Genoa     5   (14' pt Zigoni; 23' pt Boakye; 3' st Zigoni; 26' st Boakye; 43' st Polenta)

Milan        0

Il risultato non deve trarre in inganno nel senso che quella dei nostri ragazzi è da considerare un’autentica prodezza perché hanno meritatamente superato una squadra tutt’altro che debole ed arrendevole.

Non a caso dopo essere passato al Little tornando a casa all’uscita della tribuna c’era uno di loro, credo Albertazzi, che commentava…”purtroppo all'inizio abbiamo sbagliato e siamo stati puniti”.

E’ vero, magari più che sbagliato avrebbe dovuto esaltare la bravura di Perin che in uscita ha salvato un gol fatto quasi subito dopo che, con un fantastico colpo di reni, aveva deviato in corner un loro insidiosissimo tiro indirizzato all’incrocio.

Poi noi in contropiede, praterie libere sulla loro sinistra, abbiamo sfondato con Zigoni, Boakye (il cui tiro è stato ribadito in rete, non si sa se prima o dopo la linea da Zuculini, da Piras secondo l'altoparlante dello stadio).

Nella ripresa, prima di lasciare il posto al “lungagnone” Romero, Zigoni si dimostra un grande opportunista, segna il nostro terzo gol (doppietta per lui) sfruttando abilmente un loro pasticcio difensivo.

La cinquina sulla ruota del Ferraris si materializza nel prosieguo della seconda parte della gara con due splendide reti di potenza: ancora Boakye ed infine Polenta.

Loro provano in tutti i modi, senza successo, di arrivare almeno al gol della bandiera, ma non ci riescono neppure in superiorità numerica per l’espulsione, abbastanza severa, di Zuculini (doppia ammonizione).

Gran festa alla fine in campo e sugli spalti, con qualche coro e fischio di troppo (alcuni ignorano ancora e sempre le sagge e generose parole della famiglia Spagnolo).

Una bella serata di calcio e di genoanità (con le solite inevitabili eccezioni) che conferma come da un po' di anni, anche nel settore giovanile, il Genoa sta facendo cose importanti.

Certo più che i risultati conta sfornare “campioni” capaci d’arrivare alla prima squadra.

Ce ne saranno in questa come nelle precedenti nidiate?

Preferisco non fare nomi, anche se con quanto scritto in precedenza ci se ne può già fare un’idea, dicevo non faccio nomi per evitare uno di quelli che sembrano essere un non indifferente handicap dei giovani sportivi, quello di sentirsi arrivati troppo presto.

Di montarsi la testa e perdersi invece di lavorare sempre e di più per migliorarsi ed eliminare tutti i difetti, per non dire poi dei troppi soldi guadagnati facilmente.

Sono oramai anni che siamo meritatamente ai vertici della categoria primavera.

Questi ragazzi cresceranno, tra qualche anno i vecchi andranno in pensione e con i vari ricambi generazionali dovremmo avere a disposizione, ripeto se nel frattempo non si saranno persi, molti dei migliori nuovi giocatori.

Speremmu ben.

Battere 5 - 0 il Milan (sia pure la squadra Primavera) non è da tutti i giorni, anzi è un risultato proprio d'altri tempi!

Giancarlo Rabacchi