Un fiore nel deserto
Data: 23/04/2023 10.42
Argomento: Genoa Cricket



In questa fine settimana, al passeggio, mi sento chiamare, mi volto, e chi mi saluta con affetto? Niente meno che “Niranga”.
Il nome, che in realtà è più lungo, dirà nulla a molti di voi ...



... Altri semi crebbero nel buon terreno, e dettero frutto, crescendo e sviluppando...
(Marco, IV)

In questa fine settimana, al passeggio, mi sento chiamare, mi volto, e chi mi saluta con affetto? Niente meno che “Miranga”.
Il nome, che in realtà è più lungo, dirà nulla a molti di voi, ma dirà moltissimo a pochi.
Niranga era il grande capitano della squadra dell’ex A.S.D. Genoa Cricket, purtroppo scomparsa per difficoltà economiche, isolazionismo, disinteresse dei potenti, discordia che ha tarato la dirigenza, cioè noi fondatori.
La nostra squadra si avvaleva come giocatori principalmente di un gruppo di giovani stranieri immigrati dalle coste dell’Oceano Indiano, dove tutti giocano a cricket; come allenatori, di due inglesi; sorse una lega di fraternità. Ci iscrivemmo al Campionato Nazionale di Cricket serie C, svoltosi in due intensissime giornale tra 16 squadre a Medicina in Emilia; fummo subito ammessi alla serie B, ci classificammo in testa e partecipammo, il terzo anno di attività!, al Campionato Nazionale di Cricket serie A; in Coppa Italia giocammo la finale a Grosseto, perdendola all’ultimo fiato. Furono avventure di autentico sport, giornate, trasferte e luoghi che non si dimenticano, e lezione di un gioco affascinante per noi nuovo.
E qui finì la storia del Genoa Cricket, Assoc.Sportiva Dilettante. Questo lo sapete già.
Ma la passione di quei giocatori non si è spenta col nostro tracollo e quei “ragazzi” hanno fatto quello che noi non sapemmo fare (dopo arduo tentativo in alta Val Scrivia). Hanno continuato l’attività in proprio. Hanno trovato uno spazio a Bogliasco. Ora Miranga mi annuncia orgoglioso che hanno reperito un terreno a Novi Ligure, hanno lavorato, hanno disboscato, hanno creato la pelouse, hanno costruito un campo di cricket di ampiezza internazionale che non ha eguali in Italia (130 x 130 m). Miranga mi offre di accompagnarmi in automobile a vedere una partita di campionato (serie A).
A voi non batte il cuore?
Io voglio andarci. Mi piacerebbe una nostra visita collegiale, forse doverosa. Se ci presentassimo col desiderio di rientrare nella loro società, che si chiama Bogliasco Cricket, faremmo la figura di tapini.
Per il Piemonte che non ha tradizioni di cricket è una innovazione, un fiore nel deserto; Novi è Ligure.
Il Genoa S.p.A. fu stato inutilmente sollecitato da noi a una collaborazione ma si capisce che un’attività dilettantistica non è assorbibile in un bilancio di codice civile.
Quando in una assemblea di anni fa l’avvocato Epifani propose che la S.p.A. riassumesse l’antica denominazione di Football and Cricket Club, la sua proposta fu approvata per acclamazione. La nostra storia è viva e sentita.
L’attuale proprietà si fa un simbolo della Storia del Genoa, è propaganda. Perché non aver voluto rinverdirla con un’azione collaterale senza peso economico rilevante? Rinominare un nuovo capitano del cricket? Recapitare il nome del Genoa a nuovi indirizzi?
Seguiremo con sentimento lo sviluppo che avrà il seme che le nostre stesse persone gettarono in aride zolle.
Auguriamo agli ex nostri giocatori un lungo futuro di successi.


Vittorio Riccadonna





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