Negativa anche la seconda trasferta ... milanese
Data: 09/06/2008 10.18
Argomento: Genoa Cricket


 

 

Kingsgrove Milano                                      128 / all out /30° over

Genoa Cricket 1893                                      65/ all out / 23° over

 

 

 

 

Una gara segnata da vicende preliminari. Ci viene comunicata l’indisponibilità dell’impianto milanese, che ci dicono magnifico. Per impegni di alcuni nostri giocatori, non è possibile anticipare l’incontro di una settimana. La Federazione non consente l’inversione di campo. Viene fissato il terreno di gioco di S. Lazzaro di Sàvena, oltre Bologna, scomodo per tutti. Partiamo da Genova in ritardo. Arriviamo accompagnati da un furioso temporale, ci sono lavori stradali che confondono l’itinerario, giriamo a vuoto, non ci ritroviamo, arriviamo sul posto quando è già l’ora di inizio e per ciò subiamo d’autorità la perdita al sorteggio – già, questa è la regola del cricket, guai ai ritardatari.

 

 

 



 

Pensare che al sorteggio eravamo imbattibili! Cominciamo la partita al lancio (i tecnici dicono “fielding”), come non avremmo scelto di fare.

 

Ha smesso di piovere. Il campo è una grande prateria scarsamente colta. E’ leggermente in discesa, ma per il cricket va bene anche questo. Giocare è difficile per tutti: per chi lancia, sul “luvego”, per chi batte, ché la palla non corre sull’erba bagnata.

 

Ci comportiamo bene. Gli allenamenti sono serviti. Lanciamo con pochi errori ed eliminiamo molti avversari. Il Kingsgrove non arriva a concludere la trentesima delle quaranta serie di lanci prevista (che i tecnici dicono “overs” e, come sapete, sono di 6 lanci ciascuna). Le situazioni si ripetono: ancora una volta, sono gli ultimi battitori che resistono di più. Ma siamo soddisfatti: i 128 punti finali degli avversari (24 in un solo “over”!) ci sembrano raggiungibili. Ricordiamo che all’andata, al Lagaccio, questi forti avversari avevano fatto quasi 300 punti!

 

Ecco i nostri colle mazze, sulla corsia (i tecnici dicono “pitch”), costituita da un tappeto solidamente interrato: soluzione efficace, possibile su un terreno riservato. Arriva presto un nuovo acquazzone, che costringe tutti a scappare al riparo, arbitro in testa. Dopo poco cessa e il gioco riprende.

 

Qui noi perdiamo la partita. I nostri battitori combinano poco, cadono visibilmente nel nervosismo, si fanno sorprendere. Gli avversari lanciano molto bene. Non imprimono quello straordinario visibilissimo effetto che ci aveva messo in tanta difficoltà da parte dello Ski Lanka Milano, ma io ho intuito che l’azione della mano del lanciatore nasconde finezze quasi incredibili. Qui bisognerebbe entrare in argomenti di tecnica, tattica e strategia complessi e sottili, di cui non so ancora misurare la profondità. Non è escluso che, in confronto a formazioni superiori per esperienza e omogeneità anche culturale, ci sia per ora di svantaggio la nostra “internazionalità”. Per il momento posso soltanto rimarcare la cronaca: riusciamo a spedire la palla fuori campo soltanto una volta. Spunta il sole sulla chiara vittoria degli amici del Kingsgrove. Quando invece lasciamo, alle nostre spalle e al ricordo, il profumo della sera del bosco fiorito, la nostra partenza viene salutata da un terzo violento rovescio di pioggia. 

 

Speriamo di poterci presentare in futuro al loro bell’impianto di Milano, arricchiti di esperienza e preparazione e in grado di fronteggiare con successo anche le migliori squadre dei nostri campi.

 

Domenica prossima ci spetta un turno di riposo, causa l’esclusione del Brescia. Ci sarà poi l’attesa visita del Venezia al Lagaccio.

 

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

P.S. Non vi voglio risparmiare una semplice cronaca fotografica. Bello è andarsene pei campi erbosi.

 

 

   L'avvicinamento nella tempesta

 

 

      Eccoci in campo   

 

          Tra le fronde, appare

         un impianto sportivo

  con copertura a pressione           

 

      Ecco ...  la postazione   

      dei nostri tecnici ... 

 

     Cerca di migliorare la sua classifica 

        controllando il tavolo dei

      marcatori (anzi marcatrici) -

       E' il famoso cane bianco!

 

 

       Eccolo ora al controllo  

     della panchina del 

        Kingsgrove

 

Arrivederci!

 

 







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