Prudenza punita
Data: 28/10/2012 11.21
Argomento: il Grifone in campo


 

Milan A.C.                            1

(32’ II t. El Shaarawy)

 

Genoa  C.F.C.                      0

 

 

A inizio del gioco si vede subito il Genoa orientato alla protezione della propria porta.

 

Infatti infoltisce la zona centrale antistante la difesa e mantiene i terzini poco allargati, sì da lasciare le ali avversarie libere di ricevere palla e portare le azioni.  Niente da dire su questo particolare, anzi fa parte del gioco moderno.  Il fatto è che dall’altra parte, cioè sul fronte del nostro attacco, le ali non ci sono, assorbite da compiti più centrali.

 

 



Come conseguenza, fin verso la metà del primo tempo è il Milan a rimuginare la sua predominanza però senza effetto: ci difendiamo con sufficiente tranquillità.

 

Succede invece poi che è il Genoa a denudare le debolezze difensive del Milan con una serie di palloni strappati agli avversari, anzi al 15’ aveva sfiorato la marcatura su un rimpallo tra il nostro vecchio Ameglia e la testa di Immobile:  palla rimbalzata fuori a lato. Altre volte gli attaccanti genoani hanno palloni invitanti ma non sanno giocarli con intelligenza e si chiudono in corridoi stretti. Al 40’ viene negato dall’arbitro Mazzoleni un fallo su Bertolacci, che resta a terra, ed la punizione sarebbe stata a distanza giusta per la stangata di Jankovic.

 

Il finale del primo tempo ha indicato debolezze della difesa del Milan e debolezze dell’attacco del Genoa nello sfruttarle; invece davanti a Frey la nostra difesa non ha avuto defaillance e l’attacco del Milan ha fatto ben poco.

Soltanto al 27’ è arrivato il primo vero pericolo e poco dopo abbiamo ammirato un lungo lancio ad effetto di el Sciaarawy a Pato: l’azione, pericolosa, si conclude in calcio d’angolo – il Milan ne batterà molti.

 

Fastidioso si dimostra el Sciaarawy che scattante gira per il campo e tiene palloni.

 

Nel secondo tempo l’andamento del gioco cambia e per un quarto d’ora domina il Milan con una serie di attacchi. Già pericoloso al 2’ Pato, in dubbio fuori gioco. Ancora su Pato, l’arbitro al 9’ rinuncia, mi sembra saggiamente, a un’occasione per dare quel rigore al Milan che noi subimmo già altre volte in circostanze dubbie o addirittura senza motivo. Al 14’ ammonito Bovo; al 20’ ottimo salvataggio da parte di Moretti.

 

Il Genoa ha un comportamento passivo: mira solo al mantenimento dello 0-0.

Da parte nostra ecco i due unici tiri della partita, da distante, parati facilmente: Merkel al 18’, Jankovic al 26’.  Invece una buona parata di Frey al 27’, che precede la sostituzione di Pato con Pazzini.

 

32’: lancio ad Abate che appare in lieve fuori gioco all’ala destra, centro basso, el Sciaarawi, alle spalle di Samperisi distratto da un altro avversario, segna facilmente dall’area di porta. Il guardlinee implicato si chiama Passeri.

 

Ho detto “appare” per aver visto solo in TV, non ho la tessera del tifoso.

In compenso ho sentito che il commentatore ha imparato a nominare Tozser con la “j” francese (o “x” genovese) ma non ad accentare la prima sillaba, come va sempre fatto nella lingua ungherese.

 

I minuti finali, malgrado si tenti la carta Jorquera, mostrano una ben scarsa reazione del Genoa.

 

In conclusione abbiamo visto due squadre in corso di ricostruzione. Il Milan è sembrato facilmente battibile. Il Genoa schierabile oggi, come sappiamo, è una squadra incompleta.

 

  

Vittorio Riccadonna

 

 

 







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