Campo stregato, Genoa ancora sconfitto a Firenze
Data: 30/10/2011 23.51
Argomento: il Grifone in campo


 

Fiorentina     1   (p.t. 41’ Lazzari)

Genoa            0

 

Grifone convincente solo nel finale, ma troppo impreciso ed alla Fiorentina basta una rete per vincere la gara e rinsaldare la posizione di Mihajlovic.

 

Per le foto si ringraziano la Gazzetta dello Sport ed il Secolo XIX



Quello di Firenze decisamente non è un campo che porti bene.

Proprio li ho vissuto, ragazzetto, la mia esperienza in trasferta: sonora batosta, non ricordo più se 5 o 7 – 0, quello che ricordo, invece, bene sono le lacrime di Grezzi all’uscita dagli spogliatoi in allora il nostro portiere.

Non credo sia il caso, a parte questo modesto riferimento autobiografico, di ricordare le altre non poche pagine amare che si sono succedute negli anni in quella “malefica” piazza.

Bando alle ciance ed entriamo in cronaca.

La partita odierna ci ha detto che la Fiorentina è con Mihajlovic.

I viola battono 1-0 il Genoa e rendono più solida la posizione del loro discusso allenatore (la tifoseria viola, invece, vorrebbe Ezio Rossi).

In effetti, contro di noi si presenta una squadra molto diversa da quella abbastanza scalcinata del primo tempo di Torino con la Juve.

More solito arriviamo noi e gli altri all’improvviso "risorgono".

Una prova quella dei viola più orgogliosa che convincente in assoluto e noi lì a dare una mano perché la squadra di Malesani entra troppo tardi in partita.

Mihajlovic rilancia dall’inizio Lazzari vista l’assenza del nostro lontano ex Behrami e propone a destra nel tridente l’abbastanza sconosciuto brasiliano Romulo.

Malesani inizia con il 4-3-3 con Rossi e Jankovic a sostenere Palacio.

All’inizio pare quasi che il Genoa voglia ripetere il copione che tanto bene ha funzionato con la Roma, tattica che, però, schiaccia troppo la squadra in fase difensiva e Palacio resta troppo solo in quello che è a tutti gli effetti un 4-5-1.

Il primo tempo, insomma, ci mostra un Genoa” timido” ed incolore che produce poco: Jankovic stavolta è molto meno ispirato, Merkel gli va dietro e Palacio stretto fra due mastini arcigni come Gamberini e Natali resta anche lui abbastanza in ombra e trova l'unico break alla mezz'ora, con Boruc che gli esce sui piedi.

Di converso apprezzabili appaiono le trame dei viola, che, pur non impegnando Frey, aprono spesso il gioco a destra con Romulo, su cui fatica molto Antonelli, ma è sulla sinistra che si vedono le cose migliori con la catena Lazzari-Pasqual, quest’ultimo in particolare quando avanza mette in mezzo dei cross niente male.

Da quella parte, infatti, si sviluppa l’azione che decide la gara con una bella trama che inizia da Kharja, è proseguita bene da Jovetic che serve la corsa di Pasqual a sinistra. Il quale quasi dal fondo esegue un perfetto centro per Lazzari a cui non resta che spingere la sfera in rete.

Ironia della sorte, l’azione nasce in contropiede da una palla persa da Antonelli in una delle sue rare avanzate nella prima frazione di gara.

Nella ripresa Malesani, che in precedenza era già passato al 4-3-1-2 con Merkel dietro a Jankovic-Palacio, cambia: entrano subito Jorquera per Kucka e poco dopo Pratto per Jankovic.

In effetti, il Genoa esce dall’apatia, ma manca la precisione in fase di ultimo passaggio e conclusione.

Le occasioni per il pari ci sarebbero, ma Palacio e Constant sono imprecisi, soprattutto l’argentino, sinora uno dei nostri migliori giocatori di quest’inizio di serie A, potrebbe controllare meglio a due passi da Boruc una splendida apertura smarcante di Jorquera.

La Fiorentina chiude abbastanza in affanno, ma alla fine porta a casa tre punti per la classifica ed il morale.

Vittoria che, però, non basta ai tifosi viola che continuano la contestazione a MiIhajlovic.

Scherzando il giorno prima della gara ci si chiedeva se quello di Firenze sarebbe un Genoa formato Dottor Jekyll o Mister Hyde.

Né l’uno né l’altro, ma quel campo continua a non portarci bene.

Guardiamo avanti ed ora sotto con l’Inter all’ora di pranzo, ma “peppia” vediamo di non fare la crocerossina anche con i disastrati nerazzurri di questa stagione.

Alè!

Giancarlo Rabacchi







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