Punto guadagnato
Data: 01/12/2013 19.03
Argomento:


 

Genoa       1     ( s.t. 24’ Biondini)

Torino       1     (p.t. 8’ El Kaddouri)

 

 

Bella partita, molto incerta, un gran bel Toro mentre il Grifo rischia un po' troppo e ringrazia Perin, ancora una volta superlativo. La serie positiva di Gasperini continua.

 

 

 



Una serata gelida, ma riscaldata dall’entusiasmo del popolo genoano gasato dal buon momento della sua squadra.

 

Periodo anche fortunato, ma la storia insegna che tra le doti di un bravo generale ci deve essere anche un po' di fortuna e Gasperini ringrazia.

 

Onestamente, bisogna ammetterlo, il Toro ha impressionato per la velocità dei suoi giocatori, in particolare a centro campo ed in attacco.

 

Gasperini prima della gara aveva confessato di soffrire abbastanza le squadre di Ventura e, in effetti, l’impostazione della gara da parte sua non ha convinto del tutto, mai visto quest’anno la difesa del Grifone tanto in difficoltà.

 

Francamente un po' troppe le occasioni da rete concesse alla squadra granata, in pratica ad ogni ripartenza l’azione finiva per mettere un loro giocatore molto vicino al gol.

 

Peggio che peggio nei primi minuti di gara nei quali è arrivata la segnatura granata, certo molto fortunosa, ma, come si dice, dai che ti dai, alla fine è inevitabile succeda.

 

Gasperini deve aver preparato la partita con una ragionevole particolare attenzione alle marcature di Cerci ed un po’ anche di Immobile, ma i soliti automatismi del gioco a zona sono sembrati un po' saltare.

 

A Cerci, partito bene con la nota pericolosa vivacità, sono poi state prese abbastanza bene le misure e, dopo i fuochi d'artificio iniziali, è stato, in effetti, ben contenuto grazie alla gabbia preparata per lui, tanto che alcuni tifosi granata nei distinti, evidentemente abituati a ben altri "numeri" del ragazzo, hanno parlato di un giocatore, nella serata, “non pervenuto”.

 

Marcato ad uomo anche Immobile che, oltre alla consueta rapidità, ha mostrato i suoi soliti difetti.

 

 

Solo che la coperta si è rivelata corta perchè, come detto, la nostra difesa come reparto è apparsa vulnerabile ed è stata superata spesso e volentieri, la squadra ha rischiato la sconfitta e si è salvata grazie alle prodezze del sempre più sorprendente Perin.

 

Un po’ di cronaca.

 

Pronti, via e non si era ancora arrivati al primo minuto che il Toro aveva già costruito due occasioni: una solo potenziale, dopo un cross di Darmian ribattuto, una davvero nitida con il palo di El Kaddouri servito da Farnerud.

 

E qui, ci dicono, siamo al segreto di Ventura.

 

Lo svizzero domina a centrocampo: blocca Matuzalem, riparte, regala assist (Immobile ne spreca uno al 5' calciando alto) e va anche al tiro, come all'8', quando c'è, però, bisogno di una deviazione di tacco di El Kaddouri per sorprendere il portiere rossoblù.

 

Terzo gol del belga naturalizzato marocchino in due partite, i torinisti fanno notare: da quando gioca trequartista e non mezzala.

 

Al 10', finita la protesta per le condanne agli ultrà di Genoa-Siena, si riempie la Nord ed i tifosi rossoblù e cominciano a cantare (e non solo).

 

Il loro incitamento sprona i rossoblù, primo effetto una conclusione di Centurion (altro giocatore nella serata dato come “non pervenuto”) bloccata da Padelli.

 

La musica, però, non cambia e sostanzialmente non cambierà per tutta la gara.

 

Quando il Toro attacca lo fa in velocità e, come detto, ci mette spesso alle corde.

 

Perin deve intervenire almeno 6 volte (straordinaria la parata su diagonale di Immobile) e non a caso il numero uno rossoblù si guadagna la palma di migliore in campo.

 

Il Genoa in pratica regala il primo tempo agli avversari.

 

Nella ripresa, invece, spinto dall'orgoglio e dalla crescita di Kucka, Vrsaljko il Genoa reagisce ed al 52' sfiora il gol dell'anno con un poderoso destro ad effetto dai 25 metri con palla che sbatte sul palo.

 

Al 10’ in una mischia in area granata il Grifone va molto vicino al gol con Portanova che tira a colpo sicura e si vede, inopinatamente, deviare il tiraccio da una deviazione abbastanza fortunosa di Glick.

 

Matuzalem, peraltro all’altezza come sempre, spreca in modo incredibile un 4 contro 1, poi però ci pensa Fetfatzidis, spesso decisivo quando subentra, a sistemare le cose: al 24' slalom del greco sulla trequarti e assist geniale per Biondini che batte in uscita l'esordiente portiere Gomis che nel frattempo aveva sostituito l'infortunato Padelli.

 

Pareggio meritato del Genoa grazie al suo secondo tempo.

 

 

In realtà sia prima che dopo ci ha dovuto pensare ancora Perin (ancora lui), con una doppia parata su Cerci e Immobile che chiude la sua serata di grande spolvero.

 

 

I due granata formano il miglior attacco del campionato (13 reti in due), ma la loro media da un gol a partita, nonostante le innumerevoli occasioni create, al Ferraris non è stata rispettata.

 

Può così sorridere Gasperini che inanella il quinto risultato utile consecutivo.

 

La divertente ed emozionante serata si chiude con il simpatico e sentito il saluto di tutto lo stadio al bravo Moretti ricordato con piacere per serietà e correttezza e che anche ieri sera, con una partita esemplare, ha fatto di tutto per farsi rimpiangere.

 

Avanti con la prossima.

 

Gian Carlo Rabacchi

Per le foto si ringrazia il Secolo XIX

 







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