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il Grifone in campoLA GIUSTA MENTALITA'
19/09/2004

Genoa   2

Pescara 0

Non stecca nella prima al Ferraris il Genoa targato Serse Cosmi. Con una prestazione grintosa, ma anche intelligente, la squadra rossoblu batte il Pescara e rispetta la media inglese e, con 4 punti all’attivo, si posiziona subito dietro un manipolo di squadre a punteggio pieno.

 


La serata è calda, ma i cuori dei tifosi rossoblu sono bollenti. Si avverte l’impazienza della gente che non vede l’ora di iniziare un campionato importante. Dopo l’incredibile errore degli addetti allo stadio, che cominciano a snocciolare la formazione sbagliata, la Gradinata Nord saluta la squadra e il nuovo tecnico con uno splendido sventolio di bandiere e con i fuochi d’artificio.

 

Cosmi dispone la squadra senza sorprese, rispetto alle ultime anticipazioni : un 4-4-2 solido e molto concreto. E il Genoa si presenta subito nell’area abruzzese, grazie anche al goffo intervento in uscita di Brivio, molto conosciuto da queste parti. Partono piano il regista della squadra, Lamouchi, ed il Principe, Milito, ma in compenso sono piuttosto ispirati Lazetic e Gemiti sulle fasce e Nicola Caccia in avanti. E’ il Genoa, come era previsto, a fare gioco ed a creare qualche occasione da gol, con Brivio che si oppone brillantemente in un’occasione e fortunosamente in altre. Poi, grazie agli sviluppi di una bella azione a sinistra di Gemiti, passiamo in vantaggio con Caccia, ma la complicità del portiere abruzzese è evidente. L’uno a zero è comunque meritato.

 

Il Pescara cerca di proporsi in avanti e occorre dire che, pur non rendendosi pericoloso, le trame di gioco non sono esattamente da buttare via. C’è quanto basta per restare concentrati e non offrire opportunità all’avversario. Sul finire della prima frazione di gioco, però, si verifica una situazione che cambia la partita : perdiamo palla a trequarti di campo e il movimento dei difensori non è impeccabile; tocca a Lamacchi intervenire e lo fa fallosamente sull’avversario abruzzese che, palla al piede, intende raggiungere la nostra area. C’è anche una dose di casualità nella dinamica dell' azione, tanto che è persino discutibile che il nostro difensori meriti un’ammonizione. L’arbitro, lontanissimo, si affida alla sua assistente di linea, pure lei non esattamente nella migliore posizione per poter giudicare. La signora, però, non ha nessuna esitazione e dice a Cassarà che Lamacchi ha fermato “una chiara occasione da gol”. Cosa non esatta perché almeno due giocatori rossoblu erano nelle condizioni di recuperare ed intervenire. Complimenti alla terna arbitrale e, soprattutto, a chi ha avuto la bella idea di inserire nel calcio questa assurdità dell’espulsione per intervento da ultimo uomo che, essendo interpretatile, è spesso foriera di contestazioni ed ingiustizie.

Lamacchi comunque è costretto ad uscire per espulsione diretta (cosa che gli farà saltare anche la prossima partita).

 

 Fortunatamente il primo tempo finisce e Cosmi ha a disposizione l’intervallo per studiare le sue mosse, la prima delle quali è la sostituzione di Caccia con Gargo, il quale si porta nella stessa zona di campo occupata precedentemente da Lamacchi. A questo punto il Genoa comincia a giocare meglio rispetto al  primo tempo. Non perché in dieci si gioca meglio, questa è un’assurdità, ma perché salgono in cattedra due giocatori di personalità : Milito e Lamouchi. Il primo fa reparto da solo in avanti e il secondo, grazie ad una condizione atletica superiore rispetto alla partita d’esordio, dà tempi i giusti alla squadra, svolgendo un importante ruolo di cerniera tra il Principe gli altri giocatori. Importanti sono anche le prove di Tosto, Gemiti, Tedesco (instancabile) e Lazetic, ma è tutta la squadra ora ad essersi calata nella mentalità giusta della categoria. Entra anche Thiago, per Sottil, ed è il Genoa che più volte si rende pericoloso, non disdegnando comunque in qualche occasione di spazzare via il pallone, per evitare inutili pericoli. Il risultato è che il Pescara prova a pressare, ma Scarpi non è quasi mai impegnato, mentre il Genoa ribatte colpo su colpo, dando l’impressione di essere vicino a concludere in rete. E infatti arriva all’82’ la rete che chiude l’incontro : la palla arriva a Milito in area e l’attaccante argentino la offre all’accorrente Gemiti, il quale, con un tiro angolato e preciso, batte Brivio. Cosmi non resiste ed entra in campo ad abbracciare i propri giocatori; sicuramente la partecipazione alla partita è alquanto diversa rispetto al suo predecessore, e questo piace alla nostra gente, ma è anche la lettura dell’incontro da parte sua che convince.

 

Si dirà che il Pescara è poca cosa e che non ci si deve esaltare. Ma qui non si tratta tanto di esaltarsi, quanto di acquisire la giusta mentalità per affrontare questo campionato, dove non giocano Real Madrid, Manchester Utd e Arsenal, ma tante squadre che lottano col coltello tra i denti. Non è mai facile vincere in 10 contro 11 ( la prima giornata di serie A insegna) e spesso il Genoa è stato maestro nel rendere “grandi” gli avversari…e non occorre andare tanto in là nel tempo! E’ importante che il lavoro di Serse Cosmi cominci a dare i primi risultati; il miglioramento della condizione atletica farà il resto (qualcosa in più ,rispetto a Modena, si è già visto). Sarà parimenti importante poter contare su “due squadre”. Questa sera sono entrati in campo nel secondo tempo Gargo, Thiago e Makinwa, che sarebbero titolari in parecchie squadre di B. Ma la cosa più importante sarà giocare sempre con la concentrazione e l’umiltà del secondo tempo giocato qualche ora fa. Sotto questo punto di vista ritengo che Genoa-Pescara sia stata una tappa fondamentale per il prosieguo del nostro campionato.

 

E adesso non ci sarà nemmeno il tempo per pensare : martedì saremo nuovamente in campo, contro la squadra dei fratelli granata, che però è anche  una diretta concorrente. Ci sarà da essere contenti se riusciremo a mantenere ancora la media inglese, ma questo Genoa, suscettibile di sensibili miglioramenti, se gioca con il cuore, senza dimenticarsi la testa, è capace di tutto.

 

By amico_fragile

Il Grifone all'attacco nel secondo tempo



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"LA GIUSTA MENTALITA'" | 7 commenti
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Re: LA GIUSTA MENTALITA'
di testimonediGenoa il 20/09/2004 06.46

Ho vissuto la partita su RN dal mio PC... Dall'altra parte dell'Atlantico... Il tifo dietro alla voce coronarica del mitico Pinuccio, roba d'altri tempi... La forza dell'amore smuove le montagne. Questo Genoa sara' sopratutto questo. Amore tra noi e il Presidente (quasi morboso)... Amore tra noi e i giocatori che scendono in campo, che hanno capito e capiranno sempre di piu' che cosa significhi giocare con quella maglia... Amore tra noi e Serse, uomo capace di "vivere" le emozioni in modo assolutamente schietto...Tutto questo Amore verra' ad aiutarci nei momenti difficili e ad esaltarci di gioia dopo le vittorie... Noi non siamo tifosi. Siamo il popolo genoano. Al G. Signorini ci sono vecchietti, casalinghe, belle ragazze, bambini e giovanotti... Noi mugugnamo, e' vero...pero' col cuore in mano... L'unica cosa che domandiamo e' il massimo impegno. Giocare da Genoa, tirare fuori i portamonete !!! La squadra forte e la societa' ci sono, con la grinta e un pizzico di fortunA...Tutto quello che sognamo da 10 anni non sara' piu' un miraggio... Speremu ben.... Un bacione sulla crapa pelata del buon Serse. Serse ti voglio bene ! Enrico ti amo ! Firmato : Un Testimone di Genoa





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