Vedi Napoli e...
Data: 29/09/2013 11.18
Argomento: il Grifone in campo


 

Genoa     0

Napoli     2  (Pandev 14’ e 24’ pt.)

 

Come per Malesani la sconfitta con il Napoli pare costerà la panchina anche a Liverani.

Nel calcio spesso l’improvvisazione è la regola ed il Genoa non fa eccezione.

 

Genoa, Liverani esonerato Torna in panchina Gasperini

 

 



Il Genoa, a detta di alcuni, avrebbe regalato la partita al Napoli.

 

In effetti la sequenza dei gol conforta questa tesi:

 

14’ pt. - Kucka appoggia all’indietro senza senso a centrocampo e libera Pandev  tutto solo davanti ad uno statuario Perin e lo supera con un rasoterra;
24’ pt. - un passaggio in mezzo all’area del Genoa viene maldestramente respinto da un difensore, ancora Pandev libero davanti ad un Perin sempre immobile, che viene trafitto con un bel rasoterra angolato.

 

Andando, però, più a fondo difficile negare che il Napoli non aveva alcun bisogno di regali tanto evidente era la sua superiorità.

 

Di più c'è pure il dubbio anche di una certa magnanimità, visto che, magari pure per calcolo, visto il prossimo impegno in Champion, nella ripresa i partenopei hanno ridotto i ritmi ed hanno pensato solo a portare a casa i tre punti.

 

Per alcuni, e condivido, se avessimo “osato” fare un gol quelli probabilmente ce ne avrebbero rifilato altri, vista la facilità cui, errori o non errori, ci avevano sovrastati nel primo tempo.

 

Chiaro che non era questa la partita a cui chiedere punti (il Sassuolo è stata la classica eccezione che conferma la regola, capitata sfortunatamente una settimana prima di quella giusta).

 

Questo per dire che il probabile esonero di Liverani ed il ritorno di Gasperini (anche se manca ancora l’ufficialità) erano probabilmente già stati decisi dopo l’abbastanza sconfortante prestazione di Udine e, magari, anche a seguito della deludente gara interna con il Livorno, squadra con individualità decisamente inferiori alle nostre, ma che si era dimostrata chiaramente messa molto meglio in campo.

 

A questo punto parlare della partita non ha molto senso viste le decisioni in arrivo.

 

Viene meno anche l’argomento di chi si augurava che, dopo gli errori, la confusione e le indecisioni, Liverani avesse fatto tesoro delle stesse e dopo aver, finalmente, inquadrato la situazione, a partire da Catania la prossima settimana potesse imboccare la strada giusta.

 

Il suo tempo , invece, sembra finito.

 

L’azzardo non ha pagato e, come sempre in questi casi in salita, inizia un’altra storia, figlia di decisioni, purtoppo, non felici che ci penalizzano.

 

Si prova a ripartire nel segno dell'improvvisazione e, chi da una vita crede nel valore aggiunto di paroline come programmazione e continuità, se ne dovrà fare, come sempre, una ragione.

 

Se verrà ufficializzato il ritorno del Gasp, ad avviso di non pochi, sarà un altro azzardo, evidentemente al Prez piace il rischio.

 

Non deve sorprendere se si antepongono riserve e perplessità ad un minimo di malcelata soddisfazione per il ritorno (ripeto, sempre che arrivi l’ufficialità) di una persona ed un allenatore che era stato a suo tempo non poco apprezzato.

 

A Milano ha avuto abbastanza poco tempo, ma indubbiamente ha fallito; Palermo conta molto meno, un po’ perché era subentrato, situazione a lui poco congegnale quale  programmmatore convinto, talebano per alcuni, molto per gli scompensi umorali di “zampalesta”.

 

Insomma il Gasp non torna da vincitore, ma questa, probabilmente, è la piazza più a misura del personaggio.

 

Le perplessità derivano dal fatto che, intanto, subentra, e poi potrà dare il meglio con idee sappiamo non proprio collimanti con quelle di un Presidente che lo aveva anche etichettato come poco “governativo”?

 

Chi non ricorda certe malcelate esternazioni del Mister di non essere più stato consultato nelle campagne acquisti degli ultimi due anni (stagioni, in effetti non esaltanti), per non ricordare l’altra abbastanza astiosa accusa del Prez sulle “pretese” del Mister di volergli sempre alzare l’asticella.

 

Auguriamoci abbiano parlato o stiano parlandosi per provare a chiarirsi sino in fondo per prevenire un’altra traumatica rottura futura.

 

Quando il Prez, magari obtorto collo, ha avvallato il modo d’intendere il calcio di questo allenatore ed i buoni risultati, merito anche di questa e di altre scelte presidenziali, hanno garantito una certa continuità, con tanta programmazione (non senza errori) e meno improvvisazioni, il Grifone ha vissuto stagioni brillanti, ha regalato bel gioco e sono arrivati risultanti anche importanti, dopo, per usare solo un eufemismo, molto meno.

 

Tra le tante "ministre riscaldate" possibili questa è, probabilmente, quella che più riscalda anche il cuore di tanti tifosi rossoblù, ben venga il Gasp, dunque, da questo punto di vista.

 

Ci vorrebbe un bel ”reset”, bisogna riavviare il PC Genoa che, ripulito dai virus, torni a marciare spedito e veloce come all'inizio.

 

Non mi illudo, peggio, confesso che non ci credo più di tanto, ma auguriamocelo.

 

Alè!

 

Giancarlo Rabacchi

 







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