FINALE : Athletic Albaro - Spartak Trnava

ATHLETIC CLUB ALBARO 1

SPARTAK TRNAVA 0

RETI: Duman Granja.

ATHLETIC CLUB ALBARO: Borsari Carne, Nicolini, Papi, Perassolo, Duman Granja, De Felice, Formisano, Molino, Richelmi, Faggioni, Manica.

A disposizione: Arrighetti, Castagnino, Provenzano, Matos Maceli, Testino, Gandus, Mangano.

Allenatore: De Ferrari.

SPARTAK TRNAVA: Rusovj, Janos, Klaco, Jostyna, Balis, Tomovic, Sedlay, Zelezviy, Yorbelic, Meciar, Orsula.

A disposizione: Stzapak, Yorselic, Blano, Blazo, Hoduliy.

Allenatore: Orsula.

ARBITRO: Canese.

GUARDALINEE: Picca, Siciliani.

Una partita ricca di insidie che premia la determinazione dei genovesi e la qualità del gioco dimostrata in tutto il torneo. All’inizio i ragazzi di De ferrari appaiono maggiormente impegnati a contenere le individualità slovacche che non a imporre il proprio gioco. Con un inizio così timido non basta molto al team di Orsula per andare vicino al goal; già al 6’ Orsula fugge dalla marcatura stretta di Perassolo, salta in dribbling Richelmi, ma la sua conclusione termina a lato. La partita si gioca soprattutto nella metà campo rossoblu con gli slovacchi bravi nel far girare palla e talvolta a mettere qualche pallone in area pericoloso. Il più pericoloso al 17’ quando un cross dalla sinistra impegna Borsari all’uscita spericolata e pasticciona, sopraggiunge l’ottimo Zelezviy che spara a botta sicura ma un provvidenziale intervento sulla linea di Richelmi (sicuramente il migliore dei suoi nel primo tempo) salva il risultato; incredibilmente la palla capita sulla testa Tomovic, che appoggia in porta senza far caso al fenomenale guizzo di Borsari, che si salva in angolo. Incredulità negli occhi degli ospiti, sospiro di sollievo per i genovesi.

L’episodio del goal sfiorato dà ancora più forza agli stranieri che, prima dell’intervallo, vanno vicini al goal, con un tiro dalla bandierina Tomovic libera al tiro un indisturbato Sedlay che gonfia solo l’esterno della rete, causando la comprensibile irritazione di Borsari nei confronti della sua difesa..

Nel secondo tempo i ragazzi di De Ferrari rientrano con uno spirito più aggressivo e paiono meno confusionari. Trascinati dal proprio capitano Formisano, riescono nei primi minuti a portarsi in vantaggio, rovesciando l’esito del match: lancio di Nicolini per Formisano, azione solitaria e travolgente che impegna alla respinta corta il portiere, arriva quindi il velocissimo Duman Granja che segna un goal pesantissimo.

La coppa non è già vinta, ma i ragazzi di De Ferrari dimostrano di avere energie sufficienti per portare a casa il risultato, correndo comunque un paio di pericoli riescono a vincere quella che negli ultimi minuti si trasforma in una battaglia di nervi (testimonianza dell’atmosfera tesa l’espulsione di mister De Ferrari per comportamento poco rispettoso nei confronti dell’arbitro). Il triplice fischio di Canese chiude le ostilità e dà inizio alla festa rossoblu. È doveroso aggiungere che lo Spartak non meritava di uscire sconfitto, soprattutto alla luce del primo tempo giocato alla grande; ma si sa, il calcio non è uno sport che si vince "ai punti".

Molto buona la conduzione della terna arbitrale, meritevole per non aver mai perso il controllo del match.

 

[mircoraba]





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