... E il Genoa ringrazia
Data: 09/02/2014 22.06
Argomento: il Grifone in campo


Livorno      0

Genoa        1  (pt. 10' Antonelli)

Il Livorno ci regala la segnatura, ma poi si rende conto che non può passare un gol a questo Genoa che, senza neppure troppo affano porta a casa una vittoria fondamentale per rimettere a posto non poche cosette dopo il derby perso (risultato che non è mai banale e spesso lascia non poche scorie).

 



Dopo una discreta serie di risultati favorevoli il Livorno di sciarpa gialla incappa nel Genoa, scherza un po' troppo e viene castigato.

Anche se non molto spettacolare, il Genoa se la gioca da grande, colpisce al primo errore degli avversari e poi controlla la partita sino alla fine.

Il Livorno generoso prova a risalire la corrente, va vicino al gol nel primo tempo ed all'inzio della ripresa, ma va a sbattare nel solito molto reattivo Perin che sventa da par suo tutte le insidie.

Sul finale, dopo un gol annullato ai locali, che costa l'espulsione a Di Carlo (ma lui giura che aveva solo esultato per l'apparente, poi svanito, gol del pari, annullato su puntuale segnalazione dell'assistente - quelli che una volta erano detti "gurdalinee"), è la volta di Capitan Portanova, finalmente ritornato al suo posto che si trova al punto giusto nel momento giusto e risolve una mischia respingendo di testa sulla linea di porta.

Come detto il Genoa, a parte questi episodi, ha controllato abbastanza agevolmente la gara fallendo anche, per imprecisione nell'ultimo passaggio, alcune belle ripartenze che ci avrebbero consentito di chiudere prima la partita.

Un po' di cronaca.

Quasi al termine del riscaldamento pre-gara spunta all'improvviso Marchese ed indossa la pettorina gialla che contraddistingue i prescelti a scendere in campo.

Si fa un po' di fatica ad individuare chi ha dato forfait, poi si capisce che è Antonini che pareva tonico e motivato come sempre, pur con un bendaglio sotto il ginocchio, ma, evidentemente, era tutto fuori che abile ed arruolato.

Pronti e via.

La partita ci mostra un De Ceglie in crescita che in mezzo al campo si fa rispettare con la sua fisicità ed appare più efficace del solito: speriamo sia finito l'inevitabile periodo di ambientamento ed il ragazzotto ex Juve possa dare l'importante contributo atteso.

Bene anche il rientrante Vrsaljko e, come detto, Portanova, la solita roccia che conoscevamo.

Esordio anche per Motta, entrato nel secondo tempo al posto di Vrsaljko, che, a naso, non ha fatto una cattiva impressione, pare maturato, abbastanza sicuro di se, anche un po' dimarito, insomma l'acerbo ed improbabile deludente mancato campioncino degli anni successivi all'esordio ha lasciato, speriamo, il posto ad un giocatore vero.

Konatè pecca d'ingenuità, ma regala alcune giocate di autentico pregio, molto maltrattato dall'avversario e poco tutelato da Gervasoni, chi sta dietro a queste cose sostiene che con quest'arbitro non è un caso.

Quando il giovincello di colore riuscirà ad essere anche molto più concreto potrebbe diventare davvero anche un campione, speriamo.

Sciopero di 15 minuti della curva labronica che, però, non è parsa trascinate come la si ricordava molti anni fà, devono essere abbastanza demoralizzati e si vede che manca l'entusiasmo, di più la fiducia nel Presidente Spinelli.

Significativo uno striscione srotolato nel secondo tempo nella loro curva, più o meno: "SPINELLI, QUALE FUTURO SENZA GIOCATORI DI PROPRIETA'?"

Alcuni hanno commentato che i tifosi del Livorno, forse, non avevano tutti torti.

Questa situazione è stato anche un invito a nozze per la "nostra" curva che ha ripetutamente "omaggiato" sciarpagialla.

Grande la gioia esternata da Gasperini per questa, invero non proprio straordinaria, vittoria (ora verrò mica accusato di scimiottare qualcuno, magari di nome Edo?), da condividere in toto, però, il concetto dei tre punti fondamentali.

Caro Mister oramai dovresti sapere che le sconfitte nei derby non sono mai indolori, non te le perdonano, lasciano sempre strascici e scorie velenose.

Non di rado chi perde è seppellito da critiche, ironie sarcasmi, rischia di finire anche su una brutta china e normalmente fatica a rialzarzi.

Bravi Tu ed i Tuoi ragazzi ad essere riusciti a rialzarVi subito, chi se frega come, oggi era fondamentale, appunto, portate a casa i tre punti, ci siete riusciti e nessuno può parlare di furto, i livornesi, neri come un capello, parlavano, esagerando faziosamente, di fondo schiena, ...con un solo tiro in porta, quelli...

Solo che quel tiro in porta è finito dentro, i loro no...

Alè!

Giancarlo Rabacchi

Per le immagini si ringrazia il Secolo XIX







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