Che bastonata!
Data: 30/03/2014 19.11
Argomento: il Grifone in campo


 

Hellas Verona  3    (pt. 34’ Donadel; st. 42’ 45’ Toni)

Genoa               0

 

Il destro di Donadel per l'1-0 del Verona. LaPresse
 
 
 


Un po’ ironico quell’accenno alle ferie, ma probabilmente non troppo, sicuramente, in ogni modo, nessun sarcasmo, chiaro che è difficile essere sempre al massimo, sia fisicamente sia di testa.

 

Il Genoa, oramai, non ha più obiettivi importanti e Gasperini sperimenta, valuta alcuni giocatori e pensa già al futuro, diversamente sarebbe più arduo capire.

 

Oggi è mancata anche la carica, quel mordente che nelle ultime partite aveva fatto la differenza con le altre squadre, Juve compresa.

 

Non mi sono sembrati il vero Genoa e neppure il vero Gasperini.

 

Tutta quella vagonata di attaccanti in campo contemporaneamente, lui che in passato ha anche avuto non poche incomprensioni con il Presidente per acquisti, anche di prestigio, ma non del tutto funzionali agli indispensabili equilibri di squadra, e oggi?

 

Probabilmente un passaggio a vuoto, ci sta anche per lui e, già che ci sono, un ultimo appunto: ma solo io vedo le attuali condizioni di forma invero eccezionali del greco Fet?

 

Questo giocatore, prima troppo discontinuo, pare sempre più ambientato e nel nostro attacco di quest’anno, nel suo insieme abbastanza improbabile, è uno dei pochi che al momento riesce a fare la differenza.

 

Un lusso tenerlo in panca, chissà forse nella speranza, temo purtroppo abbastanza illusoria, dell’esplosione di altri che, invece, tarda ad arrivare.

 

Un minimo di cronaca, abbastanza di malavoglia (l’altra sera si ragionava del piacere e della gioia interiore che pervade ogni tifoso dopo una vittoria, il contrario, invece, …).

 

L’avvio di partita mostra un Verona molto carico e determinato.

 

Iturbe ci prova dopo 40 secondi e Cacciatore al 4’.

 

Gilardino prova a rispondere al 6’ sfiorando l’incrocio dei pali.

 

Iturbe al 7’ protesta per un mani in aria, ma il pallone si ferma sul volto di Marchese, al 20’ è la volta di Toni che ci prova di testa, ma Perin attento e ben piazzato blocca sicuro.

 

Al 31’ gol annullato a Cacciatore che va in rete di testa su sponda di Toni, ma è in fuorigioco: giusta la decisione di Celi (finalmente un arbitro non malaccio) e bravi i nostri a lasciare l’avversario avanti a loro con conseguente inevitabile annullamento del vantaggio gialloblù.

 

Il Genoa passeggia e spreca non poche palle con lanci lunghi e/o cross fuori misura (con Gasperini che si agita), il Verona, intanto, continua a spingere e al 34’ va in vantaggio.

 

Marquinho, sì proprio lui, quello del gran rifiuto, salta bene Sturaro sulla sinistra e scodella un bel pallone a Iturbe, l’argentino appoggia a Donadel che da fuori area s’inventa un destro secco che batte ilo nostro portiere, nonostante il suo disperato tentativo in tuffo di metterci una pezza.

 

Allo scadere Celi ammonisce Albertazzi (che aveva già incassato un giallo all’11’) che lascia la sua squadra in 10, situazione propizia che fa sperare, ma che alla fine si rivelerà inutile.

 

Nella ripresa Gasperini s’inventa l’inventabile, via difensori e centrocampisti e dentro punte, ma il Verona non rischia più di tanto e va vicino al raddoppio.

 

Tracollo nel finale con la squadra lunghissima e troppo sbilanciata in avanti, show di Luca Toni, tra il 42’ e 45’, che con due contropiedi (si è rivisto, questa volta a nostro sfavore, il famoso due contro zero) affonda definitivamente il Grifone.

 

Il longevo attaccante gialloblù merita una citazione particolare.

 

Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe stato capace di tanto e non parlo tanto di oggi con due reti non proprio da cineteca.

 

Lui giustamente si esalta con le 15 reti messe a segno sinora ha, infatti, già raggiunto Gianni Bui e Nico Penzo, fra i marcatori più prolifici del Verona in una stagione: "A 36 anni ottenere un record così non è facile. Tutti ci davano in vacanza, invece abbiamo battuto il Genoa con l'uomo in meno".

 

Luca Toni, 36 anni, 15 reti con il Verona. LaPresse

 

Forse, come detto, in vacanza c'erano altri, comunque, sportivamente, complimenti.

 

Per quanto ci riguarda speriamo dalla prossima gara di assistere al preannunciato finale in crescendo, oggi c’era bisogno, probabilmente, di prendere un po’ fiato.

 

Alè!

 

Giancarlo Rabacchi

 

Per le foto si ringrazia la Gazzetta dello Sport

 







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