Ha vinto la severità dell'arbitro
Data: 18/02/2008 06.37
Argomento: il Grifone in campo


Genoa                0

Sampdoria         1  (Maggio, 42' st)

 

I cuginastri, in superiorità numerica dopo l'espusione di Danilo, s’aggiudicano lo spareggio “Uefa” con una mezza autorete, ma obiettivamente non rubano nulla anche se il Genoa, per molti la squadra più brillante, avrebbe ampiamente meritato almeno il pareggio.

 

 



Perdere non fa mai piacere, meno che mai una stracittadina ed a pochi minuti da termine, ma può succedere e ci se ne deve fare una ragione.

Forse ne soffrirà un po' di più chi aveva messo grandi speranza su questa gara e si aspettava una vittoria travolgente che ci desse il là alla rincorsa alla Coppa Uefa.

Più cauto, il Presidente Preziosi (complimenti davvero per il nuovo sito e la TV interattiva) che, a mio avviso, aveva probabilmente inquadrato meglio quest’incontro e, più in generale, questa nostra stagione da neopromossi nella serie maggiore.

Per qualcuno quella sua intevista sul canale webb era, quasi, mettere un po’ le mani avanti.

Credo, invece, che, senza escludere ne rinunciare a niente, quel sano condivisibile realismo (atteggiamento che mi ha anche fatto pensare a quello di una "mamma" verso il proprio figlio) aiuterà ora a superare meglio l’impasse ed i contraccolpi inevitabili quando ti capita la “disavventura” di perdere un derby.

Quando vinci hai sempre ragione, meno se perdi ed ecco allora che non ci negheremo neppure chi vorrà mettere sul banco degli accusati, almeno sino al prossimo risultato positivo, il bravo Gasperini.

In effetti, non sempre ci si azzecca e, forse, qualcosina di differente si sarebbe anche potuta tentare.

Due decisioni in particolare, immagino, saranno oggetto di qualche discussione.

All’inizio Di Vaio in campo e Leon in panca.

Nel secondo tempo, quasi subito, dentro Lucho e nuovamente no a Leon.

Non c’è controprova, ma visti i risultati, non sarebbe stato meglio gettare nella mischia l’imprevedibile honduregno?

Non escudo, anzi, che il Mister abbia avuto e già spiegato le sue buone ragioni (ho poco tempo per la TV e comunque, un po’ faziosamente, mi ci metto davanti solo quando si vince).

Di Vaio sicuramente è in buon momento di vena, mentre l'altro, forse, non è ancora al massimo.

Il Gasp, magari, può aver temuto che Leon potesse anche essere un po’ condizionato a dare il massimo contro il tecnico che lo ha definitivamente valorizzato in quel di Reggio Calabria.

Più verosimilmente avrà avuto in mente di farlo entrare a sorpresa nel corso del secondo tempo, ma, purtroppo, hanno rovinato i suoi piani la foga un po' scriteriata del giocatore e la severità del pur bravo ed autorevole arbitro bolognese Rizzoli che ha espulso Danilo.

Più brillante il Genoa?

Forse si, per quello che conta.

Giusto però sottolineare le buone prove soprattutto di Konko e di Criscito, entrambi sempre meglio.

E’ stato buon profeta quel genoano che avevo vicino nei distinti ad urlare ben prima del “misfatto" …rimettete Konko su Cassano (carattere così così, ma gran giocatore, che, visto da vicino, mi è parso più piccolo di come me lo immaginavo, di statura fisica intendo, quasi un “nanetto”, però che giocate).

In effetti, sia pure in parità numerica, ci siamo difesi molto meglio, quando in campo avevamo solo due difensori di ruolo più, appunto, lo straordinario Konko che non dopo l’ingresso dei due “specialisti”  Bovo (in un momento non di grande spolvero) e Lucarelli.

Anche se, oramai, un po’ abituati a giocare in inferiorità numerica (dipenderà dall’aggressività del nostro gioco?), questa volta abbiamo patito abbastanza e non siamo purtroppo riusciti di nuovo a portare in porto un risultato positivo, ma qui, ammettiamolo, la differenza l’ha fatta il “nanetto” di Bari vecchia.

Di Vaio bene all’inizio si è poi un po’ perso, non straordinario come al solito Borriello che, in ogni modo, si batte sempre con apprezzabile impegno.

Grandi lottatori in mezzo al campo anche Paro, Juric  (a volte un po’ meno preciso del solito nei cross)  e lo stesso “miracolato” Milanetto.

Generosissimo come sempre Capitan Rossi e così via.

Meglio e di più al riguardo ci dirà il nostro “Pagelliere”.

Conclusione.

Anche se ci sarebbe ancora tempo e modo per rimediare (perché escluderlo?) credo che questo passo falso consigli di tenere maggiormente i piedi per terra e ci convinca che, per questa stagione, probabilmente, il traguardo più "ambizioso" (da non intendersi in senso riduttivo, anzi) alla nostra portata è quello di conquistare la salvezza il più rapidamente possibile.

Pazienza anche se gli “altri, magari solo di un’incollatura, sono e, probabilmente per quest’anno, resteranno davanti.

La maggiore esperienza della serie maggiore eccome se conta, fermo restando che mi tengo ben stretti i giocatori della nostra rosa e, a parte il “nano” di Bari vecchia, (e forse neanche lui) ne cambierei ben pochi, oserei dire quasi nessuno, con i loro e, dunque, in prospettiva non vedo proprio nero, anzi.

Alè!

Giancarlo Rabacchi







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