Dalla grande Olimpiade alla nostra piccola Coppa
Data: 25/08/2008 10.57
Argomento: il Grifone in campo


 

 

Genoa C.F.C.                         3

(19’ I t. Olivera; 44’ I t. Olivera; 31’ II t. Milanetto)

 

A.C. Mantova                        1

(45’ II t. Passoni, punizione)

 

 

Eccoci ritornati sul nostro campo di gioia e di sofferenza, quando abbiamo ancora negli occhi, appena abbandonata, la cerimonia di chiusura dell’Olimpia cinese in TV. Sorgerebbe spontaneo il termine “indimenticabile”, tanto abusato; ma quel paese, che ha millenni di storia di arte nella grafica, quel popolo dove la scrittura stessa è arte, ha davvero trasposto in una dimensione impressionante disegni mobili di profonda armonia e bellezza.

 

Eccoci ritornati, e il Ferraris ci sembra più piccolo. Ha anche cercato di mettersi un po’ a nuovo, il nostro stadietto, qua e là. (I localini dei cessi si sono rinnovati e presentano un’elegante veste grigia).  La Gradinata Nord è presente quasi al completo e già in piena forma. Nella tribuna superiore, invece, neanche un gatto!

    

 



Eccoci ritornati dunque, finalmente, a rivedere la nostra squadra in impegno ufficiale.

La partita singola ad eliminazione diretta ha sempre un fascino particolare. La ex Coppa Italia sarebbe una competizione importante, se non fosse svilita dalla decadenza del nome e purtroppo dal modulo iniquo che mette i concorrenti in posizione di disparità.

 

Le squadre si presentano con la divisa tradizionale (ospiti in bianco con banda rossa). Il gioco è equilibrato, il Mantova tiene bene il campo: il Genoa prevale non per manovre di squadra ma per i valori individuali.

 

Spicca Olivera, mobile e aggressivo. Un gol lo segna superando il suo marcatore (troppo isolato) per velocità e prestanza, su lancio in profondità; un secondo, dopo essersi liberato con uno scambio. Due tiri facili, due gol di apparente semplicità.

Il terzo gol lo fa Milanetto colpendo al volo una respinta, con equilibrio e stile perfetti e di conseguenza senza alzare la palla.

 

Anche al Mantova non manca qualche occasione. Prima del terzo gol colpisce una traversa e poi nel finale segna con un bellissimo tiro su punizione, nell’angolo alto.

 

Dei nuovi del Genoa, oltre a Olivera ha mostrato una buona cifra tecnica Gasbarroni. Ben determinato Biava. Non brillanti i due laterali. Elegante Ferrari, Nel complesso il Genoa ha mostrato di dover ancora lavorare assai, ma alla fine è stato salutato, ed ha salutato, con applausi.

 

Non posso esimermi dalla vessata questione Figueroa-Olivera. L’argentino ha goduto (se così si può dire) di un assaggio di partita forse soltanto a causa della corale invocazione  del pubblico della Nord, il quale ha applaudito Olivera nel primo tempo e poi al momento della sostituzione ma molto di più ha applaudito l’ingresso di Lucio. E’ del tutto evidente la grande differenza di forza atletica e sopratutto di grado di allenamento attuale a favore dell’uruguaiano. E’ anche evidente che per modo di giocare del Genoa Olivera sia più adatto, almeno fino a quando il centrattacco non sarà affiancato (se mai succederà) da un centrocampista d’attacco molto tecnico, quale ogni grande squadra ha sempre avuto e che a noi manca. Potete chiarirvi il mio pensiero rimandandovi all’Argentina campione olimpica, dove anche il celebrato centrattacco Aguero, mi sembra, per quel pochissimo che ho visto, ha fatto essenzialmente gioco di sponda (grazie tante, aveva Messi...).

 

Ma prima di andare a dibattere il fattore infinito e importantissimo del gioco di squadra, oggi per prima cosa aspettiamo con speranza che si accerti il pieno ricupero atletico del campione argentino.

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 







Questo Articolo proviene da Genoadomani
http://www.genoadomani.it

L'URL per questa storia è:
http://www.genoadomani.it/modules.php?name=News&file=article&sid=2204