Semplici pensieri di fredda tattica
Data: 04/09/2008 18.24
Argomento: dalla redazione


 

1) Sembra che si faccia strada il riconoscimento che a Milito si addica l’appoggio di un giocatore vicino con cui dialogare.

 

Questa è una banale considerazione.  Un Milito destinato a combattere contro i primi marcatori avversari, spalla a spalla, anche di testa, per captare e trattenere il pallone, mi sembrerebbe proprio sottoutilizzato. L’arte di Milito è quella di aggirare la difesa avversaria, con leggerezza, fantasia, libertà, sfruttando l’utile perno di un compagno più accentrato..

 

 



2) Se a questa idea tattica addivenisse il nostro allenatore, non c’è dubbio che ne sarebbe modificata una sua visione finora assolutamente ferma: verrebbe intaccata, o rivista, la figura del suo centravanti ideale. Un arduo cambiamento, che forse ha un costo spirituale, come di persona che cerchi di darsi nuovi limiti. La duttilità di Gasperini alla prova.

 

3) Per offrire a Milito la massima libertà di movimento il partner ideale sarebbe un Figueroa rinato schierato centravanti, che assorbisse la prima marcatura della difesa, in posizione più fissa ed avanzata, ma giovantesi a sua volta della vicinanza di Milito, e non più, poverino, solo nel deserto.

 

Questa sarebbe la vera rivoluzione tattica della squadra e lo studio di un gioco d’attacco di altissima scuola.

 

Avrebbe un difetto: diminuirebbe sensibilmente la dinamicità dell’insieme. Il centrocampo verrebbe impoverito dell’apporto in copertura di un cursore.

 

E’ chiaro che se diminuiscono i rifornimenti, a causa della maggiore difficoltà a contrastare gli avversari, anche l’attacco teoricamente migliore scema di efficacia.

I laterali, o almeno uno, sarebbero forse distolti, in parte, da un ruolo di attacco, che ne verrebbe impoverito. Il centrocampo andrebbe ristudiato.

 

Problemi da dipanare ma orizzonti di possibilità!

 

4)  Esiste una via di mezzo (tra le varie): appoggiare Milito dalle spalle. Dietro Milito giocherebbe, ad esempio, Olivera, ricco di dinamismo e di forza atletica e capace anche di ricuperi oltre che di proiezioni.

 

Avremmo così un Milito non nelle condizioni ottime (perchè prima punta) tuttavia  non lasciato solo; e nello stesso tempo un centrocampo non profondamente intaccato nella tenuta e più facile da riassettare.

 

Una rivoluzione per metà, insomma, semiconservativa.

 

Penso che in prima battuta questo stia cercando l’allenatore.

 

= = = = =

 

O gentili commentatori, non insultatemi. Non ho criticato Gasperini, non ho esaltato Figueroa.

 

(Posso aggiungere che la seconda cosa spero ancora mi sia riservata, in prossimo futuro?).

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 







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