Non si può certo dire che seguire le vicende del Genoa sia cosa che permetta rilassamenti o induca alla noia: sia per i supporters rossoblù che per chi deve stilare le cronache non c’è tregua e gli avvenimenti si susseguono a ritmo serrato.

l recentissimo “colpo di stato“ del presidente Preziosi che esonera De Canio e porta Serse Cosmi sulla panchina rossoblù denota la forte volontà del massimo dirigente del Grifone di ottenere ad ogni costo quel risultato che ci si è prefissi alla vigilia.

Il feeling con il tecnico lucano era ormai terminato e si sa, la fiducia è come il coraggio di Don Abbondio, se uno non ce l’ha, da solo non se lo può dare.

Il presidente si attendeva già in tempi non sospetti (a giugno) le dimissioni del suo tecnico, che sembrava entrare nelle mire romane di sponda laziale del Tevere.

Ma le sorprese sono sempre dietro all’angolo: la Lazio in forte difficoltà economica ci ripensa e De Canio capisce che forse un contratto come quello di Preziosi nessuno glielo può offrire; il presidente rimane spiazzato e si fa convincere dal suo tecnico: sarà lui a condurre il Genoa in serie A

Inizia la campagna acquisti del Genoa che costruisce una rosa ampia e valida; il Grifone inizia con fatica le prime amichevoli con Juventus, Torino e Pisa: la tifoseria non nasconde la scarsa fiducia nel comandante della truppa e, probabilmente, solo la smisurata considerazione nei confronti del presidente evita ulteriori e più pesanti critiche al tecnico che sembra per un momento aver trovato la strada maestra vincendo a Empoli in coppa Italia e superando l’Inter in amichevole al Ferraris.

Purtroppo è solo un sogno d’agosto che svanisce nell’inglorioso scivolone interno con il Lumezzane e si specchia nell’inutile pareggio con il Torino: il Genoa incassa sei goals in due partite casalinghe: i dubbi di Preziosi su De Canio, che non riesce a trovare un costrutto di gioco convincente, crescono con proporzioni geometriche.

Il Presidente decide che così non si può andare avanti, il rischio di vanificare gli ingenti investimenti è troppo alto e già dal giovedì precedente alla partita con il Torino chiama Cosmi per portarlo sulla panchina del Grifo; complice anche la polemica di De Canio con il pubblico e rapporti con lo spogliatoio che iniziano ad incrinarsi, con alcuni giocatori che evidenziano il loro imbarazzo (Thiago e Tedesco).

Una decisione che ieri sera era nell’aria e sul sorriso amaro del Presidente che si lascia scappare un “domani si cambia” da qualcuno interpretato esclusivamente nell’arrivo di due giocatori.

I giocatori, in realtà arrivano: Sabri Lamouchi e Maradona Junior sono gli ultimi regali del  Presidente ma mercoledì si aggregheranno al gruppo che verrà affidato a Serse Cosmi, l’uomo con il cappellino all’americana che faceva e da oggi farà sognare i tifosi del Genoa.

L’uomo di Ponte San Giovanni non sta più nella pelle ed è pronto a prendere in mano quel progetto  che non muta, anzi si consolida con un tecnico che, almeno sulla carta, ha nel DNA qualità e tecnica ma soprattutto quella grinta agonistica rispondente alle qualità richieste per sfondare sotto la Lanterna.

Per il Presidente Preziosi un ulteriore grande sacrificio finanziario e per i tifosi un’altra prova d’amore che il Presidente, fatti non parole, mette su un piatto già ricco: mancano ancora più di dieci giorni all’inizio del torneo di serie B, c’è il tempo per Cosmi di entrare in sintonia con una squadra che ha qualità e che deve però trovare una sua identità di modulo e di uomini.

C’è anche il tempo per molti tifosi scettici di De Canio di riprendere la campagna abbonamenti e di guardare con rinnovata fiducia al futuro: cambiano i tempi per il Grifone, una volta si cambiava e arrivavano i Magni ed i Carboni, oggi il meglio sulla piazza per il Grifone orientato verso obiettivi Cosmi..ci.