A volte basta crederci
Data: 30/05/2011 12.13
Argomento: Genoa Cricket


 

Lions Brescia, forse la miglior squadra in Italia al momento, l'ultima partita di campionato l'aveva persa il 4 luglio dell'anno scorso. Contro il Genoa. Fu una autentica lezione di cricket, più tattica che tecnica in verità, tuttavia nettissima per la differenza di runs (225, con 7 eliminati per i Rossoblù, contro i 148 e 10 wickets per i lombardo-pakistani).

 

 



Un po' quello che è successo ieri, anche se il divario nel punteggio -appena 11 runs (188 a 177)- la dice lunga sulle difficoltà della gara e sull'equilibrio costante dell'incontro. Anche se non è stato sempre così. Infatti, al 20° over, metà del secondo inning, con i bresciani in battuta, si è temuto, e sarebbe stato quasi logico, il peggio: le runs erano 135, i battitori del Lions eliminati erano 5 e il punteggio da superare (188 con 9 eliminati, l'ultimo proprio all'ultima palla del 40° over) non lontanissimo e nemmeno impossibile, direi più che probabile: Lions Brescia è squadra di grandi picchiatori; tendenzialmente giocano sempre per i 4 e i 6 punti, raramente si accontentano della corsetta che porta a casa un solo punto.

Nel giro di 4 overs, però, anche se i wickets salivano a 8, le runs erano già 168, a meno 21 dalla vittoria e con oltre 90 lanci a disposizione per far punti. Una gara facilmente gestibile, in condizioni normali. Ma è sempre meglio fare i conti con l'oste, cioè i fielders dei Grifo.

Eliminato il capitano Shahid, il famigerato numero 8 (autore di una ottantina di punti), con un gran caugh di Charith (migliore in campo), la fiammella della speranza si è accesa all'improvviso. Rimanevano ancora da eliminare 2 batsman. Negli ultimi 5 overs disputati, al Brescia sono state concesse solo 9 runs: la pressione dei Rossoblù ha indotto i due battitori bresciani superstiti a due errori fatali. Due “prese al volo” hanno spedito a casa prima il nono poi il decimo giocatore sul pitch nel giro di una decina di lanci.

Il loro punteggio si è fermato a 177 e non è bastato.

Grande vittoria quindi e, soprattutto incoraggiante la prestazione dei nostri ragazzi.

Quest'anno il Genoa non è una grande squadra (nel 2009 e nel 2010 era ben altra cosa): profondamente rinnovata, paga lo scotto di defezioni tecniche notevolissime e l'obbligo federale di far lanciare e battere per primi i tre “italiani” in campo. Ciò qualche scompenso lo crea e i risultati altalenanti lo dimostrano chiaramente. Minori problemi hanno le altre compagini con gli “equiparati” prodotti in anni ed anni di cricket, massimamente a livello giovanile.

Queste nuove regole, volute fortemente dal Genoa, soprattutto da chi scrive, consentono anche agli italiani di partecipare al gioco attivamente e non più come comparse o quasi: anche in serie B è iniziato concretamente il processo di avvicinamento ad un cricket globale, giocato, veramente giocato, da tutti, italiani compresi. E' condizione assolutamente indispensabile ed imprescindibile  per lo sviluppo di questo nobile sport nel nostro Paese.

Per questo è d'obbligo un plauso a Chicco Penello, Pashu Alsen (italo-indo-svedese di passaporto italiano) e Vipin Chellakudam (indiano nato a Roma e nostro concittadino): quest'ultimo, ieri, con un pollice più somigliante ad un perino di San Marzano che ad un dito, ha tuttavia lanciato benissimo, pagando pochi punti e mettendo sempre in difficoltà gli avversari con i suoi lanci ad effetto. Penello, vero trascinatore morale, con la mazza in mano se la cava ormai egregiamente e in fielding sta diventando veramente bravo.

Il ventenne Pashu, poi, è stato sul pitch quasi 14 overs, permettendo, con una gara giudiziosa, molti punti al suo partner di battuta, Ralph Fernando. Shantha, Rony, Duminda, Dunishka, capitan Niranga, ma soprattutto Charith (forse il più completo di tutti) insieme al wicket-keeper “Cioccolato” Shehan, hanno fatto il resto.

Si è giocato sul nuovo campo di San Bartolomeo, all'interno di un bel parco alla periferia di Brescia, messo a disposizione dal comune lombardo.

La settimana prossima, per migliorare il tutto, il terreno, di dimensioni notevoli, verrà dissodato e livellato perfettamente: sarà rizollato con erba naturale per campi da golf. Ovviamente, a spese del Comune di Brescia: la comunità Pakistana in zona conta quasi diecimila persone e, forse...nel caso che... prima o poi...potessero votare...un minimo di lungimiranza, seppur interessata...

Proprio come dalle nostre parti. Dove si crea un mostro come Sportingenova per gestire l'ingestibile. Maniman...

 

Claudio De Martini

 

 







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