Breve storia di Gian Carlo
Data: 27/03/2012 18.21
Argomento: dalla redazione


 

In un mio breve incontro con la gentilissima signora Anna Maria Verdeal, che son riuscito a strappare, ho potuto prendere pochi appunti, in condizione disagevole e tra il concorso di altri appassionati, su ciò che la signora mi ha potuto riferire dei ricordi che le erano stati tramandati, così come io stesso li ho capiti.

 

 



La signora ha confermato che la pronuncia del cognome in Argentina è tronca, al modo spagnolo (Verdeál), e che la provenienza del nome è galiziana.

 

Verdeal nacque da una famiglia povera, con sei fratelli, a Puerto Madryn.

A 3 o 4 anni la famiglia si trasferì nella città di Comodoro Rivadavia, un 400 chilometri a sud, cioè sempre in Patagonia, per sottrarsi ad un ambiente gravato dai traffici di petrolio.

 

La signora Annamaria aggiunge che passò anche un paio di anni in Italia. 

 

Gian Carlo fu l’unico tra i fratelli che si avviò alla scuola in quanto il più intelligente e percorreva chilometri a piedi per arrivarci.

 

Cominciò a frequentare giovanissimo il Club Atletico Huracán di Comodoro Rivadavia e la signora Annamaria riferisce che giocò in Primera già all’età di 11 anni.

 

Verso i 20 anni prese servizio militare e fu trasferito a La Plata. Là entrò nel club Estudiantes de La Plata dove rimase qualche anno in veste prevalentemente di riserva.

 

All’incirca a 23 anni si trasferì in Brasile, in cerca dei maggiori guadagni che colà erano consentiti, ed entrò nella Fluminense dove giocò 3 o 4 anni. Vi era nominato come Juan Carlos, alla maniera brasiliana.

 

In quel periodo fece anche qualche saltuaria apparizione nella Juventude San Paulo.

 

Come sappiamo, in seguito trovò un buon ingaggio nella Dos Caminos di Caracas; poi, dal Venezuela, tre anni nel Genoa, con un ricco contratto; quindi un anno nella Valenciennes (che, squadra di seconda categoria, portò alla finale di Coppa di Francia); infine si trasferì in Algeria, dove giocò fino all’età di 36 anni.

 

Il suo periodo di maggior gloria sportiva fu proprio quello genovese e il Genoa è la squadra che più gli rimase nel cuore.

 

Ringraziamo ancora la signora Verdeal, genovese di nascita e da parte di madre, per i suoi sorrisi e la sua genoanità.

 

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 

 







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