Senza ritegno
Data: 21/05/2009 19.22
Argomento: dalla redazione


 

Come antico, conclamato, contestatore di un po’ tutti Presidenti della storia del Genoa della mia generazione, da Fossati a Dalla Costa (e per la verità all’inizio non s’era salvato neppure Preziosi) ora mi guardo dentro e, quasi con incredulità, mi ritrovo governativo, peggio allineato e coperto e senza ambizioni “barricaderos", anzi con la voglia di dire la mia a favore e non contro questa Società e questo Presidente.

 

 



Attenzione, a suo tempo, per la cessione di Pruzzo ho smesso per anni di fare l’abbonamento e sono ritornato solo per la partecipazione all’UEFA, ora, guarda caso, siamo di nuovo lì e di giocatori “simbolo” ne hanno "fatti fuori" due non solo uno.

Non pochi genoani non l’hanno presa bene.

Alcuni, anzi, si sono arrabbiati di brutto, altri, direi i soliti, hanno trovato un nuovo buon pretesto per gettare benzina sul fuoco della loro guerra e/o ostilità “preconcetta” nei confronti della società.

Tra questi i cultori, da sempre, dei “processi alle intenzioni” dove sguazzano che è un piacere.

Sono imediatemnte partiti in tromba e qui, per me, casca l’asino, perché se ci sono buone ragioni per restare sicuramente perplessi, ce sono pure di valide per giustificare le cessioni, per cui tranciare da ora severi giudizi, definitivi, lascia dubitare, se non proprio intendere come, forse, non sia tanto la perdita di questi due grandi campioni che interessa quanto il poter menare il cane per l’aia, magari dopo aver “subito” per una stagione, mortificati e contraddetti ogni giorno di più, in molte delle loro convinzioni ed alchimie tecnico-tattiche e societarie.

Poche storie chi vince ha sempre ragione ed a certi livelli non ci si arriva mai per caso.

Appare abbastanza patetica, in mancanza d'altro, la storiella del “culo” che quest’anno ci avrebbe assistito.

Al loro posto sarei sprofondato, ma come certi “giornalai” un po’ si fa conto sulla memoria breve della gente ( ma i genoani…?) ed ora non par loro vero, dopo i tanti rospi ingoiati,  poter provare a dare fiato alle trombe e dagli al "padrone"!

Conosco, invece, tanta altra gente che, già contenta e soddisfatta per il buon lavoro fatto dalla società ed i conseguenti eccellenti risultati arrivati, dopo queste due cessioni “eccellenti”, memore anche di quel passato che ho richiamato nelle premesse, senza pregiudizi e con l’animo libero e sereno del tifoso comune, si chiede se siamo sempre alle “solite”, visto che anche questo Presidente, appena puo’, vende i migliori, né più né meno dei suoi predecessori e così ...addio “stella”.

Restano poi quelli, ai quali m’iscrivo, che per nulla turbati, dentro intendo non esteriormente, attendono, aggiungo con fiducia, la fine delle “operazioni” ed il concretizzarsi dell’intero disegno in modo da valutare la bontà o meno delle scelte fatte.

Fiducia che credo meriti lo staff preposto a tutte le operazioni di mercato a cominciare dal Presidente che si avvale di un Manager esperto ed abile come Capozucca e dell’intelligenza di un allenatore che c’invidiano un po’ tutti e qualcuno ce ne ha messo per rassegnarsi...( non a caso anche i ciclisti speravano che andasse via…).

Certo non sarà facile azzeccarle proprio tutte come lo scorso anno (ci vuole anche fortuna, oltre che abilità), ma come non fidarsi dopo tante prove favorevoli, a meno, ripeto, d’essere prevenuti.

Ad essere pignoli solo un’obiezione: prima di vendere avrei aspettato la certezza matematica d’aver perso la CL, infatti, trovarsi in CL ed aver lasciato andare i due bigs non sarebbe stato il massimo della vita.
.

Credo però che, oramai, la CL sarebbe solo un miracolo e, probabilmente, i tempi del mercato impongono anche di prendere certe decisioni.

Insomma, se non si poteva tergiversare oltre, la scelta fatta appare come la più logica.

Poche società possono sostenere certi livelli di costi, chi come la Roma ha fatto negli anni scorsi il passo più lungo della gamba ora naviga in brutte acque ed è sprofondato in classifica.

Milito è uno dei migliori giocatori che da sempre abbia indossato i nostri colori e piange il cuore vederlo partire (e non voglio neppure pensare alla tristezza che proveremo quando ci toccherrà di rivederlo con un'altra maglia), ma tenerlo ancora voleva dire perderlo tra qualche anno senza che ci regalasse almeno  le risorse per sostituirlo adeguatamente.

Nell’ottica di dare continuità a questi straordinari risultati, escludendo che i Preziosi possano investire senza limite come i Moratti, la scelta fatta appare inevitabile e positiva.

Certo se fosse arrivato Musiello e ci avessero detto che è meglio del Principe, come non “dissotterrare” l’ascia di guerra.

Ora, invece, qualcosa di serio mi pare sia è già stato preso e credo, comunque, sia il caso, prima di trarre qualsiasi conclusione, attendere che tutti i giochi siano fatti.

Cosa ne pensate, mi sono davvero venduto, senza ritegno, l’anima al diavolo?

Giancarlo Rabacchi







Questo Articolo proviene da Genoadomani
http://www.genoadomani.it

L'URL per questa storia è:
http://www.genoadomani.it/modules.php?name=News&file=article&sid=2418