Furto con scasso
Data: 09/05/2011 07.40
Argomento: il Grifone in campo


Genoa     2

Samp      1

Reti: nel pt 45’ Floro Flores; nel st 21’ Pozzi, 51’ Boselli Angoli: 9-2 per la Sampdoria Recupero: 1’ e 6’ Espulso: Mesto al 45’ st per intervento violento (rosso diretto) Ammoniti: Criscito, Floro Flores e Mannini per comportamento antiregolamentare, Tissone e Rossi per gioco scorretto.

Il modo più intrigante di vincere il derby per non pochi genoani è quello di “rubarlo”, magari segnando a tempo scaduto…

 



Si tratterebbe di quella che un abbastanza noto giornalista, tale Gigi Garanzini, chiama la "perversione" dei tifosi

 

Attenzione per lui niente di scandaloso, anzi ti riprende se, invece gli si parla di correttezza sportiva e di regolarità del campionato per cui, dopo aver fatto fuori Brescia e Lecce, il Genoa "aveva l’obbligo" morale  di riservare lo stesso trattamento anche ai meno amati cugini.

 

Tutto questo e di più è andato in scena ieri sera al Ferraris in una partita brutta e nervosa, con i nostri che vanno in vantaggio più o meno meritatamente a fine primo tempo con Floro Flores.

 

Nella ripresa è un'altra Samp, ed arriva il pari: su una papera di Eduardo segna Pozzi.


Poi la sagra dei cori con l’invito ai nostri a tirare fuori gli attributi, al “non si regala, il derby non si regala” per chiudere la serata con un irridente “non lo sapeva, Boselli non lo sapeva” dopo il “recupero fatale” nel quale, a tempo quasi (per qualcuno “già) scaduto, i nostri pur in 10, passano di nuovo con un gol da vero fuoriclasse dell'argentino Boselli.


Ora i “multicolors” sono a -2 dal quart'ultimo posto e per loro la salvezza diventa sempre più difficile, mentre i nostri, “permalosetti”, scappano negli spogliatoi senza il solito saluto al pubblico, arrabbiati, si dice, in particolare con la Nord per quei cori poco rispettosi ed ancora meno graditi.


Nessuna aria di pastetta, intendiamoci, anzi scintille a go go.


Inizia già al 7’ Criscito a farsi ammonire per una reazione su Mannini e si prosegue con frequenti quasi risse.


Altro coretto nell’hit parade della serata il “sempre di meno, siete sempre di meno” per sottolineare i loro ampi spazi vuoti, nella gabbia, di sotto ed anche nella Sud che poi riempiono o quasi con travasi dagli altri due settori.


Si parla anche d’idee bellicose degli ultras, sempre multicolors, come quella di non fare finire la partita se e quando il risultato fosse diventato quello di 2-0 per noi.


L’andamento della gara li ha invece illusi per finire con un’altra atroce beffa, la precedente che viene perfidamente alla mente è la partita dell’eliminazione nei preliminari di Champion.


Dagli altari alla polvere..., quanti bocconi amari; qualcuno notava: mi sembrano diventati il Genoa di una volta…


Di li, probabilmente, un po’ di mal celata rabbia.


Ecco che allora, subito dopo il fischio finale, nella parte bassa della Sud hanno provato a bagnarci con le solite pompe per l’irrigazione del prato (possibile che a partita iniziata qualcuno non pensi mai a chiudere l’acqua?).


A proposito di docce, il nostro gruppo, che aveva evitato quella appena descritta allo stadio, ne ha dovuto subire una, meglio qualche spruzzo, di birra (sic!) piovuto all’interno del bus che ci portava alla solita pizzeria “wategate”.


Prodezza di un tifoso della ciclistica che non ha trovato di meglio che lanciare la sua birra come detto all’interno del nostro bus, probabilmente esasperato dal coretto, l’ennesimo, che li invitava a prepararsi a “gite” in amene località tipo “Gubbio”, invero davvero belle dove a consolarli troveranno un’eccellente cucina.


Meglio che niente, ma ieri sera non avevano, evidentemente, lo stato d’animo giusto e ci vuole abbastanza poco a capirli.


Non si vuole infierire più di tanto, ma è un dato di fatto che è difficile trovare in Italia un derby più derby di quello della Superba.


Nel senso di partita nervosa, spigolosa, spesso inevitabilmente brutta, ma carica di un agonismo esasperato.


E che, poche storie, devi vincere, comunque.


Meglio se in dieci (e non è la prima volta nell’era Preziosi che accade; con questo credo sia il quinto derby che ci portiamo a casa, non sempre, per la verità in inferiorità numerica), anche contro un avversario che rischia, ora anche seriamente, la retrocessione.


Non a caso è proprio quello che il Grifo ha fatto contro la Samp.


Dopo il pareggio di Pozzi, i tecnici mettono mano ai cambi, la Samp tenta di organizzare il forcing finale.

 

I “ciclisti", a tratti, riescono a chiudere il Genoa nella sua metà campo, ma le vere occasioni sono rare, provocano solo i cori della Nord di cui si è detto.

 

Il nervosismo in campo sfocia in un principio di rissa, con secondo cartellino a Mesto che costringe il Genoa in dieci nel recupero.

 

Ma come detto, il derby è derby e nonostante l’inferiorità numerica il Genoa trova il gol con una gran girata di Boselli, un gol, ripeto da vero fuoriclasse (perché Ballardini questo lo tiene sempre in panca?).

 

È stato il gol decisivo per la partita e potrebbe esserlo anche per il loro campionato.

 

Se davvero così dovesse essere cara Sig.ra Sindaco (anche se, per favore, quando si andrà a votare, dai, lasciamo perdere il calcio) ce ne faremo tutti una ragione.

 

Alè!

 

Giancarlo Rabacchi







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