''Un buon GENOA sul crinale'' di SognandoVerdeal52
Data: 20/01/2015 01.01
Argomento: l'opinione


 

Temevo molto l’avvio del nostro campionato, non lo nego, già da quest’ estate, anche se durante la medesima avevo accolto con sincera gioia le nostre prestazioni in trasferta, in amichevoli difficili. Imbattuti ovunque fatta eccezione per Bastia, da non crederci.

 



La prima di campionato ci ha visto opposti al Napoli, già rodato da partite europee ufficiali. Ho visto un grandissimo Genoa per 75 minuti e la cosa che più mi dispiacque fu non aver terminato il primo tempo in vantaggio come avremmo ampiamente meritato. Nel finale perdiamo all’ultimo respiro ma la squadra ha passato l’esame.

Si va a Firenze ed il primo tempo soffriamo tanto il superiore palleggio dei viola ma nella ripresa andiamo molto bene, le parti son invertite, è evidente che abbiamo in mano il gioco. Come un fulmine a ciel sereno arriva un’assurda espulsione di Roncaglia ed ecco che scatta per la prima volta l’effetto crinale. La Fiorentina forte del vantaggio numerico trae nuovo slancio e ci tocca camminare sul ciglio del burrone perché perdere la seconda di seguito abbasserebbe, non di poco, il morale della truppa. Ci salviamo per merito di Perin e del carattere di tutti. Prendiamo fiato è un buon punto.

Con la Lazio andiamo in grave difficoltà il primo tempo, i biancocelesti, bravi loro, ci fanno vedere le streghe ma nel secondo tempo reagiamo alla grande andando a cogliere un’importantissima vittoria con un gol da antologia.

Allontanata l’ansia andiamo a Verona dove giochiamo un primo tempo stellare, non a caso. Purtroppo la reazione dei Veronesi è veemente e non andiamo oltre il pareggio.

Il derby era uno 0 a 0 scolpito nel marmo ma lo perdiamo in modo discutibilissimo che tutti ben conosciamo. Si torna sul crinale, ovviamente, perché perdere il derby, quale che sia il modo, è come perderne tre di fila.

Andiamo a Parma incattiviti dall’ aver perso il derby immeritatamente e portiamo a casa l’intera posta alla fine, dopo aver sbagliato occasioni sontuose nel primo tempo, essere passati in vantaggio ed essere stati raggiunti, pur in inferiorità numerica (solita espulsione ingiusta del battagliero Roncaglia), con gol di Matri.

Il crinale si allontana, affrontiamo l’Empoli, subiamo un arbitraggio vergognoso e relativo gol di mano non andando oltre il pareggio che la tifoseria, nel suo insieme considerata giudica inaccettabile. Secondo me si esagera, ma questa parziale battuta d’ arresto, si fa sentire più del giusto, la si drammatizza oltremisura.

Si va a Verona sponda Chievo e si gioca un primo tempo tragico stracolmo di errori, palese effetto delle polemiche post Empoli, i ragazzi son nervosi e ne combinano di ogni... La squadra, lo si nota, ha paura. Il burrone è vicinissimo! Gran bella e, lo confesso, parzialmente inattesa reazione nostra nella ripresa. Portiamo a casa l’intera posta pur avendo fallito un rigore. Benissimo.

Naturalmente forti di questi vitali tre punti andiamo ad affrontare la Juve con il cuore nelle rose, bello sapere da parte dei nostri ragazzi che con i gobbi si può perdere senza destare scandalo. Con i bianconeri giochiamo una partita di un’attenzione mostruosa, il giovane Mandragora, per cui stravedo, gioca una partita straordinaria su Pogba. Rischiamo pesantemente solo su un estirada di Ogbonna che colpisce il palo interno e poi andiamo addirittura a vincere con un’ azione da manuale del calcio. Perotti che “battezzo “DON DIEGO” perché è un giocatore di tecnica superiore che non è blasfemo paragonare a quella di Don Andres Iniesta è definitivamente diventato l’idolo indiscusso del Ferraris. Vederlo giocare è una festa per gli occhi e riscalda il cuore, il nostro cuore gonfio di passione.

A dimostrazione, ennesima a mio avviso, che le partite son come le ciliegie, con il morale a mille, si va ad Udine a giocare quella che a mio parere è stata la più trionfale vittoria in trasferta di quest’anno. Andiamo sotto immediatamente ma ribaltiamo a nostro favore le sorti del match con i friulani, con una baldanza oserei dire ribalda.

Nella successiva trasferta di Cagliari portiamo a casa un ottimo pareggio considerando che terminiamo la partita in dieci e come già avvenuto a Firenze usciamo imbattuti in trasferta pur con un uomo in meno. Perin è l’eroe di giornata, para un rigore di importanza immensa. Per la terza volta, come già a Firenze e Parma (addirittura vinta) torniamo da una partita in trasferta imbattuti pur avendola conclusa in dieci uomini. Particolare, a mio parere, di rilevanza somma. La squadra c’è ed anche quando il burrone si avvicina non mostra paura e lotta con tutte le sue forze. C’è da esserne fieri.

Dopo Cagliari affrontiamo il Palermo a casa nostra, i rosanero sono in gran spolvero ed hanno due assi Dybala e Vazquez, di eccelso valore. Pareggiamo ma è un bel vedere. Forti della sequenza positiva andiamo a Cesena belli tonici e ci prendiamo i tre punti con una prestazione ottima pur tenendo presente il valore relativamente modesto della squadra affrontata.

Si affronta poi il Milan carichi a pallettoni, la tifoseria è compatta e bella carica, la partita di cartello, tutto sembra sorriderci. Prendiamo un gran rischio su contropiede di Menez sventato da Perin, poi Antonelli inzucca imparabilmente un bel corner di Don Diego e passiamo in vantaggio che autorevolmente manteniamo nella ripresa. Il morale è a mille, si aspetta la Roma nelle condizioni di spirito ideali.

Con i giallorossi succede di tutto e di più. Passi per il rigore fischiatoci contro con annessa espulsione di Perin ma il guaio è che prendiamo gol dopo che Banti (che fa rima con Franti..) non fischia una colossale simulazione di Lliajic subito dopo la quale si materializza il vantaggio giallorosso. Banti ci fa perdere la partita ed il sistema nervoso ad un tempo, il guardalinee lato tribuna accentua i danni. Perotti ammonito ingiustamente commette un’ingenuità tirando un calcetto ad un avversario che ci costerà immensamente. Questa partita debbo dirlo ha un effetto devastante e negativo che si ripercuote nei giorni successivi. Si ha la netta sensazione di non essere graditi in alta classifica.

Tutto ciò non giova di certo quando andiamo a Torino dove peraltro terminiamo in vantaggio il primo tempo con bel gol di Falque (acquisto indovinatissimo) e iniziamo la ripresa sprecando con Greco (che si rifiuta di tirare di destro) e venendo terrificantemente penalizzati da Tommasi che non ci fischia un rigore colossale per fallo su Matri. Questo purtroppo devo dire che è il momento chiave dell’intero girone d’andata, che considero ottimo ma poteva facilmente diventare eccelso. Poi ci mettiamo del nostro e subiamo la rimonta granata, beccando due gol evitabili. Tre punti ce li ha tolti l’arbitro (posto, beninteso, di realizzare il rigore) ed uno, invece, lo abbiamo buttato nella pattumiera noi stessi. In ogni caso queste due sconfitte, dopo una splendida serie di nove partite positive, fanno un male tremendo anche perché, ambo le volte, chi ha diretto la gara ci ha penalizzato di brutto. Niente di peggio di quando brutti fantasmi cominciano ad albergare nella testa di una squadra... Se perdiamo perché ci son stati superiori gli avversari si digerisce meglio... Se si è convinti di essere stati pesantemente danneggiati da decisioni arbitrali ingiuste ci si innervosisce inevitabilmente.

Eccoci di nuovo sul crinale, il burrone della terza sconfitta consecutiva si avvicina quando, la partita seguente, ci imbattiamo nell’Atalanta andando sotto di due gol per nostri macroscopici errori. Rimontiamo con grande cuore ed andiamo ad impattare una partita soffertissima che rischiamo addirittura di vincere nel finale.

A San Siro, con l’Inter, disputiamo un pessimo primo tempo e non basta una buona ripresa per tornare a Genova imbattuti. Delle tre sconfitte quella con i nerazzurri (spinta di Icardi a parte) è la più meritata.

Ieri abbiamo disputato una gran bella partita, inglesissima , con il forte Sassuolo e, tanto per cambiare, siamo stati tre volte sul crinale, con il burrone della sconfitta a mezzo metro ma ancora una volta ce l’abbiamo fatta a tornare al rifugio per una meritata scodella calda del nostro minestrone.

Tirando le somme considero il nostro girone d’andata meritevole di un bel 7.5 e siamo andati vicinissimo ad un 8 pieno. E adesso avanti col ritorno, belli carichi e positivi SEMPRE FORZA GENOA Giorgio

SognandoVerdeal52

 







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