''Belinoni per scelta'' di Frizzi44
Data: 28/10/2008 20.03
Argomento: l'opinione


 

Sarò un poeta, sarò un inguaribile ingenuo, o sarò appunto un “belinone”, fatto sta che una delle cose che apprezzo di più di questo Genoa è lo spirito sportivo che ci contraddistingue.

Ibrahimovic (che sarà pure un grandissimo campione con i piedi ma, con la testa, è la classica “merdaccia” di Fantozziana memoria) applica al calcio le sue conoscenze di karate… e il nostro Thiago (che pure tanto mingherlino non è) si limita ad una timida espressione di disappunto (che gli vale comunque l’ammonizione).

 

 

 



E non ci scandalizziamo nemmeno se il giudice sportivo assolve il giocatore più pagato e più “refioso” d’Italia perché, in fondo, non c’è stato nemmeno spargimento di sangue!

L’arbitro espelle Juric per un fallo tanto vistoso quanto innocuo, dopo aver graziato Maicon che aveva letteralmente segato le gambe al povero Mesto…e il ragnetto croato (che pure non ha i lineamenti del boy scout) si affretta a stringergli la mano (come dire: “ebbene sì, ho peccato!”)

In pieno recupero, Stankovic sparacchia in tribuna perché ormai è tanto stanco e obnubilato da vedere la *****…e i nostri (che dovrebbero tenere palla per difendere il pareggio) restituiscono graziosamente la sfera all’Inter perché, nel compiere quel pregevole gesto tecnico, il serbo ha trovato anche il modo di stirarsi!

Ma il nostro fair play non si limita al rettangolo di gioco: il nostro Presidente ribatte quasi stizzito  a chi si permette di notare che abbiamo giocato in 10 contro 11 (mentre sarebbe stato più giusto il contrario),  affrettandosi a ricordare che poteva esserci un rigore per l’Inter (e pensare che solo quello stordito di Biscardi aveva osato dar credito al tuffo carpiato di Obhinna!)

E avete mai sentito il nostro allenatore parlare di sfortuna o attribuire le sconfitte ai torti arbitrali?

Perfino noi tifosi che, come tali, dovremmo essere, per definizione, faziosi o almeno partigiani, ci sentiamo quasi in colpa per qualche rara strizzatina d’occhio della Dea Bendata, mentre sorvoliamo elegantemente su tutti gli abusi, soprusi e nefandezze che regolarmente subiamo, appellandoci alla teoria (tanto cara a Catalano) che, se segnassimo cinque gol a partita e se avessimo quattro alternative per ogni ruolo, gli errori arbitrali e gli infortuni sarebbero ininfluenti!

Per non parlare dei giornali e delle emittenti locali! (ma questa è un’altra storia che ha altre motivazioni)

Intanto, intorno a noi (e anche nella remota periferia della nostra stessa città) è tutto un fiorire di giocatori isterici e truffaldini, di allenatori che si autoassolvono, di presidenti indignati e minacciosi, di tifosi sul piede di guerra e di pseudo-opinionisti a gettone che alimentano polemiche, alibi, recriminazioni e accuse.

Se tutto questo è vero (e sfido qualcuno a dire che non lo è) il Genoa dovrebbe essere candidato al “Premio Notte di Natale”. Invece, ironia della sorte, dopo essere stati esposti al pubblico ludibrio come “vergogna del calcio italiano” (ma questa è acqua passata, “grazie” anche a calciopoli), abbiamo comunque un Presidente che ha collezionato più condanne di Donato Bilancia, non finiamo una partita con meno di 4 o 5 ammoniti e raccogliamo più multe di chi guida contromano in stato di ebrezza.

Eppure, senza essere masochista, tutto questo mi piace da morire!

Forse perché, in un mondo sempre più popolato da “furbi” e da “iene” (non parlo di “lupi” perché farei un torto a questi nobilissimi animali), da politicanti, affaristi e maneggioni “col ventre obeso e le mani sudate”, mi sono sempre fatto un vanto di essere considerato un belinone.

Belinone per scelta!

 

Frizzi44

 







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