Godiamocela tutti insieme questa grandissima gioia, questa soddisfazione tanto grande quanto sofferta.

Il Genoa è di tutti, non ci sono genoani di Serie A e di serie B, tutti, ognuno a suo modo, hanno sofferto per questa squadra, e tantissimo, quante beffe atroci sono state sopportate, ora è giusto che la gioia sia di tutti e per tutti.

Viviamo questa promozione come la occasione giusta per mettere da parte le divisioni e tutte le, a volte anche, astiose contrapposizioni.

E’ più bello pensare che ha vinto il Genoa non questa o quella fazione, mettendo da parte con generosità quelle che, scusatemi tutti, temo siano solo "debolezze" da cancellare, errori da non ripetere, volare alti soprattutto ora e  che siamo ritornati nel posto che ci compete e che la Tifoseria rossoblù merita da sempre.

Nella sofferta ma fulgida giornata di ieri ho avuto modo di constatare da vicino la grande commozione di due tifosi particolarmente noti Mario Epifani e Pippo Spagnolo.

Una commozione che è arrivata sino alle lacrime (naturalmente non solo per loro).

Questi due grandi tifosi sono un po' l'emblema delle diverse sfaccettature della tifoseria genoana.

Una fede incrollabile senza riserva, senza se e senza ma da parte del primo, un grande esempio di amore, di disponibilità e di partecipazione totale.

Uguale amore e fede per il secondo mai disgiunto da un accentuato senso critico e da atteggiamenti che, per chi non lo conosce bene, fanno immaginare ad una perpetua conflittualità, sensazione fuori luogo visto che, alla fine, anche il “duro”  Pippo poi si scioglie in calde umanissime lacrime di gioia.

Due personalità uniche, per alcuni, specialmente Pippo, anche controverse, che, senza dimenticare ne togliere niente a chi guida oggi il tifo organizzato, i vari clubs ed i diversi siti rossoblù, con la loro passione smisurata hanno trascinato tantissimi di noi segnando non poco il tifo per il Genoa della nostra generazione.

In questa occasione hanno vissuto ed hanno reagito nello stesso modo alle intense emozioni di una giornata speciale perchè si può anche essere "esteriormente" diversi, ma poi scoprire, alla fine, di avere in fondo la stessa inimitabile umanità (leggi genoanità). 

Perchè non dovrebbe valere un po' per  tutti?

Alè Genoa, dai che questa volta ce la abbiamo fatta!

Giancarlo Rabacchi