Genoa C.F.C. 3
(6’ I t. Floro Flores; 17’ Floro Flores; 46’ I t. Palacio)
A.C. Cesena 2
(4’ II t. Bogdani, rigore; 41’ Jimenez)
La brezza che mattutina spira dal Peralto accarezza, davanti a pochi spettatori, i 22 che con suono di cicogne ammirevolmente disputano il derby genovese di Serie B. Un centromediano ha movenze di un centromediano dell’Uruguay. I due portieri possono calciare e restano imbattuti per tutto il primo tempo.
Cuando el sol callienta vado a recuperare un cappello e al ritorno il risultato s’è sbloccato e si risolverà sul 2-1.
A casa mi ristoro con una pastasciuttina di fretta e trasloco al Ferraris.
Per Via Clavarezza i Figgi do Zena lavorano a lunghi teloni e trasportano colli.
Al Little Club l’ambiente è sereno. Non si vendono più magliette coi nomi dei giocatori perché cambiano troppo.
Aspetto in riposo su una sedia e rimpiango la partita del campionato riserve di una volta. We are Genoa, figura dintorno, che bella frase ambigua inventò il nostro amico Pietro in vista di Genoa-Liverpool.
Viene a trovarci il Sidio e presenta a De Magistris uno dei suoi poulins, come si diceva una volta (adattato alla buona da noi in pulcini ...): Andrea Castagnetto, dodicenne, tutto compìto e di avvenire.
In campo, sfila un cartello di autoringraziamento ai sostenitori e i sostenitori si autoapplaudono.
Molto maggiori applausi a Fabrizio Preziosi, che passa a salutare tutto il pubblico.
Il campo è affollato e ricco di cartelli e teloni di vario interesse ma finalmente comincia la partita e voi vorrete che di questa vi parli. Forse in realtà oggi non si trova esattamente al centro della nostra attenzione però si dimostra una onesta e divertente partita dignitosamente giocata da entrambe le squadre e i giocatori si comportano con una correttezza paradisiaca. Cesena in ololeuco. L’arbitro, di nome Nasca, passeggia senza problemi, col petto in fuori e la carnagione adusta.
3’: Criscito battuto per posizione e corsa, Perin esordisce parando in uscita.
6’: doppia cannonata dal fondo di Floro Flores, la seconda angolatissima, bel gol.
11’ e 13’: il Cesena inizia a cogliere calci d’angolo.
Inizia un incessante suono di tamburi dalla Nord.
17’: eccellente intervento di Antonelli con appoggio a Palacio: questi lavora la palla come sa fare e sul suo servizio trova Floro Flores a spingerla in porta.
L’andamento della partita non rispecchia il risultato acquisito. Il Cesena spinge, altri calci d’angolo, malgrado la sua buona impostazione il Genoa controlla non senza pericoli.
35’: ottima parata alta di Perin.
38’: un diagonale rasoterra di Rafinha sfiora il palo.
46’: Floro Flores serve Palacio nel vuoto (errore di marcatura) in contropiede e il N° 8 entra in porta col pallone.
Nell’intervallo, gioiosa sfilata dei children.
Il gruppo di sostenitori cesenati è strettamente controllato da una schiera di inservienti in pettorina gialla, che fanno quadrato presso la gabbia. L’ordine pubblico è una cosa complicata!
Ha inizio l’ultimo tempo di giuoco di questo campionato.
3’: un meraviglioso stop in corsa di un cesenate produce la solitudine di Bogdani in area e sul tentativo di Perin in irrimediabile ritardo il calcio di rigore che dà la segnatura al Cesena.
La partita tende a smorzarsi
22’: palla fuori di Palacio.
28’: ottima parata di Calderoni su tiro di Criscito.
Il sole pian piano abbandona il Ferraris, quando lo rivedremo?
33’ e 34’: un salvataggio dei portieri per parte, su Boselli e Malonga.
41’: perfetta manovra cenenate conclusa in porta personalmente da Jimenez.
45’: gli ultimi applausi per azione di gioco il puibblico li tributa a Boselli.
47’: tiro alto di Rossi.
Il sipario cala, ma non sulla teoria di applausi e festeggiamenti che impegnano i genoani, a partire dal campo stesso, per molte ore della serata.
(continua)
Vittorio Riccadonna