Combattimento in bianco
Data: 22/09/2013 12.28
Argomento: il Grifone in campo


 

 

Genoa C.F.C.                                    0

 

A.S. Livorno C.                                 0

 

 

Il Livorno vince il sorteggio del campo e si schiera spalle alla Sud. Il Genoa batte il primo pallone direttamente a un rossoblù che sta ben dentro la metà campo avversaria e incomprensibilmente l’arbitro, Giacomelli da Trieste, tollera la palmare irregolarità e comincia malamente la sua funzione prima ancora che il gioco cominci; quindi ammonisce Lodi al 3’ per un tocco di mano parso al pubblico di minima importanza, subito dopo un discutibile scontro in campo avverso. La partita si avvia su un piano nervoso di contatti fisici aggressivi, con una marcatura molto stretta effettuata dai giocatori livornesi. 

 

 



Giacomelli darà l’impressione di non controllare la situazione e stenterà a riprenderne il dominio nel corso della partita, che continua tra ripicchi tra i giocatori.

 

Il Genoa soffre la pressione avversaria che soffoca le idee; e però importante sarebbe capire dove sono queste idee. I suoi due attaccanti, Gilardino e Calajò, si trovano a volte imbottigliati nell’area di rigore avversaria davanti a lanci lunghi e spesso arretrano a partecipare al combattimento al centro del campo; raramente un’ala del Genoa arriva al fondo, ammesso che tale ala esista.

 

Punto focale: è proprio nella mediana, rinforzata nella tecnica, ci sembra, dall’entrata di Duncan al 26’, che il Livorno dimostra maggior sicurezza e disinvoltura nella manovra collettiva. Dobbiamo ammettere qui una sua superiorità.

 

Per fortuna la difesa genoana è efficace e le tenui offensive del Livorno trovano pochi sbocchi insidiosi.

 

Chiaramente, una partita così si avvia ad uno 0-0 che è il primo pareggio sia del Genoa che del Livorno; risultato messo in pericolo in una qualche occasione.

 

Gamberini al 9’ fallisce per ciabattamento un pallone che è trascorso davanti alla porta livornese da calcio d’angolo battuto da Lodi.

 

Due respinte di Perin assai insidiose sono fallite da livornesi sopraggiunti.

 

Gamberini salva la partita, nel secondo tempo, con un perfetto intervento sul pallone che manda in angolo, togliendolo dai piedi di Emegara sfuggito e arrivato davanti al portiere.

 

Porta del Livorno annullata per fuori gioco: il marcatore aveva segnato su respinta di Perin.

 

Sostituiti entrambi i “pensatori” della mediana, Lodi e Matusalemme, il Genoa tenta un attacco finale e osserviamo un paio di salvataggi in area di porta del Livorno, una traversa scheggiata su colpo di testa di Calajò, ma più di tutto la bravura del portiere Bardi che si è distinto per tutta la partita.

 

Usciamo dal campo perplessi. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, e una partita difficile è stata. Non sappiamo se aver confermato il modulo di gioco della partita precedente sia stato azzeccato. Evidentemente, il Genoa è ancora alla ricerca di se stesso. E’ certo che di cambiamenti ne vedremo.

 

Cosa pensa ancora il vostro cronista?

 

Pensa che tanti anni fa, ma tanti, neh, il Genoa esordì con un 4-0 e la partita successiva fu un deludente 0-0 contro la Pro Livorno.

 

 

Vittorio Riccadonna

 

 







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