Il Grifone viene battuto in casa dal Milan. Gol di Ibra su rigore e Nocerino
Data: 03/12/2011 02.43
Argomento: il Grifone in campo


 

GENOA-MILAN 0-2


Genoa (3-5-2):
Frey; Granqvist, Dainelli, Kaladze; Mesto, Veloso, Constant (24' st Merkel), Rossi, Moretti; Pratto (41' st Jorquera), Jankovic (32' st Ze Eduardo). A disp.: Lupatelli, Seymour, Ribas, Caracciolo. All.: Malesani.
Milan (4-3-1-2): Amelia; Abate, Thiago Silva, Yepes, Antonini; Aquilani, Ambrosini (24' st Seedorf), Nocerino; Boateng; Robinho (41' st El Shaarawy), Ibrahimovic. A disp.: Roma, Bonera, Mexes, Taiwo, Emanuelson. All.: Allegri.
Arbitro: Celi
Marcatori: 11' st rig. Ibrahimovic (M), 34' st Nocerino (M) 
Ammoniti: Granqvist, Moretti, Kaladze, Veloso (G); Ambrosini, Antonini, Roma (M) 
Espulsi: 9' st Kaladze (G) per somma di ammonizioni

Veniamo alla cronaca della gara.

Malesani schiera il Genoa come a Cesena con un 3-5-2 cercando di limitare l’azione offensiva del Milan.

 

 



Il Genoa dopo i primi minuti di studio cede il centrocampo al Milan e cerca nelle ripartenze l’unica fonte di gioco offensivo,  l’attacco genoano si trova isolato e con difficoltà cerca di finalizzare le poche azioni create. E’ evidente la difficoltà del Genoa a centrocampo  nel contrastare il Milan vuoi per la differenza di tasso tecnico vuoi per l’ottimo stato di forma.

La spina nel fianco del Genoa è Nocerino, che nelle occasioni create faceva sempre lo stesso movimento, si accentra dalla sinistra e detta il passaggio centralmente ai vari Boateng, Robinho mettendo in difficoltà la difesa, ma grazie all’intervento di Rossi e dello stesso Frey riuscivano a impedire il vantaggio del Milan, oltre alle azioni finalizzate da Nocerino nel primo tempo c’è da menzionare una conclusione dalla distanza di  Ibra parata da un ottimo Frey.

Il Genoa nel primo tempo conclude due volte con Mesto , una parata da Amelia e una finita sul fondo, e due volta con Veloso che impegna da Fuori Amelia.

Finisce il primo tempo ed il Genoa ha giocato quasi tutto il primo tempo dietro la linea della palla facendo una partita di contenimento .

Inizia il secondo tempo,  non cambia inerzia della gara il Milan padrone del centrocampo ed il Genoa si difende e cerca le ripartenze per offendere,  dopo pochi minuti viene ammonito Kaladze per fallo su Boateng ,che sembra avere accentuato la caduta…., ammonizione che sarà determinante per l’economia della gara.

Al  11’ del secondo tempo Robinho fa un passaggio filtrante per Ibra, Dainelli se lo perde,  e si trova davanti a Frey, Kaladze fa un intervento in spaccata cercando la palla ma trova anche il bersaglio grosso ed Ibra sentendosi toccato cade a terra per l’arbitro è rigore e doppia ammonizione quindi rosso e Genoa in 10, batte lo stesso Ibra e fa gol.

Il Genoa dopo questa batosta cerca di mettere in campo la grinta è sembra svegliarsi, nonostante  l’inferiorità numerica con qualche azione discreta, ma cercando di rimontare ci esponiamo al contropiede, e si rischia tantissimo per una palla persa da Dainelli in area su intervento di Boateng , cross e conclusione sbagliata da Robinho.

Al 24’ del secondo tempo entra Merkel al posto di Constant, subito il biondino velocizza il gioco e fa alcuni lanci per Rossi and company mettendo in difficoltà la retroguardia del Milan .

Mentre, si comincia a giocare arriva il secondo gol per il Milan,  cross basso dal fondo alla sinistra del fronte d’attacco del Milan indirizzato verso il centro dell’area, dove arriva indisturbato il solito Nocerino che insacca.

Il Genoa arriva vicino alla segnatura con Rossi di tacco che sfiora il gol, poi più niente fatta eccezione per l’esordio di Ze Eduardo e l’entrata di Jorquera, la partita finisce dopo 3’ di recupero.

In questa partita il Genoa ha evidenziato grossi problemi a centrocampo Constant inguardabile sembra un corpo estraneo a questa squadra, invece Veloso soffre la superiorità numerica a centrocampo anche se è  l’unico che può inventare qualcosa.  Il Capitano gioca a viso aperto senza remore è il solito generoso che lo trovi da una parte del campo. In attacco Pratto nonostante l’impegno manca di qualità e salta agli occhi la quantità di passaggi  sbagliati, Jankovic più ordinato ma in difficoltà a battagliare con più di un giocatore e onestamente poco supportato come il suo compagno di reparto dal centrocampo. In difesa ha fatto una partita al di sotto delle sue possibilità Dainelli, che ha la responsabilità di aver perso la marcatura di Ibra ed aver indotto al fallo da rigore Kaladze con relativa espulsione.

Inoltre il solito problema che nasce quando si gioca con queste squadre la sudditanza psicologica dell’arbitro, nel primo tempo poteva essere espulso Ambrosini per gomitata su Jankovic a pallone lontano, ed invece vede solo il giallo.

Massimo Burlando

 

 







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