Genoadomani - Il Gran Visir a merenda

Come abbiamo già spiegato, il Gran Visir di tanto in tanto conduce il Principino in una visita alla nostra città.
L’altro pomeriggio, ho saputo, se ne sono andati a far merenda, ovviamente scegliendo il locale più prestigioso fra tutti, con un grandissimo salone pieno di quadri e di trofei esposti a tutte le pareti: una sede dall’importante passato dove l’ambiente storico si respira quotidianamente tra gli abitué assisi ai tavolini.

Strano a dirsi, la bevanda dei due nobili visitatori si spandeva dalle tazze perché il tavolino era poco stabile. Il proprietario, che non è genovese, accorso cortesemente, spiegò al Gran Visir che in passato il locale disponeva di tavoli ben solidi i quali però per la loro forma non piacevano a un gruppo di avventori e di conseguenza per non perdere di clientela li aveva cambiati. Il Gran Visir è persona compita e si limitò ad osservare che i clienti in genere tengono più alla funzionalità.

Mentre così parlavano, alcuni astanti si intromisero, annunciando di aver perso la pazienza: assicurarono di essere loro i veri padroni del locale e intimarono al proprietario di lasciarlo libero e andarsene. Al Gran Visir che chiese loro se intendessero acquistare il locale risposero che non ce n’era bisogno: affermarono che lo frequentavano da moltissimo tempo, prima ancora dell’attuale proprietario, e tanto bastava.

Contento, il Principino disse: che bellezza, allora basta che io vada al cinema pagando il biglietto e il cinema diventa mio. Il Gran Visir rispose che no, non funziona così, sarebbe di danno e il cinema potrebbe perfino chiudere.

Usciti che furono, il Principino era ancora perplesso e forse cerca tuttora una spiegazione.

Vittorio Riccadonna