Autocrazia o triumvirato?
Data: 31/07/2007 22.38
Argomento: dalla redazione


 

Il mercato dei calciatori si avvia alla conclusione e le attenzioni dei genoani sono lì appese.

 

Il giudizio, che qui a fianco un sondaggio li invita a manifestare, non può che restare sospeso.

 

 



 Nel Genoa manca un designato Direttore Sportivo: figura questa che non ha ottenuto grandi successi in passato sotto un Preziosi volto spesso ad autonome decisioni. Il DS, nelle sue mansioni, si deve rapportare: verso l'alto, col finanziatore; che ha fissato una disponibilità; verso il basso, col tecnico della prima squadra, che ha fissato un indirizzo di gioco.

 

Per gli scopi che persegue, il DS deve avere una vasta conoscenza del mondo calcistico esterno. In questo senso egli non ha limitazioni, al contrario dell'allenatore che è vincolato al ruotare degli avversari e al ricordo di giocatori conosciuti nel passato.

 

Pertanto il DS, basandosi sulle proprie capacità e conoscenze, prende le decisioni riguardo l'ingaggio dei giocatori, nel rispetto degli orientamenti ricevuti dalla proprietà e dall'allenatore.

 

Oggi si direbbe che svolga la funzione di direttore sportivo il vicepresidente Pastorello.

 

Orbene, sembra che nel Genoa odierno lo schema su descritto sia cassato. Il sig. Pastorello avrebbe spiegato che ogni decisione viene ora presa col consenso di tutt'e tre le parti, cioè Preziosi, Pastorello e Gasperini, e così sembra procedere nei fatti la campagna acquisti.

 

Se questo è vero, è opportuna questa scelta singolare, che limita la libertà di decisione di colui che dovrebbe essere il principale esperto? 

 

Un triumvirato che debba decidere all'unanimità non perde in agilità, ardimento, efficienza?

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 

 

 







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