Spettacolo superlativo e trionfo
Data: 24/05/2015 11.50
Argomento: il Grifone in campo






GENOA C.F.C. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .  3
(24’ Pavoletti; 42’ I t. Lestienne; 44’ II t. Kucka)
F.C. INTERNAZIONALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
(19’ Icardi; 24’ I t. Palacio)


Mi trovo qui, stremato e ancora eccitato, a cercare le parole, che siano espressive e non ovvie.

Dovrei dire dei cento episodi che hanno dato e avrebbe potuto dare svolte improvvise alla partita.

Una semplice cronaca, se pur ricchissima, non renderebbe il senso di una serata davvero particolare.





Una partita di straordinaria intensità, ultracombattuta al massimo delle forze, da parte di due squadre entrambe prestanti e valorose. Un arbitro, Tagliavento, che, a tratti quasi travolto dall’equilibrio di estrema tensione e dagli episodi discutibili, dobbiamo riconoscerlo, ha governato il timone nella bufera.

Verso la fine il Genoa, dopo essersi svincolato da un periodo di aggressione opprimente dell’Inter, ha trovato ancora la forza per spingersi all’attacco e ha trovato la testa di Kuzca in alto in alto a collocare in porta il pallone della vittoria: mancava da giocare soltanto il ricupero, 5 minuti, battagliato in area nostra tra calci di punizione avversi e calci d’angolo, minuti senza respiro per noi spettatorii!

Per arrivare a tanto, quante vicende percorse. Due volte, nel primo tempo, sul pareggio, la nostra difesa bevuta in velocità da un Icardi micidiale e dagli altri forti attaccanti dell’Inter; due volte nella polvere, ma due volte arrivati a un pareggio che è sembrato miracoloso, perché la stoccata repentina di Pavoletti è stata la perla della serata e invece il morbido, lento pallone avviato da Lestienne in porta, anche in questo caso proprio al finire del tempo, i finali ci sono favorevoli, in pratica fu un involontario omaggio confezionato da Ranocchia e il suo portiere.

E ancora, nel primo tempo, ben 2 gol sul filo del fuorigioco annullati a Icardi. E una staffilata di Pavoletti contro la traversa. E parate dei portieri su tiri ravvicinati e da distante, di piede e di testa (il primo su Lestienne da un passo). Tiri finiti fuori a fil di palo, di testa e di piede. Due pali colpiti da Inter nella medesima azione. Urla di proteste per mancate sanzioni disciplinari. E correre, sempre correre – infatti tutt’e due le squadre volevano e dovevano vincere e di conseguenza si esponevano in difesa.

Qualche volta ci siamo sorpresi a rimpiangere Costa, in occasione di calci di punizione a favore. (Costa era stato annunciato in formazione ma s’è fatto male ed è stato sostituito da Lestienne). Ma come rimpiangere questo destino?

Ultimi secondi: Burdisso salva la vittoria rientrando in rincorsa su Icardi lanciato!
con respiro di sollievo per il cenno di Tagliavento di proseguire ...

Vittoria sostenuta fortemente da un pubblico finalmente numeroso e ottenuta da giocatori che, oltre a dare il massimo per dedizione alla nostra gloriosa maglia, hanno espresso valori mirabili in particolare proprio da quelli forse finora meno considerati; segno indubbio del valore del gruppo e dell’allenatore.

Le scene di trionfo si protraggono a lungo sul campo. Trionfo meritato a coronamento di un campionato degno di memoria.

Tutti insieme in festa, forse ad eccezione di gruppi che si dicono organizzati e offesi.


Vittorio Riccadonna



GENOA:
Perin; Roncaglia, Burdisso (cap.), De Maio; Rincon, Bertolacci, Kucka, Edenilson (48’ II t. Tambè); Falque (38’ II t. Izzo), Pavoletti, Lestienne (32’ II t. Laxalt).
INTERNAZIONALE:
Handanovic; D’Ambrosio (42’ II t. Puscas), Ranocchia (cap.), Juan Jesus, Nagatomo; Brozovic (31’ II t. Shaqiri), Medel, Kovacic; Hernanes; Icardi, Palacio (32’ II t. Bonazzoli).
ARBITRO: P.Tagliavento da Terni.
AMMONITI: Kucka per scorrettzza, De Maio, Roncaglia, Hernanes, Juan Jesus, D’Ambrosio per gioco scorretto.








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