Motivi di ristrettezze
Data: 15/06/2006 17.03
Argomento: dalla redazione


 

Ricordiamo il vecchio campo del Genoa come uno dei più ampi d'Italia.

Nelle partite in casa, la larghezza del terreno favoriva il gioco d'attacco e lo spettacolo.

Quando poi la nostra squadra si presentava per esempio a S. Siro, non doveva soffrire del trovarsi in un campo di gioco più largo. 


 



Purtroppo il nostro antico tempio in conseguenza del "Gregotti" subì una fortissima riduzione della capienza spettatori, mentre contemporaneamente altri campi finanziati in occasione dei campionati del mondo da disputarsi in Italia (Milano, Torino, Roma) l'avevano aumentata, con la conseguenza di una retrocessione d'importanza della nostra città anche in vista delle grandi partite internazionali.

L'ho sempre considerato uno dei più nefasti autogol di Genova.

Ma, oltre a questo, il Ferraris dovette patire anche una riduzione del terreno di gioco. Infatti il Comune ne ha diminuito la larghezza di qualche metro. Si sono accorti a posteriori, pare, di questa esigenza.

Mi sembra di vedere, ora, che adesso il manto erboso si interrompe pochi centimetri al di fuori della linea laterale, lasciando una piccola pendenza.

Riferimenti: la larghezza della linea laterale deve essere al massimo di 12 centimetri; il diametro del pallone è intorno ai 22 centimetri (68 e 71 centimetri sono i limiti minimo e massimo della circonferenza).

Scorcio del campo dal parterre della tribuna

Particolare della linea laterale

Il pallone quando tocca quella specie di scalino tende ad uscire pur trovandosi ancora in parte al di sopra della riga e quindi in gioco.

Così, almeno, appare, salvo misurazioni sul posto.

Che senso ha aver procurato una possibile irregolarità tecnica e una difficoltà ai giocatori per risparmiare pochi centimetri d'erba? Non ricordo, in altri stadi anche i più modesti, una simile ristrettezza.

Per il nostro glorioso campo di gioco, una ... mancanza di "rispetto".  


Vittorio Riccadonna

 







Questo Articolo proviene da Genoadomani
http://www.genoadomani.it

L'URL per questa storia è:
http://www.genoadomani.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1701