''Accadde domani'' di Nemesis
Data: 27/03/2008 00.48
Argomento: l'opinione


 

Qualcuno ricorderà la situazione comica in cui Peppone e Don Camillo si fronteggiavano in paese per il primato del segnale orario.

La campana della Chiesa e quella della Casa del Popolo continuavano ad anticipare il rintocco per mostrare la priorità dell'una sull'altra finchè, dai e dai, accadde che alle 10 suonasse mezzogiorno e alle 21 battesse mezzanotte.

 

 



La stessa cosa sta accadendo oggi fra i principali candidati premier e il rilancio sulle promesse elettorali diventa una spirale in cui il disoccupato, il pensionato e tutti i poveracci della terra, cominciano a progettare viaggi in Polinesia e investimenti in Liechtenstein, vista la pioggia di quattrini che tra poco li arricchirà.

Per la par condicio non mi sbilancio ma sono certo che, il giorno dopo il voto, le campane di Don Camillo e di Peppone torneranno ad allinearsi, al ribasso.

Il paesino era Brescello e noi siamo Genoani, ma il desiderio di anticipare la realtà ci affascina e ci intriga perchè, in qualche modo, l'avvenire del Grifone investe e influenza anche la nostra serenità privata.

Per la prima volta, dopo anni di fotofinish, siamo in grado di sognare già a marzo e il piacere di immaginare scenari futuri è un modo conviviale di ingannare l'attesa.

Ci sarà chi vuol fermare il treno dei progetti tirando l'allarme, che tradotto vuol dire "lasciamo lavorare in pace la Società" o anche "mi fido di quello che farà Preziosi" e così ammonendo non si sbaglia di certo.

Però non è scorretto sbilanciarsi ed esprimere qualche desiderio, o esporsi in qualche previsione, anche perché il mestiere di tifoso si nutre di speranze e di proiezioni future.

Poi, sarà quel che sarà e sosterremo comunque il Genoa di domani... e anche Genoadomani:-)

Per stimolare un po' il dibattito, mi porto avanti e faccio le mie ipotesi, chiarendo il massimo rispetto per i giocatori che hanno onorato questa stagione in modo superlativo.

Borriello potrebbe rimanere ancora un anno in comproprietà e Konko essere dichiarato incedibile ma, solo per un minuto, ipotizzo che invece vadano via.

12 milioni per Borriello e 8 per Konko mi sembrano il giusto.

Si aggiungano 5 milioni per movimenti minori e per qualche busta risolta con l'incasso.

Penso anche che Preziosi possa e voglia prelevare denaro fresco dal suo patrimonio, diciamo 10 milioni (lo so che si fa presto a dirlo con i denari degli altri, ma fa parte del ruolo).

Totale 35 milioni da investire, e la cifra fa girare la testa.

Criscito è in prestito e non spenderei 6 milioni per la metà o 12 per l'intero cartellino, a meno che l'eventuale arrivo di Secco non influisca in altro senso.

Santos lo riscatterei e Bovo anche, ma solo se Zamparini sarà sobrio (difficile) e non chiederà la luna.

Per Vanden Borre conteranno queste ultime partite in cui ci svelerà l'arcano e lui stesso è ansioso di scoprire quale ruolo gli sia più congeniale.

Su Forestieri non cederei di un palmo: lui può essere il futuro e, blindatura o no, lo riporterei a casa pagando il conto.

Considerando che Lucho non può fare il Borriello ma deve fare il Figueroa, mi auguro che la nuova punta non riproponga il copione vecchio, e che in palio non ci sia la panchina ma uno schema che consenta loro di duettare, di completarsi a vicenda e di esaltarsi.

Nella lista non sottovaluterei Pegolo, che considero affidabile e utile alla causa.

Si porrà il problema di rinforzare il centrocampo e gli esterni, e lì si andrà a verificare il livello di intesa e di collaborazione fra la Società e l'allenatore.

Tutti auspichiamo un concorso di idee e di energie ma poi, per indirizzare quegli ipotetici 35 milioni, credo che sarà Preziosi a dover decidere.

Dalle prime notizie, il corpo di spedizione inviato in Sudamerica (Preziosi Junior, Gaucci, Donatelli, Calligaris e Petrone) ha suscitato qualche timore in Gasperini che invece preferirebbe giocatori già ambientati e la prelazione su Bovio potrebbe cadere lasciando spazio a quella di Lodi.

Ma è auspicabile che un tale spiegamento di osservatori abbia anche individuato qualche Milito o una specie di Lavezzi, per non parlare di Thiago Neves che il nostro inviato in Brasile (Abbadie) descrive come un fenomeno.

La mia speranza è che il Mister sia coinvolto in queste scelte e non le viva come imposizioni, perché allora si tradurrebbero in un problema da risolvere e in un danno per l'investimento.

Ormai è noto che, per l'acquisto di un grande giocatore, l'ostacolo non è il cartellino ma l'ingaggio e la logica suggerisce alcune regolette.

Non rivolgersi a Società con budget troppo ricchi.

Sfruttare le occasioni di contratti in scadenza azzeccando i tempi e le offerte.

Puntare squadre di seconda fascia dove risaltano ottimi giocatori a basso stipendio e un Genoa da Uefa può essere ambìto.

Individuare qualche bravo calciatore declassato da una stagione deludente o da un infortunio, ma allora il rischio aumenta e l'esito è incerto, a volte tormentato.

Operare scambi con Società amiche e già l'esempio del Milan potrebbe portarci nomi interessanti (Gilardino, Matri, Pozzi, Gourcuff, Brocchi, Simic, ecc.).

Evitare i prestiti e le comproprietà senza diritto di riscatto, affinché il futuro non diventi una lavagna che si cancella e va riscritta.

Non mi avventuro sul tema del modulo di gioco, ma anche quello farà parte di una mediazione preventiva, perché è impensabile andare al mercato a comprare insalata sedano e carote se poi si vuol mangiare un contorno di fagioli lenticchie e ceci.

Tutto questo discorso non ha alcuna pretesa ed è solo un punto di vista, che mi piacerebbe confrontare con chi ne avesse voglia.

Nel frattempo, mi coccolo una soddisfazione che supera qualunque posizione in classifica occuperemo: vedere un Genoa rispettato da tutti, e anche ammirato, e da qualcuno invidiato.

Abbiamo atteso molto, ma il tempo è galantuomo, mica come Carraro.

 

Nemesis

 







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