Lo Spensley si fa un bel regalo di compleanno: Skuhravy

Oggi è il compleanno del Vecchio Grifone. É una data che cade quasi sempre durante lo svolgimento del Torneo Spensley. Quest'anno però, con il Genoa tornato in Serie A, ci sono molti motivi per festeggiarlo nel migliore dei modi e per esprimere un desiderio prima di soffiare sulle candeline. In cima alla lista, viene da pensare ai tempi del grande Genoa, a quello che ha fatto sognare, che ha vinto in Europa e dato fastidio a tutti in Italia; viene da chiedersi, chissà se un giorno ritorneranno quelle emozioni...

Tra i volti che ci vengono in mente prima di altri c'è un grande campione che dimostra a distanza di anni da 'quei tempi' il suo grande amore per i colori rossoblu: Tomas Skuhravy. Ed ecco che sotto il sole caldo e mattiniero di questo Venerdì 7 Settembre, sul campo del Ligorna appare proprio lui, andatura tranquilla, fisico sempre importante. Si presenta così, come quando andiamo a trovare alcuni vecchi amici. Chi meglio di lui? Chi meglio di uomo nato sotto la 'buona stella'... Oltre a fare gli auguri al Genoa dobbiamo farli anche a lui, perchè oggi è il suo compleanno: per uno scherzo del destino, la squadra e uno dei suoi pilastri sono nati lo stesso giorno. Tomas è molto legato al Genoa, è il testimonial d'eccezione della 15° Edizione e oggi è venuto a salutare quei giovani calciatori che, come lui anni fa, lottano in campo con determinazione, con la sana voglia di prevalere sull'avversario. Salvo qualche screzio inevitabile lo Spensley è una manifestazione in cui si affermano i valori della sportività e del fair play. Quando scambiamo due parole su cosa lo avesse portato a presenziare al Torneo, Skuhravy ci rimanda proprio a questo discorso : 'Oltre all'amicizia che mi lega a Pippo Spagnolo, apprezzo da sempre quello che rappresenta questa manifestazione, per i suoi valori di sportività e accoglienza di giocatori da vari paesi del mondo. Ho grande piacere di essere presente durante queste giornate.'

Il Torneo diventa sempre più grande e, per allargarsi, ha bisogno anche di un uomo-immagine come il bomber cecoslovacco, "Sono colpito dal livello tecnico e spero che tutto questo possa già dal prossimo anno diventare un palcoscenico internazionale per i giovani calciatori," ci risponde, "Poi amo i bambini ed è bello vederli crescere, farsi un idea di quello che sarà il futuro del calcio." 

Gli chiediamo quando avesse conosciuto l'esistenza di questo Trofeo, "Lo seguo da anni ma è il primo che mi coinvolge attivamente." Che impressione ti hanno fatto le squadre che hai visto fin'ora? "Buona, ci sono alcune individualità interessanti anche se una squadra mi ha colpito più di altre: gli inglesi del Southend, oltre ad avere qualche ottimo giocatore, sanno giocare bene la palla, tutti insieme: grande organizzazione di gioco."

Ora preferiamo non dilungarci nell'intervista, ci saranno altre occasioni per incrociarlo e fargli qualche domanda, lo lasciamo in campo, a contatto con il gioco che tutti amiamo. Buon calcio, quindi. E ancora buon compleanno a tutti quelli nati sotto 'la buona stella'.

[mircoraba]





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