…dopo un volo durato oltre quattro giorni iniziato alle 16 e 45 di domenica dal piccolo aeroporto semisconosciuto di Genova Marassi.

 Avevo preso un volo della Milito Airlines, senza neppure prenotare,  usufruendo di un servizio agevolato che escludeva persino il check in.

L’apparecchio era costituito da soffi di tramontana leggera e frizzante, molto comodo ed eccezionalmente luminoso, e mi ha trasportato per giorni sui tetti di ardesia della nostra bellissima città, sui campanili delle sue mille chiese permettendomi, in qualità di ospite privilegiato non pagante,  di osservare e percepire le emozioni che erano scaturite dalla partita del Grifo.

Confesserò che mi sono anche soffermato per parecchi minuti ad analizzare le reazioni sconfortate di molti sampdoriani in coda per acquistare un biglietto per la partita contro l’equivalente del  Ponte Carrega Lituano, ma questa sosta, peraltro assai benefica, aveva un sapore più rituale che realmente voluto , perché, in fondo,  oggi che siamo superiori sia come qualità individuale sia come progettualità la loro presenza mi infastidisce meno di quanto possa essere disturbato un leone da un ratto di passaggio.

Dovete sapere che una volta assolto il loro compito , le emozioni, si liberano dal mondo indirizzandosi verso l’alto ed io , come un famelico predatore me ne sono appropriato e nutrito gustandole come prelibati bocconcini , rivivendo in tal modo le mille percezioni che avevo già vissuto nel corso della partita.

Ho così rivisto persone anziane commuoversi sino alle lacrime di fronte ad una vittoria attesa da troppi anni, ragazzini che nella loro vita non avevano mai visto nulla del genere in quanto nati e cresciuti nell’era più buia della nostra storia, gioire ed osservare perplessi i loro papà saltellanti,  avvocati carichi di domande circa l’andamento irreale di una vicenda giudiziaria insensata sciogliersi in sorrisi a 32 64 e, persino 128 denti, nonne tornate bambine che danzavano leggiadre un valzer leggero tenendo stretti al seno nipotini assai preoccupati per la propria incolumità.

Ho visto visi sorridenti rivolti al cielo (e quindi indirettamente a me stesso) per ringraziare ciascuno il proprio Dio, ho ascoltato le solite roboanti affermazioni da Genoano: la stella……..il Derby…..la Champion……..Milito……..i sogni che non mancano mai e che lucidati dal Sidol di quella partita senza incertezza oggi rifulgono al sole rinnovati e pronti a colmare le nostre giornate così piene di problemi.

 Chi ha avuto sin qui la pazienza di leggermi si chiederà, allora, come mai di colpo sono ritornato sulla terra abbandonando una posizione così unica da raggiungere e decidendo di rientrare tra le  mille ambasce giornaliere.

 Il motivo è che non riuscivo da lassù ad inocularmi nei “Pensieri e libertà” del nostro sito e, quindi, non potevo in alcun modo raggiungerVi per rivolgerVi un accorata preghiera tesa ad ottenere, qualora Vi fosse possibile, una tregua pacifica riguardo alla annosa, distruttiva e (va bene lo confesso) pallosissima querelle riguardo a Figueroa.  

 Non potevo leggere i pensieri pubblicati ma gli stessi mi hanno raggiunto egualmente seguendo il medesimo percorso intrapreso dalle emozioni e ho sentito che sono stati scomodati persino gli Eloi ed i Perdomo, personaggi di un passato remoto che nulla hanno a che fare con la attualità. Ho assistito attonito a lunghissime diatribe riguardanti presunte o meno simpatie del Gasp, letto particolareggiatissimi referti sulla integrità fisica  di Lucho e mi sono giunti persino pareri discordanti riguardo alle decisione “sicuramente” raggiunte dai dirigenti del Boca.

 Vi chiedo: ma nessuno ha più voglia di parlare di calcio giocato? Nessuno ha il desiderio (a parte nei momenti dedicati alla compilazione della formazione relativa alla  domenica successiva) di valutare con serenità quali potrebbero essere le soluzioni tecnico tattiche che questa incredibile rosa ci può offrire? (questo, beninteso, senza mettere ogni volta in discussione l’operato del Mister?)

 Non ricordo, francamente, di avere visto nei miei cinquantadue anni di età una squadra così infarcita di talenti veri, di nazionali, di giocatori di classe superiore rispetto alla media delle altre squadre di seconda fascia e contrariamente alle mie aspettative mi sono giunti pensieri, formulati da persone che stimo profondamente, tesi, invece, a battere e ribattere su un argomento che meritava si una certa attenzione inizialmente, ma che, dopo settimane e settimane diventa davvero trito e ritrito senza alcuna possibilità di soluzione.

Così ho deciso di rientrare e di scriverVi.

Non credo che questa mia lettera sortirà alcun effetto, ma considero il sito di altissimo livello grazie alla qualità di molti Writers e mi sono sentito in dovere di comunicarVi questa mia riflessione.

 Buona giornata a tutti

 Riki

 P.s. Ovviamente nessun riferimento alla situazione Alitalia che è argomento di grandissima drammaticità per migliaia di persone