A margine della vittoriosa domenica in Coppa Italia
Data: 06/05/2009 00.21
Argomento: Genoa Cricket


 

 

Lions Brescia 165/9 perde da Genoa 1893 167/8

 

 

 

Questo il risultato, come ufficialmente viene incasellato in archivio.

 

Chissà a quanti, fra i lettori, riesce a rappresentare l’avvenimento.

 

I due punti di differenza non sono importanti. Il significato è preciso. Vuol dire quanto segue.

 

 



Nel primo “tempo” il Brescia marca 165 punti a suo favore. (A me sembravano un bel bottino, non facile da eguagliare. Ma il segretario della Federazione, giunto a Cogoleto a vedere la nostra partita, ha poi detto che quella squadra non era mai scesa sotto i 180).

 

Nel secondo tempo tocca al Genoa, colla mazza impugnata, marcare i punti a suo vantaggio.

Appena il punteggio viene superato, la partita finisce.

 

Ecco perché, se la prima nominata, che è la prima a battere, “perde”, la differenza di punteggio è piccola.

 

Il Genoa ha raggiunto i 167, con un fuoricampo da 6 punti, nel corso della penultima serie di lanci.

 

Il numero dopo la barra ha importanza tattica: se arriva a 10 il “tempo” finisce. Ma qui è meglio non addentrarci.

 

E ora lasciamo il terreno arido dei numeri e diciamocelo della nuova e promettente realtà di un bel gioco e di una partita equilibrata, in una magnifica giornata di primavera e in un campo, il nostro nuovo campo di Cogoleto, di autentico terreno naturale in parte erboso, in un sito alberato quasi montano, piacevolissimo.

 

I nostri avversari avevano un nome nuovo ma abbiamo scoperto che 7 undicesimi di loro avevano vinto la Coppa Italia l’anno scorso. Erano una squadra fortissima.

 

Signori, se ne vanno a casa al primo turno! Ma proprio con la coda fra le gambe, penosi  – erano di un avvilimento unico. Avevano creduto di trovare un Genoa di media forza, come l’anno scorso. Erano tranquilli di farci fuori.

 

Ragazzi, siamo diventando importanti.

 

E poi, ammettetelo, è stato anche un bell’antipasto.

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

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