Va tutto ben, però....
Data: 24/12/2008 09.05
Argomento: dalla redazione


 

Diciamo la verità, come scrive l’amico Gessi questo è Il più bel Natale che ogni tifoso genoano si potesse augurare: sesto posto in classifica, derby vinto e 10 punti di vantaggio sui cugini della ciclistica.

 


 



Ora c’è un’opportuna lunga sosta che arriiva a fagiolo per guarire i molti acciacchi e ricaricare le batterie.

Cosa c’entra allora quel però?

Si, no c’entra perché, ora con calma senza l’assillo della gara, l’affanno dei tre punti può essere il momento giusto per qualche ragionamento, se volete per cercare magari il pelo nell’uovo, certamente non per rovinare la festa a qualcuno, ma per trovare stimoli e spunti possibilmente intriganti e, non fosse mai, anche utili.

Credo sia un esercizio che nei tempi giusti, appunto, e con i modi giusti, almeno dal mio punto di vista non guasta, anzi.

Sia chiaro sforzandosi di non cadere in un quell’involontario “masochismo” che pare piacere a non pochi genoani che danno l'impressione di godere un sacco a farsi del male sa soli ed anche un po’ si arrabbiano con chi (servo di qui, lacchè di là) non capisce, non vede e/o non vuol vedere e non li segue in questa, per me, un po’ malinconica loro deriva.

Mi si passi un minimo di supponenza, ma viene un po’ da sorridere nel sentirsi etichettare con tanta, forse un po’ eccessiva, disinvoltura a chi, come ad esempio il sottoscritto, è arrivato sin qui dopo  una vita di contestazioni ad organici, allenatori, direttori sportivi e Presidenti inadeguati.

Come si può non prendere atto, oggi che, non occasionalmente, ma dopo anni di brillanti risultati, soddisfazioni e divertimento, le cose sono, oggettivamente, cambiate, mentre  astio, acrimonia, processi alle intenzioni e quant’altro di peggio offre il peggior repertorio del genoano francamente paiono quantomeno inopportuni e fuori luogo.

Avessero, almeno, l’accortezza di aspettare “tempi migliori”, e quest’ultimo accenno la faccio davvero malvolentieri e con tanta tristezza.

A parte poi la coerenza di taluni.

Si, perché sino a poco tempo fa, e non è poi molto, il peggiore di tutti i mali sarebbe stato il Presidente, ora invece il bersaglio preferito è diventato l’allenatore.

Insomma l’importante è avercela sempre con qualcuno (per sfogare le proprie insoddisfazioni personali che, magari con il calcio non c’entrano niente?), evidentemente se no non c’è gusto e tutti gli altri servi sciocchi e lacchè.

Amenità che non sfiorano neppure chi sa di aver la coscienza a posto e nessun interesse né mira particolare, se non quello d’assecondare la propria passione.

Chiusa la chiosa (mi scuso per essermi fatto prendere un po’ la mano ed essermi dilungato) torniamo a noi.

Si diceva meglio di così è difficile andare, però.

Alcune cose dal mio punto di vista non mi sono troppo piaciute.

Per esempio il fatto che vedo un allenatore abbastanza condizionato dall’ambiente.

Nel derby su quel terreno pesante ed infame nel finale meglio sicuramente il robusto Olivera che non la “gazzella” Palladino, ma non ha avuto il coraggio di farlo, salvo poi pentirsene.

Ora, sempre il Mister, si ripara dietro il Prez affermando che in estate quella è stata una scelta societaria più che sua (credo sia vero, i soliti ben informati il “merito” lo danno al nostro ex presidente Pastorello).

Per qual poco fatto vedere sinora a me non dispiacerebbe che Olivera restasse, ma queste esternazioni non mi parrebbero le più adatte a dare motivazioni e morale ad un giocatore che, se pienamente recuperato, potrebbe davvero essere molto utile come seconda linea e, vista l’età, in prospettiva.

A meno che non abbiano già deciso, di comune accordo, di tagliarlo, se del caso niente da dire visto che sicuramente ne capiscono più di me e chi arriverà farà certamente di più e meglio.

Mister da persona intelligente quale ha dimostrato d’essere tiri di più dritto per la sua strada e si faccia condizionare un po’ meno, dai.

Altro discorso che lascia perplessi è quello del Presidente che, dopo aver fatto il pompiere e ripetute ed apprezzabili professioni di “gradualità”, ora se n’esce contraddicendo abbastanza il suo allenatore che, magari per prendersi qualche merito in più, dichiara di essere andati oltre i nostri limiti attuali e giudica del tutto meritata l’attuale posizione in classifica.

Non si è rubato nulla, anzi è stato molto di più quello che c’è stato tolto, ma insomma il Genoa alla pari con Fiorentina, Roma, ecc. e, quindi, in grado di lottare per la Champion ancora non lo vedrei.

Già una volta in Assemblea degli Azionisti ho fatto un po’ arrabbiare il Prez dicendogli che era troppo “solo”, mi preoccupava quella per me non troppo gradita sensazione di quel suo voler fare un po’ tutto lui, anche il tecnico ed il Direttore sportivo.

Poi però in Società è arrivato il figlio Fabrizio con altri collaboratori, e, soprattutto, è apparso evidente l’adozione del lavoro di gruppo e la filosofia delle scelte condivise.

I risultati non sono mancati e, a mio avviso, non mancheranno se si continuerà su questa strada, possibilmente migliorando e rafforzando ancora la società come ad esempio si era cercato di fare con Foschi, tentativo purtroppo non riuscito.

Se poi il Joker davvero crede che, arrivati già dove siamo, ci si possa, perché no, giocare davvero anche la Champion, allora potrebbe farsi e farci un bel regalino per la Befana, magari qualcosina di più del pur bravino  Lupo Greco.

Alè!

Giancarlo Rabacchi







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