Accantonato per un attimo lo sdegno e la mostruosità temporale di questa ennesima sanzione a orologeria, mi accorgo che il danno materiale potrebbe anche essere ininfluente.

E' una mia teoria audace, ma sfrutta la casualità che il destino ci ha confezionato, e cioè quella di giocare l'ultima partita al Ferraris proprio con il Napoli.

Io sono da sempre convinto che quella sarà la gara decisiva e che saremmo stati comunque obbligati a vincerla perché il Napoli, in un modo o nell'altro, non avrebbe mollato l'osso.

E allora, in quest'ottica, arrivarci sotto di 3 punti o sopra di 3, cambia poco, sempre vincerla bisogna.

E' probabile che questa penalità ci tolga l'optional del pareggio, ma già avevamo tutti i capelli dritti a pensare che il Genoa se la dovesse giocare pensando al pareggio.

I 3 punti in meno affibbiati al Genoa saranno ininfluenti se riusciremo a contenere il divario entro il distacco che una partita secca può azzerare, perché l' 1-1  al S.Paolo diventerà decisivo (quel goal di Leon vale oro, l'oro di Napoli) in caso di arrivo sul filo di lana a pari punti.

In quest'ottica, è di gran sollievo pensare che lo scontro diretto sarà deciso dalle nostre capacità e non dai giochetti degli altri, ammesso che gli arbitri non pilotino, e se non saremo abbastanza bravi pazienza, ci faremo i playoff.

Insomma, la mazzata che dovrebbe sfiancare il Genoa, potrebbe non cambiare molto la situazione.

La Figc di una volta non avrebbe fatto ricorso a questi mezzucci estemporanei; un tempo controllava tutti gli arbitri e le bastava istruirne alcuni per inventare promozioni, salvataggi e scudetti.

Che oggi debbano emanare volgarissime punizioni mirate ed esclusive per il Genoa, dimostra che non hanno più il controllo di tutto lo scacchiere.

Poi, con calma, potremo analizzare le stranezze di questo provvedimento, ma intanto è bene convincersi che 3 punti in meno non ci tolgono le chances di serie A.

Nemesis