Meritata sconfitta a Firenze
Data: 13/09/2015 01.27
Argomento: il Grifone in campo




ACF Fiorentina . . . . . . . . . . 1
(15’ II t. Babacar)

Genoa C.F.C. . . . . . . . . . . . . 0


Fiorentina in completo viola, Genoa in divisa quadricolore a prevalenza bianco.

Fiorentina a schieramento classico, attacco del Genoa a 2 punte.
Significa che l’attacco fiorentino già all’inizio si fa pericoloso un paio di volte sulle ali: al 18’ bel salvataggio di Cissokho dalla parte del pericoloso Pasqual, e sull’altro lato ammonizione a Capel su Bernardeschi che gli scappava. Invece l’attacco genovese è poco rifornito sulle ali: infatti la nostra squadra assume una tattica piuttosto prudenziale.



Il giuoco tuttavia non brilla su nessuno dei due fronti e la prima parata, non impegnativa, arriva al 27’ su tiro di Rincon.

Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo Fiorentina porta pericoli (tiro fuori di poco di Barbacar al 35’) però è Pandev che coglie abilmente l’azione di contropiede, si porta in area e su uscita del portiere alza troppo il pallonetto.

Durante l’intervallo, l’impressione non è buona: temiamo che la nostra squadra, poco consistente, vada a perdere la partita contro un avversario non forte.

All’inizio della ripresa i viola aumentano di vivacità e l’arbitro Doveri ci fischia subito contro un fallo presso la nostra area di rigore per un intervento a scivolone di De Maio, anzi, di Laxalt, classico e perfetto sul pallone. Questo arbitro, come altre volte, mi sembra superficiale nelle sue interpretazioni: portato a fischiare molto sulle piccolezze va corrivo su azioni proterve e trattenute vistose; e i giocatori viola di interventi duri ne hanno fatti diversi.

A questo punto Gasperini prende una decisione che ci lascia perplessi: sostituisce Costa, che sarebbe il nostro uomo d’ordine, con Zemaili, che è un giocatore nuovo nella squadra. Perdiamo in modo palese il controllo del gioco e la Fiorentina matura il gol del vantaggio, che poco dopo realizza, ahimè, ancora una volta per una centrata, con Babacar che prevale di testa, in area di porta, su due nostri difensori e su Lamanna fermo.

Ci arriva un aiuto dall’espulsione di un mediano dei viola, autore di un fallo non poi tanto feroce ma già ammonito. Giocheremo mezz’oretta con superiorità di un uomo.

Ma in pratica non riusciremo neppure una volta a impegnare il portiere avversario. I molti palloni che si aggirano lì davanti non trovano il piede che dia la stoccata: motivo in più per rimpiangere il sinistro di Costa tornato in panchina, poiché sarebbe forse più facile realizzare la porta con una fucilata dal limite. Laxalt e poi anche un poco Perotti si industriano a centrale palloni sottoporta ma ogni centrata, mal diretta, incoccia sempre in ostacoli avversari. Si vede perfino anche Rincon manovrare da ala destra senza costrutto.

In sostanza non sappiamo renderci pericolosi e dobbiamo anche subire rallentamenti: come la simulazione dello spagnolo Valero, che trattenuto per la maglia alla spalla cade a terra tenendosi le mani sulla faccia.

In conclusione, mentre la Fiorentina ha mantenuto una ordinata mediocrità, la nostra squadra ha manifestato lacune in tutt’e tre i reparti.



Vittorio Riccadonna



Fiorentina:

Tatarusanu; Tomovic, Astori, Alonso, Pasqual (cap); Badelj, Vecino; Bernardeschi, Valero (35' II t. Blaszczyowski), Rossi (17' II t. Kalinic), Babacar (20' II t. Suarez).
Genoa:
Lamanna; De Maio (23' II t. Perotti), Burdisso (cap.), Izzo; Cissokho, Rincon, Costa (12' II t. Dzemaili), Laxalt; Capel (31' II t. Lazovic), Pandev, Ntcham.
Arbitro: D.Doveri da Roma
Ammoniti: Capel, Vecino, Badelj, Rincon, Tomovic, Ntcham, Costa.
Espulso: Badelj.







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