I minuti di ricupero, secondo Paganini
Data: 26/02/2012 10.08
Argomento: Calcio di Rigore


 

 

Dallo schermo di Rai2, abbiamo sentito parlare ieri di un vecchio, perverso dubbio: gli arbitri, hanno la volontà influire sul risultato?

 

 

 

    



Siccome valutare le intenzioni è difficile, i commentatori hanno trovato una brillante soluzione: basta osservare i minuti di ricupero concessi a fine partita. Se sono molti, allora l’arbitro ha cercato di favorire la squadra soccombente; se sono pochi, ha cercato di consolidare il punteggio.

 

Notate i vantaggi di questa nuova teoria. Non più discussioni sulla congruità del ricupero. Non più fatica di fare attenzione alla partita, non occorre più seguirne lo svolgimento, analizzarne le circostanze. Puoi averne visto assolutamente nulla, né incidenti né dilazioni. Basta conoscere il tempo di ricupero e sai tutto.

 

Il quesito concettuale viene così completamente reificato, si trasferisce dal mondo platonico delle idee a quello materiale del cronometro.

 

Sappiamo così con certezza, da ieri sera, per il semplice fatto che il ricupero è stato di 7’, che il Genoa è stato intenzionalmente favorito dall’arbitro.

 

Parola di Paganini, su rete nazionale.

 

 

il grifo

 

 

 

 

 







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