Dobbiamo anche ''baciare il bacco''?
Data: 22/08/2006 20.06
Argomento: dalla redazione


In vacanza ho telefonato tre volte agli amici per sapere come "andava" la sfidarella di Coppa Italia con gli un po' rancorosi e, chissà perché poi così tanto verso di noi, invidiosi spezzini.

Poi però, pur consapevole che la mia è oramai una “malattia” inguaribile, non ho potuto fare a meno di domandarmi se continui a valere la pena “soffrire” tanto per questo calcio “taroccato”.

Aiutatemi anche, per cortesia, a capire perché nelle più o meno recenti vicende della giustizia sportiva, annessi e connessi, francamente c'è qualcosa che sfugge, ad essere più espliciti, che non torna.

 



Riporto di seguito da Repubblica.

Il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi presentati dall'ex dg della Juventus Luciano Moggi e dall'ex amministratore delegato Antonio Giraudo. I due ex dirigenti bianconeri si erano rivolti alla giustizia ordinaria contro la sentenza di quella sportiva che per lo scandalo calcio li aveva condannati a cinque anni d’interdizione con proposta di radiazione.
La motivazione della terza divisione ter del Tar del Lazio, presieduta da Francesco Corsaro, non è stata ancora resa nota.
Stando alle indiscrezioni, non sarebbe stata menzionata né l'inammissibilità né l'improcedibilità; il Tar avrebbe detto no ai ricorsi dei due ex dirigenti bianconeri per la pendenza del loro ricorso presso la giustizia sportiva. La Camera di Conciliazione e Arbitrato del Coni, infatti, non si è ancora espressa sulle istanze presentate da Giraudo e Moggi che verranno esaminate, rispettivamente, il 5 e il 7 settembre.

Il primo commento è di Paolo Trofino, legale di Moggi. "E' un provvedimento che ci aspettavamo. Ora andiamo avanti con il Consiglio di Stato.
Non ci fermeremo qui.
D'altronde è questa l'opinione di Moggi e del mio collega Federico Tedeschini (altro avvocato dell'ex dg bianconero, ndr).
Quello di oggi era per noi un passaggio interlocutorio che ci darà la possibilità di andare avanti per la strada su cui facciamo maggiore affidamento".
In questi giorni gli avvocati di Moggi hanno ventilato la possibilità di arrivare alla Corte di giustizia europea.

Si il messaggio è chiaro: questi "ventilano" la possibilità di rivolgersi alla Corte di giustizia europea!

Come i perseguitati politici che si appellano ad una giustizia "superiore" per recuperare la loro onorabilità persa in quanto ingiustamente perseguitati nel loro paese.

Ora alla luce di tutto quello che è emerso, dopo tutto quello che questi "individui" hanno “combinato”, faccio solo notare che "costoro" hanno subito la stessa condanna inflitta l'anno scorso al povero Capozzucca e si lamentano pure!

Francamente se in Italia ed in FIGC c'è ancora, od almeno è stata ritrovata, un minimo di dignità, mi aspetto che questi due individui (ma l'incartapecorito Matarrese difende anche loro?) siano radiati al più presto e di loro non se parli più.

Se poi invece, come si vocifera, la stessa Juve, sotto sotto, continua ad avvalersi dei servizi di quei due "stinchi di santo", allora credo proprio che anche in quella che, sino a qualche tempo fa’ era o sembrava essere una grande società, evidentemente è venuta del tutto meno anche quel minimo di dignità che, almeno all'inizio di questa scandalosa vicenda, pareva avessero dimostrato di avere.

Quanto letto di questi tempi sui giornali, sempre più affidati a giornalisti  costantemente in ginocchio, è quanto di più becero, irritante ed insieme sconfortante potesse venire fuori.

Certo che se non ci fosse di mezzo il Genoa, dubito che continuerei ad andare a vedere partite del calcio professionistico dove, tra l'altro, "sguazzano ed ingrassano", giocatori, procuratori, allenatori, manager, arbitri ed anche, spiace dirlo, non pochi giornalisti asserviti e con così poca indipendenza di giudizio.

Grazie a “calciopoli” abbiamo potuto tutti prendere atto che i più forti e meglio protetti ed i più furbi hanno potuto fare, e con quale arroganza (basta ascoltare le intercettazioni) il comodo loro.

In pratica hanno potuto fare tutto quello che hanno voluto senza alcun rispetto per i tifosi che, scusate ma non temo di esagerare, poveri illusi, ogni tanto riescono anche a "scannarsi" tra di loro mai immaginandosi che tutto era, il più delle volte, già deciso.

Loro i "furbetti del palloncino", a questo punto, potranno continuare perché, anche se casualmente dovessero essere presi con le mani nella marmellata, ci penseranno i politici e per loro l'ubbidiente e dipendente “giustizia sportiva “ ad emettere a chi un po’ più, a chi un po’meno (?!), sentenze "benevole".

Il colmo di tanta fastidiosa ed inaccettabile arroganza è che, dopo questi incredibili “colpi di spugna”, come, rilevavamo, si lamentano pure e pretenderebbero le scuse e, magari, i danni.

Di più: ma alle volte quelli, come i tifosi del Genoa, che hanno pagato davvero, ora dovrebbero anche "baciare il bastone"?

Giancarlo Rabacchi







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