''Gradinata Children'' di Nemesis
Data: 10/10/2006 10.11
Argomento: l'opinione


Esiste un numero imprecisato di bambini che da 2000 anni sono posteggiati in un luogo sicuro ma inaccessibile, tranquillo ma blindato. Sono gli sfortunati bambini del Limbo, usciti dalla vita prima che il fonte battesimale li "regolarizzasse".
E' notizia di ieri che la Chiesa stava per abolire quell'anomala dimensione, ma Papa Ratzinger non se l'è sentita e ha rinviato il tutto per almeno due anni, che sono niente di fronte a 20 secoli.

 



Casualmente, nello stesso giorno, in un piccolo stadio di una piccola città di questo piccolo pianeta, un gruppo di ragazzini più vivi che mai ha ottenuto il battesimo del tifo Genoano: questa identificazione sarà per loro la più fedele compagna di tutta la vita e il più prezioso antidoto contro i rischi dell'inquinamento periferico.
E' giusto ringraziare chi ha avuto l'idea e chi l'ha realizzata perchè, questa iniziativa, somiglia a un ponte gettato verso il domani.
Se per quei ragazzi è stato un giorno speciale, per me ormai adulto e decadente è stata l'egoistica  certezza di una  continuità possibile e necessaria.
E' stato come sbirciare nel futuro superando le barriere del presente, e il compasso della proiezione ha disegnato un arco verso l'immortalità della fede Genoana.
Ma ieri al Ferraris anche il passato era presente perchè, ci scommetterei (con eurobet), migliaia di Genoani hanno ripensato contemporaneamente alle loro prime esperienze del tifo.
E allora ho immaginato quella moltitudine di zii che accompagnavano i nipotini al campo del Genoa, le madri che cucivano la prima bandiera, i compagni di banco che ti parlavano solo del Grifone e ti convincevano, i padri che violavano le barriere culturali insegnando l'off-side alle figlie un po' spaesate.
Questa silenziosa adunata di ricordi deve aver prodotto un'energia smisurata sul Ferraris, e forse ne hanno beneficiato anche i giocatori... e si è visto.
Quei bambini Genoani sono usciti dal Limbo dell'anonimato e hanno trasformato il punto più cupo e trascurato dello stadio in un giardino fiorito e sgargiante di colori.
La nuova Gradinata Children ha fatto sentire anche la sua voce, ancora esile nel timbro ma capace di farsi udire dalla storia e così,  sul libro dei nostri primati, anche un insignificante Genoa-Arezzo diventerà un giorno memorabile... come Cosenza, come Liverpool, come Torres, come tutti gli eventi che il Genoa ha vissuto per primo.
Mi piace immaginare che oggi, in una qualunque terza elementare di una scuola di Genova, qualcuno abbia scritto più o meno così...

 

Tema in Classe

"Descrivi come hai passato la domenica"

Svolgimento


Domenica sono andato alla stadio a vedere il Genoa e sembrava che tutti mi guardassero.
Insieme ai miei amici abbiamo cantato, urlato e saltato, e forse è per questo che il Genoa ha vinto.
Mi sono divertito molto e non capisco invece perchè il mio papà, negli ultimi anni, tornasse spesso a casa dalla partita arrabbiato, nervoso e triste, e non avesse mai voglia di giocare con me.
Alla domenica in casa c'era sempre aria di bufera ma, adesso che son Genoano anch'io, ho capito che la partita è una grande festa e che forse i problemi di mio papà erano altri.
Secondo me il Genoa dovrebbe sempre vincere perchè, se tanta gente insieme lo vuole, non la può mica deludere.
Nel primo tempo non ho visto bene i goal perchè erano lontanissimi e giocavano tutti là in fondo; infatti c'erano quattro piccioni che si sono posati sul prato deserto della metà campo dell'Arezzo, e dice mio papà che questo accade sempre quando una squadra fa catenaccio.
Sarà, ma nella mia playstation questo non succede.
A un certo punto la Nord se l'è presa con un giocatore biondo e gli urlava "sei il più brutto del mondo" ma io non l'ho cantato perchè mi dispiaceva per lui.
Chissà come sarà diverso andare alla partita in un'altra città, e chissà se anche lì ci saranno bambini come noi tutti insieme: io credo di no, però ci voglio andare.
Alla fine la squadra è venuta sotto la nostra gradinata a salutarci e credo proprio che ce lo siamo meritato; comunque anche loro sono stati bravi.
All'uscita ho visto una barriera di autoblindati e di soldati e ho pensato che forse era successo qualcosa, perchè altrimenti non c'era motivo di tanto trambusto per una festa di calcio.
A me è sembrato tutto più facile di come mi avevano raccontato e credo che essere Genoano sia proprio bello anzi, mi dispiace che i miei cuginetti siano doriani e non possano sapere.
La mia domenica è poi finita a casa dove ho guardato la Tv per vedere se parlavano di noi bambini, ma mi sono addormentato prima di saperlo.

Nemesis

 

 







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