Inaugura il torneo una grande vittoria
Data: 24/08/2009 12.29
Argomento: il Grifone in campo


 

 

Genoa  C.F.C.                                    3

(4’ II t. Criscito;  24’ Zapater, punizione;  36’ Biava)

 

A.S. Roma                                          2

(8’ II t. Taddei;  24’ Totti, su deviazione)

 

 

 

Un Ferraris frequentato e vociante accoglie l’incipiente campionato. Accoglie noi e ci abbraccia ancora una volta, con un benvenuto. Come ogni anno, puoi trovarci una qualche cosina di diverso; come nella tua casa famigliare, ti ci senti sempre in agio.

 

 



Salutiamo tutti i genoani che vi sono tornati. Diamo il benvenuto a quelli che per il primo anno hanno acceso il loro abbonamento, salutiamo i giovanissimi, gli anziani e i vecchi. Salutiamo anche quelli che, dopo tanti anni di militanza, non hanno più le forze e sono costretti a ripiegare al sedentarismo e ad affidarsi al servizio delle onde herziane: anch’essi seguono il Genoa col cuore (è a punto un caso che “das Herz” significhi “il cuore”...) – capiterà un giorno forse anche a noi, ma non sarà per accidia.

 

Scendono in campo la temuta Roma, in maglia bianca, e il Genoa coi suoi colori, salvo Amelia che sfoggia un’antitradizionale maglia giallo-senape.

 

La Roma si dispone ben coperta in difesa, ma sappiamo che il suo mobile 4-4-1-1 costituisce una trama di supporto per veloci offensive negli spazi. Sembra che il Genoa sia conscio del pericolo e i rossoblu, con Mesto e Modesto ai lati, vogliano guardarsene. Il primo tempo vive di una battaglia centralizzata, mente contro mente e lena contro lena. Nella prima metà il Genoa fa più gioco ma senza incidere, la Roma corre meno ma con più insidiose prospettive; successivamente prevale il talentuoso centrocampo romano, il Genoa recede alquanto e blocca gli avversari.

 

Lo schieramento prudenziale, “di quantità”, del Genoa del primo tempo era calcolato allo scopo di stancare i difensori laterali avversari? Con la sua tattica attendista, la Roma poteva soddisfarsi dello 0-0 del primo tempo. Invece al momento del calcio d’inizio della ripresa Gasperini immette, in sostituzione dei due citati, Criscito e Palacio ai lati del nostro schieramento e i difensori della Roma si trovano di colpo a fronteggiare ben altri problemi. La partita si sblocca e sarà tutto un secondo tempo di attacchi e contrattacchi, con una messe di cinque porte e occasioni varie.

 

La ripresa vede partenza lanciata del Genoa e gli avversari costretti nella loro area, fino a quando Criscito colpisce benissimo, secco di collo pieno, e spedisce diagonalmente in porta un pallone proveniente da Zapater.

 

La Roma reagisce da squadra forte e tocca a noi difenderci, ma non ci riusciamo e Taddei pareggia su respinta di Amelia.

 

La mazzata per noi arriva subito dopo con un gol un po’ beffardo, su tiro da fuori area leggermente deviato con effetto spiazzante.

 

Ci salva una punizione di Zapater, splendida per precisione e potenza.

 

Il Genoa si esprime al massimo (ah, ancora il cuore!) e agguanta in mischia la vittoria, a questo punto meritata.

 

Episodi molti, non mi ci dilungo. Arbitraggio discreto, oltre alcune controversie: la più importante, una possibile espulsione di Biava. Sconcertanti i giudizi sui fuorigioco, nel primo tempo, del guardalinee Papi.

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 

 







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