Salvezza centrata
Data: 12/05/2013 19.12
Argomento: il Grifone in campo


Genoa    0

Inter       0

Arbitro: Tagliavento di Terni.

Il Grifone saluta il suo pubblico all'ora di pranzo con un buon pari con l’Inter e archivia, anche grazie alla sconfitta del Palermo a Firenze, con una settimana di anticipo la permanenza matematica nella massima divisione.

 



Sono già sette gli anni di militanza del Grifo targato Preziosi nell’Olimpo del calcio italiano, alcuni anche davvero entusiasmanti, meno gli ultimi tre, ma credo non sia davvero poco e il bilancio non può essere che positivo per una società e una squadra che aveva abituato i suoi tifosi a perenni adrenaliniche altalene tra A e B.

I tifosi genoani, in corteo prima della partita,

festeggiano questo importante risultato nonostante la mestizia che impone la recente tragedia nel nostro porto e, non a caso, prima del fischio d’inizio uno striscione di rievocazione e condanna delle troppe morti sul lavoro ha fatto il giro del campo per poi sistemarsi nella parte alta della Nord.

Stadio gremito, in particolare le due gradinate che hanno sospeso il tifo per cinque minuti in ricordo della tragedia della Jolly Nero, ma poi hanno sostenuto la squadra con calore per tutti i 90 minuti, oltre i tre di recupero.

In quella che, probabilmente, è la prima vera giornata di primavera tutto è finito O.K. per Genoa e Inter.

I nostri, la cui classifica era abbastanza compromessa solo che un mese fa, raggiungono la salvezza, come detto, con un turno di anticipo.

Decisivi per questo risultato i dodici gol di Borriello

e gli innesti a gennaio di Portanova e Manfredini in difesa

L'Inter, la cui infermeria è qualcosa di più che affollata, è contenta per la fine della serie di sconfitte (5 nelle ultime sei), si porta a casa uno 0-0 senza nuovi infortunati.

Un punto e nessun ferito per Stramaccioni.

Il Genoa, si schiera con un 4-3-1-2 coperto, ma pronto a ripartire in velocità, attacco con due punte vere e, quindi, uno schieramento non proprio rinunciatario, ma anche senza particolari motivi per assaltare all’arma bianca, meglio stare calmi e attendere notizie da Firenze, intanto è abbastanza chiaro pure che i nerazzurri fanno gioco ma non “pungono”.

Il Genoa, in effetti, ci prova e, in almeno due occasioni nel primo tempo, serve un grande Handanovic, sì lo stesso che contro la Lazio aveva sbagliato, per dire di no a Borriello e Bertolacci.

Qualcuno punta, ed alla fine avrà ragione, sul famoso “ritardo” facendo notare che lo zero a zero non è risultato consueto per Stramaccioni  in quanto mancava da 41 turni.

L'Inter tiene più il pallino del gioco, ma crea poco: la testa pelata di Rocchi non si vede praticamente mai (solo una traversa scheggiata) ed Alvarez è spesso raddoppiato e reso innocuo.

Al 15' della ripresa, poi, torna in campo tra i fischi Antonio Cassano, peccato per lui la stagione sia finita, o quasi come, si sussurra, anche la storia di Fantantonio in nerazzurro.

Preziosi interpellato su di lui e su Zeman pare abbia escluso qualsiasi contatto e interesse del Grifo per entrambi.

Sono due nomi che spaccherebbero la tifoseria, chissà probabilmente più il secondo, nel senso che qualcuno un pensierino su Zeman forse ha già cominciato a farselo davvero.

Va detto intanto, però, che Ballardini, dopo aver salvato la squadra per la seconda volta, meriterebbe, finalmente, una riconferma.

In ogni caso auguriamoci che la Società abbia o stia studiando un piano adeguato che escluda scelte estemporanee e umorali e preveda, invece, la sistemazione dei vari tasselli secondo intelligenza e buon senso.

Lo scampato pericolo rallegra tantissimo tutti, ma non deve far dimenticare gli errori commessi evitandone per quanto più possibile la ripetizione, giusto per "tribolare" un po' meno l'anno prossimo.

Ci saranno tempo e modo per approfondire, oggi solo un gran bel grazie e tanti complimenti a Società e squadra per l’obiettivo brillantemente centrato.

Alè Genua!

Giancarlo Rabacchi

PS. Per le foto si ringraziano la Gazzetta dello Sport ed il Secolo XIX







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