lontano che, effettuati quasi senza speranza, vanno invece a spiovere esattamente all’incrocio dei pali. Scarpi per fortuna ha il giusto piazzamento e arriva a deviare in corner, con un balzo.

La fine arriva in un ambiente sereno, anche per quanto riguarda gli spettatori.
Tutti pensano:

arrivederci a presto!


Vittorio Riccadonna


 







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