Derby importantissimo, quasi decisivo
Data: 30/04/2009 07.08
Argomento: dalla redazione


 

 

Come sempre, questa volta, probabilmente, anche di più. Ritorna la stracittadina. Sale la "temperatura", ansie, partecipazione emotiva, motivazioni ed obiettivi diversi.

 

 

 

 



E’ una partita dal fascino particolare, che ciascuno vive e “soffre” a modo suo, ma che, lo si ammetta o meno, ti “prende” come poche.

Quest’anno poi il retour match arriva per noi in un momento delicato, difficile nel quale, per una volta forse, c’è da chiedersi se sia più importante la supremazia cittadina, tra l’altro oramai acquisita matematicamente, od il sogno, cullato a lungo e tutt’altro che tramontato, della conquista di uno storico quarto posto con accesso alla CL.

Non a caso Juric, giocatore molto importante nel gruppo, ha indicato delle gerarchie anteponendo questo traguardo all’”effimera” vittoria di una singola partita.

Non avrebbe forse torto, solo che, per come si sono messe le cose, appare esigenza di particolare momento “asfaltare” anche i cugini, sfruttando le loro debolezze difensive ed opponendoci come si deve e senza ulteriori “smarrimenti” ai loro due attaccanti che, negarlo sarebbe puerile, sanno il fatto loro.

Non ci debbono essere né ci saranno visi pallidi, il campionato, come detto, a questo livello ha già definito le gerarchie ed i più bravi siamo meritatamente noi.

Semmai, dunque, ad aver paura dovranno essere loro, anche se s’impone il rispetto per l’avversario ci deve sempre essere, la presunzione si paga, loro l'hanno già sperimentato sulla loro pelle.

Il punto, infatti, è un altro.

Appare sempre più chiaro che la strada che ci porterebbe in “Paradiso” passa anche e soprattutto per la stracittadina.

Basta pensare ai due principali scenari possibili.

Se non va, e magari il Toro le "busca" a Firenze, sarà difficile, se non quasi impossibile risalire la china con il morale a terra (sarebbe, comunque, il terzo flop consecutivo), anche se la prima regola nel calcio e di non mollare mai, sino alla fine.

Diversamente se Milito & Co. si "ripetono", e magari da Firenze, dove la disperazione dei granata torinesi non è molto diversa da quella dei petroniani lo scorso week end, arrivano "buone" notizie".

Chiaro, no? Direi addirittura banale.

Motivazioni dunque diverse e molto.

Loro, oramai, hanno, l’obiettivo principale e, riconosciamolo, abbastanza importante della Coppa Italia, ma certo non possono distrarsi con noi, non glielo perdonerebbero tanto presto e tanto facilmente i loro tifosi.

Dunque non è che possano arrivare rilassati più di tanto e proprio senza nulla da perdere, perciò nessun vantaggio a loro, neppure da questo punto di vista.

I nostri, dopo due imprevedibili passi falsi, che hanno un po’ "guastato" quanto di buono fatto si qui, sommeranno la voglia di riscatto al desiderio di non deludere i tifosi e la necessita di tener il passo dei viola, nella attesa di turni a noi più favorevoli.

Tutto questo sarà un peso e ci condizionerà un po’ o ci darà una carica eccezionale, ancora maggiore di quello che sarebbe logico aspettarci da un derby?

Lo sapremo domenica sera e chissà che le risultanze siano, diciamocelo, perchè no, piacevoli.

Il Prez ha già messo tanto del suo a livello d’incoraggiamento e di motivazioni.

Il Mister non sarà certamente da meno (mi è piaciuta che, anziché studiare gli altri, stia ancora vivisezionando i nostri errori delle ultime due gare).

La partita si gioca in casa ed anche noi tifosi nel massimo rispetto della sportività, dobbiamo far pesare anche questo vantaggio.

Ben diversa, in ogni caso, sarà la partecipazione emotiva delle due tifoserie.

La ciclistica la vivrà principalmente per distruggere, con la perfidia del caso, vorranno, in altre parole, essere loro ad impedirci di arrivare dove vogliamo e meritiamo.

Noi, oltre alla gioia per la vittoria con tutto quello che segue, soprattutto, invece, per costruire qualcosa davvero importante, insieme al desiderio grandissimo di rivedere il “nostro” Genoa per continuare a divertirci ed a sognare.

Ben diversa, in conclusione, la sommatoria di ansie ed emozioni che andremo a vivere e magari di gioie che, auguriamocelo e tocchiamo tutto quello che è possibile, potremmo arrivare a godere.
 
Poi vada come vada, ma che sia dopo una prova gagliarda ed orgogliosa, da parte di tutti, ed in particolare dei nostri giocatori simbolo, quelli forse un po’ in ombra nelle ultime partite.

Allora Genua, Genua, Genua, Genua, Genua... 


Giancarlo Rabacchi







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